Blog della Tradizione Cattolica Apostolica Romana

lunedì 31 marzo 2014

"QUI PLURIBUS"


Lettera Enciclica di Sua Santità

Pio PP. IX

Pio IX lamenta la terribile guerra che certi filosofi conducono contro la Chiesa; espone i rapporti che intercorrono tra fede e ragione; condanna le società segrete che tentano di corrompere l’ordine civile e quello religioso; mette in guardia contro la dottrina del comunismo; raccomanda ai Vescovi di curare la solida preparazione morale e culturale del Clero.

A tutti i Patriarchi, Primati, Arcivescovi e Vescovi.

Il Papa Pio IX. Venerabili Fratelli, salute e Apostolica Benedizione.

Erano già molti anni da quando, insieme con Voi, Venerabili Fratelli, Ci affaticavamo secondo le Nostre forze di adempiere l’ufficio episcopale, sovraccarico di tante sollecitudini, e di pascere nei monti, nei rivi e nei pascoli ubertosi d’Israele la porzione del gregge cristiano affidata alle Nostre cure, quand’ecco, per la morte dell’illustre Predecessore Nostro Gregorio XVI (del quale ammireranno certamente i posteri la memoria e le gesta gloriose registrate con auree note nei fasti della Chiesa), subitamente e fuor d’ogni Nostra previsione fummo innalzati per arcano consiglio della divina Provvidenza al supremo Pontificato, non senza grandissimo turbamento e trepidazione dell’animo Nostro. Infatti, se il peso del ministero apostolico fu sempre giustamente reputato gravissimo e pericoloso, assai più terribile riesce in questi tempi difficilissimi per la società cristiana.

Il Sillabo di PIO IX



Erit enim tempus cum sanam doctrinam non sustinebunt, sed ad sua desideria coacervabunt sibi magistros prurientes auribus, et a veritate quidem auditum avertent, ad fabulas autem convertentur. (Epistula secunda ad Timotheum)


Sillabo dei principali errori dell'età nostra, che son notati nelle allocuzioni concistoriali, nelle encicliche e in altre lettere apostoliche del SS. signor nostro papa Pio IX (1864)


domenica 30 marzo 2014

I Pontefici in bianco e rosso


Le origini dell'uso della mozzetta e della stola papale 





di Stefano Sanchirico
Cerimoniere pontificio

L'utilizzo della mozzetta e della stola pontificia trae la sua origine in un universo simbolico e liturgico che si andò affermando a partire dall'epoca carolingia, fino a giungere a un uso codificato e con regole abbastanza precise verso la seconda metà del 1400, con l'apporto particolarmente significativo delle innovazioni introdotte nel cerimoniale papale durante il periodo avignonese. 

sabato 29 marzo 2014

MEDITAZIONI SUI SETTE DOLORI DI MARIA SS ADDOLORATA


di DON GIUSEPPE TOMASELLI

L'ADDOLORATA

Sul Calvario, mentre si compiva il grande sacrificio di Gesù, si potevano mi­rare due vittime: il Figlio, che sacrifica­va il corpo con la morte, e la Madre Ma­ria, che sacrificava l'anima con la coi-passione . Il Cuore della Vergine era il riflesso dei dolori di Gesù.

D'ordinario la madre sente le soffe­renze dei figli più delle proprie. Quanto dovette soffrire la Madonna a vedere morire Gesù in Croce! Dice San Bona­ventura che tutte quelle piaghe ch'erano sparse sul corpo di Gesù, erano nello stesso tempo tutte unite nel Cuore di Maria. - Più si ama una persona e più si soffre nel vederla soffrire. L'amore che la Vergine nutriva per Gesù era smisu­rato; lo amava di amore soprannatu­rale come suo Dio e di amore naturale come suo Figlio; ed avendo un Cuore delicatissimo, soffrì tanto da meritare il titolo di Addolorata e di Regina dei Martiri.

