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Mercoledì delle Ceneri digiuno e astinenza




"Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris".





Con il suggestivo rito dell’imposizione delle ceneri svoltosi mercoledì 5 marzo nella nostra Basilica di San Nicola in carcere , è iniziato il periodo della Quaresima. La liturgia ha rinnovato l’appello ai fedelii a una radicale conversione, nel corpo e nello spirito, confidando nella Divina misericordia. 
Convertirsi è la volontà di convergere, di invertire la rotta.
Come ha annunciato nel'omelia,  la Quaresima non è il periodo della “cura dimagrante”, della tristezza, ma della gioia.
Gioia del ri-tornare, attraverso il peccato alla vita, alla redenzione e questo avviene grazie all’amore, alla carità e al perdono.

nella il Rito delle imposizioni delle ceneri:moltissimi fedeli di diverse parti dell'urbe sono accorsi per questo sacro Rito penitenziale che da inizio alla Santa Quaresima, da segnalare un affluenza di molti giovani.

«L'inizio dei quaranta giorni di penitenza, nel Rito romano, è qualificato dall'austero simbolo delle Ceneri che contraddistingue la Liturgia del Mercoledì delle Ceneri. Appartenente all'antica
ritualità con cui i peccatori convertiti si sottoponevano alla 
penitenza canonica, il gesto di coprirsi di cenere ha il senso del riconoscere la propria fragilità e mortalità, bisognosa di essere redenta dalla misericordia di Dio». 
«Lontano dall'essere un gesto puramente esteriore, la Chiesa lo 
ha conservato come simbolo dell'atteggiamento del cuore penitente che ciascun battezzato è chiamato ad assumere nell'itinerario quaresimale. I fedeli, che accorrono numerosi per ricevere le Ceneri, saranno dunque aiutati, a percepire il significato interiore, implicato 
in questo gesto, che apre alla conversione e all’'impegno del rinnovamento pasquale».
di A.Di J















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