venerdì 28 marzo 2014

Il Calvario fontana di carità, di speranza e di fede




Però è proprio dal Calvario che si diparte la speranza. Il mondo può cambiare. E noi che siamo ammalati o che pure siamo vittime di tante sofferenze morali, noi possiamo contribuire a cambiare il mondo. Con grande fiducia, appoggiando il nostro capo sul capo di Gesù che rantola sulla croce.
Il Calvario è lo scrigno nel quale si concentra tutto l'amore di Dio
Quando io sento dire che la croce, manifestazione suprema dell' amore di Dio, è una crudeltà che ha inventato il Signore... quando sento dire che non deve il Signore far soffrire coloro che per amore ha creato... quando sento dire qualche volta che il Signore è duro con noi... io mi sento male, perché non è così.

La croce è la manifestazione, è l'epifania più alta dell' amore di Dio per noi. Ha mandato Suo Figlio sulla croce perché ci togliesse tutti i nostri peccati, ci redimesse, ci rendesse puri.

Cento anni fa l’enciclica di Pio X contro il modernismo

I veri amici del popolo non sono né rivoluzionari, né novatori, ma tradizionalisti. (San Pio X, Lettera Apostolica “Notre charge apostolique”)





Cento anni fa Pio X emanava l’encliclica “Pascendi Dominaci Gregis”, ma l’anniversario è passato sotto silenzio nella stampa e nel mondo mediatico legato al cattolicesimo. Il motivo? Molti ormai non si riconoscono più nelle parole del papa, che nel suo documento ufficiale aveva tuonato contro il modernismo. Diversi ancora ritengono sostanzialmente corrette le idee ispiratrici del documento vaticano, ma hanno ripiegato su altre strategie che non siano l’attacco frontale.


Giovanni Maria Vian, nuovo direttore dell’Osservatore Romano, ha dichiarato: "Pio X fu un grande papa riformatore, che sulla questione modernista capì benissimo quale era la posta in gioco e i pericoli per la fede della Chiesa. Purtroppo la sua fama è ora legata per lo più ai modi con cui il modernismo venne combattuto, spesso con metodi indegni della causa che si intendeva difendere". Sostanzialmente si dissociano anche i gesuiti, con padre Sale, che su “Civiltà Cattolica smentisce la collaborazione del suo ordine alla stesura dell’enciclica, giudicata dagli schemi troppo “dottrinari”, e dai toni “duri e censori”, ma le critiche si rivolgono anche ll’applicazione che ne derivò, valutata "eccessivamente integralista e intransigente". Vian è professore di filologia patristica e specialista della storia del papato contemporaneo. Suo nonno, era molto amico di Pio X, cosa che però non gli ha impedito di esplicitare la sua posizione di dissenso.


giovedì 27 marzo 2014

Obama vuole a tutti i costi una foto con Papa Francesco


L'incontro chiesto dal presidente Usa per parlare di povertà, ma soprattutto per rilanciare la sua immagine negli Stati Uniti e nel mondo
Obama vuole a tutti i costi una foto con Papa FrancescoCredits: Barack Obama in Vaticano nel 2009 (Getty Imagines / Chris Helgren)

C'era una volta (e in parte c'è ancora) un'icona mondiale, un uomo accanto al quale tutti volevano farsi fotografare: Barack Obama. Ora, il suo fascino è in declino, il suo appeal molto meno intenso; la sua biografia politica, cinque anni fa piena di pagine cariche di sorprese, promesse e aspettative, adesso invece si è arricchita di capitoli pieni di errori e di disillusioni. Grazie a questo quadro, molto meno colorato di un tempo, ora è Obama a correre per farsi fotografare accanto al personaggio che gli ha "soffiato" il ruolo di simbolo mondiale del Cambiamento: Papa Francesco.

mercoledì 26 marzo 2014

“Lo hanno detronizzato. Dal liberalismo all’apostasia. La tragedia conciliare.”







Prefazione.

L’idea di quest’opera ha preso inizio da alcune conferenze sul liberalismo, tenute ai seminaristi di Écône. Lo scopo di queste conferenze era quello di illuminare l’intelligenza di questi futuri sacerdoti sull’errore più grave e più nocivo dei tempi moderni e di permettere loro di avere un giudizio conforme alla verità e alla fede su tutte le conseguenze e le manifestazioni del liberalismo ateo e del cattolicesimo liberale.

I cattolici liberali veicolano gli errori liberali all’interno della Chiesa e nelle società ancora alquanto cattoliche. […] Perché il cattolico liberale ha un’erronea concezione dell’atto di fede, come ben dimostra Dom Sarda (cap. VII) (1). La fede non è più una dipendenza oggettiva dall’autorità di Dio, ma un sentimento soggettivo, che di conseguenza rispetta tutti gli errori e specialmente gli errori religiosi.

Louis Veuillot, nel suo capitolo XXIII (2), mostra a ragione che il principio fondamentale dell’89 è l’indipendenza religiosa, la secolarizzazione della Società, in definitiva la libertà religiosa. […]

E mentre veniva portato a termine questo lavoro, ad Assisi si compiva la più abominevole manifestazione del cattolicesimo liberale, prova tangibile che il Papa e coloro che l’approvano hanno una falsa nozione della fede, una nozione modernista, che farà vacillare tutto l’edificio della Chiesa. Il Papa in persona lo annuncia nella sua allocuzione del 22 dicembre 1986 ai membri della Curia.

Al fine di custodire e proteggere la fede cattolica da questa peste del liberalismo, questo libro mi sembra giungere proprio a proposito, facendo eco alle parole di Nostro Signore: «Colui che crederà sarà salvato, colui che non crederà sarà condannato»; è questa fede che il Verbo di Dio incarnato ha preteso da tutti, se vogliono essere salvati. È questa che Gli è valsa la morte, e dopo di lui a tutti i martiri e testimoni che l’hanno professata.

Con il liberalismo religioso non ci sono più né martiri né missionari, ma rivenduglioli di religione, intorno al calumet di una pace puramente verbale!

Lungi da noi questo liberalismo, becchino della Chiesa cattolica. Al seguito di Nostro Signore portiamo il vessillo della Croce, solo simbolo e sola fonte della Salvezza. […]

Matrimoni gay! Il prete Anglicano Andrew Cain

Sfida le autorità della comunione Anglicana: sposerà il compagno




Si chiama Andrew Cain e in giugno dirà “Sì” al suo partner di lunga data Stephen Foreshew. Tutto nella norma, se non fosse che Cain, 50 anni, è da una trentina “Padre Cain”, vicario di due parrocchie nel Nord-ovest di Londra.

Marcia per la Vita








Gentili Amici,

mancano ormai meno di due mesi all'appuntamento annuale con la Marcia per la Vita, giunta quest'anno alla sua quarta edizione.

Adesso è il momento più importante e decisivo per promuovere e far conoscere quanto più possibile l'iniziativa.

Per far questo ti chiediamo uno speciale aiuto per permetterci di fare un ultimo sforzo organizzativo. Il tuo sostegno sarà per noi fondamentale. Le spese per l'organizzazione e la promozione della Marcia sono tantissime. Promuovere e far conoscere la Marcia significa realizzare e stampare migliaia di volantini, locandine, adesivi, acquistare pagine di giornali e far fronte a tante altre spese organizzative e promozionali finalizzate alla migliore riuscita dell'evento e a far si che il maggior numero possibile di persone sia informato sul grande appuntamento di domenica4 maggio a Roma.

Come puoi ben immaginare tutto questo ha un costo. Qualche amico generoso ha iniziato già ad aiutarci in questo senso e lo ringraziamo profondamente, ma abbiamo bisogno di moltiplicare la nostre possibilità e la nostra voce, grazie al sostegno economico, piccolo o grande, di ciascuno.

Per questo Vi chiediamo con urgenza di aiutarci secondo le Vostre possibilità, per sostenerci nel dare al nostro evento il maggior impatto possibile. La vita di un essere umano non ha prezzo e noi saremo in piazza per unire le nostre voci in difesa della vita umana innocente, che viene soppressa ogni giorno, ogni minuto, nel mondo, anche in Italia!

Che ognuno di noi sia strumento della Divina Provvidenza, alla quale offriamo con gioia il nostro impegno e i nostri sacrifici

Comitato Marcia per la Vita



Le offerte possono essere inviate attraverso:
Bonifico – IBAN: IT26 M053 9003 2170 0000 0092 314


Assegno bancario o postale intestato a: Comitato per la Marcia Nazionale per la Vita - piazza S. Balbina 8 – 00153 Roma


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IL VATICANO BATTE UN COLPO


‘OBAMA OSTILE VERSO CIVILIZZAZIONE CRISTIANA’



CITTA ‘DEL VATICANO – Il capo della giustizia del Vaticano, Cardinale Raymond Burke, ritiene che le politiche del presidente Barack Hussein Obama siano ‘ostili verso i
cristiani‘.
In un’intervista con la rivista Polonia Christiana, il Cardinale Raymond Burke ha detto che Obama “promuove politiche anti-vita e anti-famiglia”.

“Le politiche del presidente degli Stati Uniti sono diventate progressivamente più ostili verso la civiltà cristiana. Sembra essere un uomo totalmente secolarizzato che aggressivamente promuove politiche anti-vita e anti-famiglia “, ha detto Burke alla rivista.L’ex arcivescovo di St. Louis ha dichiarato che Obama sta cercando di “limitare” la religione: “Adesso vuole limitare l’esercizio della libertà di religione e la libertà di culto, cioè, egli sostiene che uno è libero di agire secondo la sua coscienza entro i confini del suo luogo di culto, ma che, una volta che la persona lascia il posto di culto, il governo lo può limitare ad agire contro i dettami della sua coscienza, anche nella più grave delle questioni morali “, ha detto Burke.

martedì 25 marzo 2014

Funerales de M. Marcel Lefebvre

Et Nos Credidimus Caritati



Ricordiamo oggi 25 marzo morte di Mons. Lefebvre , 23 anni fa, con due dei suoi appuntamenti con tutta la sua forza. Mons. Lefebvre, Requiescat in pace .
Monsignor Marcel Lefebvre (1905-1991), un nome che fa quasi sempre sobbalzare, impronunciabile, se non in alcuni ambienti ristretti, dove è molto amato e molto venerato. Buona parte dell’opinione pubblica cattolica e non l’ha dipinto come un «eretico», come uno «scismatico», uno che desiderava farsi una Chiesa tutta sua... Quanti errori, quante affabulazioni si costruiscono attorno alle persone che pensano, che ragionano, che avanzano verità scomode e perciò divengono loro stesse scomode. scomode come Lefebvre. Conosciuto per lo più come il Vescovo ribelle, monsignor Lefebvre è stato, finora, posto sotto un cono di luce diffamante, non per il suo comportamento di vita, peraltro ineccepibile e altamente virtuoso, da tutti verificabile, ma per la sua forte presa di posizione contro un Concilio pastorale, il Vaticano II, nei cui dettami vedeva e denunciava le conseguenze scristianizzanti e relativistiche che ne sarebbero sorte. Oggi, a distanza di quasi venti tre anni dalla sua scomparsa e a cinquanta dalla chiusura del Concilio stesso, possiamo storicamente avvicinarci a lui con maggiore serenità e senza acrimonia, considerando quest’uomo, meglio, questo Vescovo missionario, non come il nemico di qualcuno, bensì come un impavido e lungimirante soldato di Cristo, paladino dell’integrità della Fede e di Santa Romana Chiesa, del Primato Petrino e dell’Eucaristia. Monsignor Lefebvre, grazie anche ai suoi figli che ha lasciato, i sacerdoti della Fraternità san Pio X, è ancora lì a indicare che nella tradizione, nella dottrina cattolica, nella celebrazione del Santo Sacrificio della Messa di sempre, nella santità sacerdotale stanno le risposte ai problemi di un mondo che si è perso nel suo orgoglio e nella sua vanagloria, detronizzando Cristo Re. La riforma liturgica di Paolo VI, senza precedenti nella storia della Chiesa per il tenore delle innovazioni e per lo spazio lasciato all’iniziativa personale del celebrante, fu promulgata nel 1969. Immediatamente suscitò reazioni negative e resistenze da parte delle più alte sfere della Chiesa – il “Breve esame critico” dei Cardinali Ottaviani e Bacci fu fatto pervenire a Paolo VI qualche settimana prima dell’entrata in vigore del nuovo messale – come anche dai semplici fedeli. Provocò inoltre la reazione di numerose personalità del mondo delle arti, delle lettere e della scienza, che si preoccupavano del declino culturale che essa rappresentava, nel famoso appello pubblicato sul Times il 6 luglio 1971 e all’origine dell’indulto detto “Agatha Christie”.

lunedì 24 marzo 2014

Fuoriclasse - la RAI immorale




di Laura D'Avino



Non siamo affatto ammiratori della TV, né incoraggiamo chicchessia a passarvi del tempo, anzi… Tuttavia, come internet, la radio ed altro ancora, la TV è un mezzo, e come tale potrebbe avere un fine giusto ed anche edificante. Potrebbe.

Ma purtroppo la maggior parte delle volte, per non dire sempre, chi ne gestisce le diverse emittenti ha come preciso scopo la perversione della morale e del costume, attraverso un bombardamento subdolo, progressivo ma efficace. Prendiamo come esempio l’emittente nazionale, la RAI. L’esempio di qualche programma che vi si trasmette potrà servire da “termometro” del livello morale a cui gli italiani sono inesorabilmente scesi.

H.E. ARCHBISHOP LEFEBVRE MASS - 28th Oct 1990

Crociata del Santo Rosario e consacrazione al Cuore Immacolato di Maria contro tutti i flagelli odierni dell’umanità





Per il trionfo del Cuore Immacolato di Maria,


Memori dell’importanza straordinaria che i Papi del passato attribuivano al Santo Rosario,
nei momenti difficili in cui si è venuta a trovare l’umanità,
ricordando il testamento spirituale di San Pio da Pietralcina: 
“amate e fate amare la Madonna, recitate e fate recitare il Rosario” 
e soprattutto
non dimentichi dei messaggi dati al mondo a La Salette, a Lourdes e a Fatima dalla Santa Vergine, 
noi, Cattolici di Santa Romana Chiesa

Papa per sempre


Riprendiamo un articolo comparso sul Blog 


Nella storia bimillenaria della Chiesa nessuno prima di ieri aveva mai visto in San Pietro due papi insieme e che si abbracciano come fratelli. E’ accaduto al Concistoro dove Francesco ha invitato a partecipare il papa emerito Benedetto XVI.

IL Tuo 5 x 1000 in favore della Fraternità Sacerdotale San Pio X


La Fraternità Sacerdotale San Pio X al servizio della Verità, vive esclusivamente con le offerte dei suoi benefattori.Accoglie, nutre, educa istruisce e prepara i giovani alla vita cristiana, lo zelo missionario trasmessagli dal suo fondatore Mons. Marcel Lefebvre lo si può avvertire ancora oggi a 23 anni dalla sua morte. "L'Instaurare omnia in Christo” fu per lui sempre quasi una invocazione, l’idea che tutta assomma la missione dell’Opera della fraternità sacerdotale San Pio X al Santo sacrificio della Messa: la parola d’ordine, la luce che vivifica, rialza e tutto segna il fine del nostro vivere e operare in comune, e il sospiro della nostra vita e della nostra morte».

“Instaurare Omnia in Christo”


Come aiutarci




domenica 23 marzo 2014

La croce SATANICA di Dozulé



a cura del sac. dott. Luigi Villa

Questa Croce apparve in Francia, a Dozulé, tra il 1972 e il 1978.

Il Vescovo del luogo, Mons. Badré di Bayeux-Liseux,

dopo aver fatto esaminare quell’evento da una Commissione, il 27 aprile 1984, 

ESPRESSE PARERE NEGATIVO,

dichiarando, inoltre, che i Partigiani della tesi di Dozulè e i suoi diffusori, 

NON SONO IN COMUNIONE CON LA CHIESA.

Mons. Lefebvre: Il dramma dell'ecumenismo


“Il disonore inflitto a Gesù Cristo” (…….)

La visita che Giovanni Paolo II( che nella domenica in Albis verrà canonizzato con Giovanni XXIII), che ha fatto domenica 13 aprile 1986 alla Sinagoga di Roma non aveva ancora avuto luogo quando Mons. Lefebvre, rivolgendosi ai seminaristi ed ai fedeli ad Écône nel santo giorno di Pasqua, esprimeva quanto quel passo gli sembrasse di una gravità estrema.

Appoggiandosi a tutta la Tradizione della Chiesa e citando degli articoli del Diritto Canonico che hanno condannato espressamente una tale eventualità, Mons. Lefebvre ha sottolineato il dilemma davanti al quale si troverebbe non solo egli stesso, ma la totalità dei cattolici. In che modo il Papa, cui Nostro Signore Gesù Cristo ha promesso il sostegno nella Fede, può nonostante ciò unirsi alla preghiera di coloro che respingono la divinità di Nostro Signore?

La posizione tradizionale della Chiesa riguardo al popolo ebreo è sempre stata priva di ogni sorta di razzismo. Essa si fonda essenzialmente sul rifiuto da parte dei Giudei della divinità di Nostro Signore e sul fatto che attraverso i tempi, essi non hanno smesso di perseguitare la sua Chiesa.

Beata Anna Maria Taigi: la profezia rivelata dalla Madonna


“…Il Papa cambierà la sua residenza e la Chiesa non sarà difesa per venticinque mesi o più, perché durante tutto quel tempo non ci sarà Papa a Roma…Dopo molte tribolazioni, un Papa sarà eletto fra coloro che saranno sopravvissuti alle persecuzioni…”

Questa , una frase simbolo dell' attuale momento che stiamo vivendo.

Questa, la breve storia di Anna Maria Taigi e le sue profezie dettate dalla Madonna:

sabato 22 marzo 2014

Questo Papa piace troppo: l’ultima appassionata opera di Mario Palmaro










Gentili Amici,

abbiamo il piacere di invitarvi ad un incontro con il direttore de “Il Foglio” Giuliano Ferrara in occasione del libro, appena uscito, scritto da Giuliano Ferrara, Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro,

Questo Papa piace troppo. Un’appassionante lettura critica (Piemme).

Sarà presente all’incontro Alessandro Gnocchi.

L’incontro si svolgerà il martedì 25 marzo 2014 alle ore 18.00 presso la sala conferenze della nostra sede di Roma, Piazza Santa Balbina 8.

Seguirà, come di consueto, un momento conviviale. Nella speranza di incontrarvi, inviamo i nostri più cordiali saluti Fondazione Lepanto.

Eliminare ovunque le croci, ecco la nuova parola d’ordine in USA


Riprendiamo da corrispondenza Romana questo articolo 

di Mauro Favenzani


(di Mauro Faverzani) Negli Stati Uniti, ormai, la caccia ai cristiani è aperta. Senza quartiere, senza regole, sistematica e permanente. È feroce, ideologica, diabolica. Non lascia respiro, né scampo. Come ha denunciato lo scorso 14 marzo il sito Voice of the Persecuted: attivisti dell’American Humanist Association hanno addirittura sporto denuncia contro la Bladensburg Peace Cross, una croce eretta quasi un secolo fa, nel 1925, senza che mai alcuno avesse trovato alcunché da eccepire in merito.

Commemora anzi il sacrificio di 49 soldati originari della contea di Prince George, nel Maryland, caduti durante la prima guerra mondiale. Un segno di grande patriottismo, evidentemente sgradito, però, agli umanisti …

Perché tanta ostilità nei confronti della Fraternità San Pio X ? Un esempio di cattiva coscienza.


Nel mondo cattolico si dialoga, spesso in maniera becera, con chicchessia: ebrei, mussulmani, shintoisti, atei, agnostici e, chi più ne ha, più ne metta. Unica eccezione: la Fraternità sacerdotale san Pio X. I sacerdoti e i vescovi della san Pio X sono attaccati da tutti: dai modernisti, che hanno tutti i loro motivi per farlo, dai «conservatori cortesi» - secondo la definizione di Gnocchi e Palmaro - che temono di essere scavalcati a destra, e da certi tradizionalisti che, in parte condividono la preoccupazione dei conservatori, e, in parte condannano la Fraternità per partito preso, senza aver mai conosciuto un sacerdote “lefebvriano”.




Analizziamo, quindi, le cinque più diffuse critiche mosse alla san Pio X:


venerdì 21 marzo 2014

Iscrizione al pre-seminario San Giuseppe



Il pre-seminario san Giuseppe, già al secondo anno di fondazione, ripartirà ad ottobre 2014 per accogliere altri giovani desiderosi di consacrare la loro vita al servizio del Signore attraverso la vocazione sacerdotale o religiosa, o anche solo per trascorrere un periodo di discernimento in vista delle scelte future.

Attualmente il pre-seminario di Albano Laziale conta sei giovani; le attività settimanali, che comprendono corsi, verifiche ed esami, lavori manuali, uscite di comunità, oltre che naturalmente i momenti abituali di preghiera di una casa religiosa, permettono di avere un anticipo di quella che sarà la vita di comunità in un seminario tradizionale.

Mercoledì 19 marzo, festa di San Giuseppe, il superiore del Distretto italiano don Pierpaolo Petrucci ha consacrato il pre-seminario a questo stesso patrono celeste della Chiesa universale, al fine di mettere sotto la sua augusta protezione un’opera destinata a contribuire, secondo le sue forze e possibilità, alla restaurazione della Chiesa e del sacerdozio cattolico.

Incoraggiamo vivamente i giovani che si sentono chiamati alla vita consacrata a riflettere con serietà alla loro vocazione: il quadro di vita del pre-seminario sarà l’ambiente giusto per scoprire quale sia la volontà di Dio nei loro confronti!

Le iscrizioni, per l’anno 2014 – 2015, potranno essere effettuate contattando il priorato di Albano al numero 069306816, o tramite l’indirizzo mail pre-seminario@sanpiox.it

Sotto lo sguardo di Maria Santissima e di San Giuseppe



Sappiamo che, come il mese di maggio è dedicato a Maria Santissima, così il mese di marzo è dedicato a San Giuseppe. Il giorno più importante di esso è il 19, perchè in tale giorno la liturgia ne celebra la solennità.La Fraternità sacerdotale San Pio X celebra in un modo speciale questa festa poiché San Giuseppe ne è il Santo Patrono.

Anche i Padri della Chiesa, a mano a mano che approfondivano la loro riflessione teologica sulla Madre di Dio, non mancarono di parlare di Giuseppe e di metterne in evidenza la dignità e il valore del suo ruolo nella storia della salvezza. Tra essi, Sant’Agostino è senz’altro quello che ha scritto le pagine più interessanti sullo sposo di Maria. Anzitutto, questo titolo “sposo di Maria” non ha nulla di fittizio, anche se Giuseppe e Maria furono vergini e castamente vissero la loro unione.

giovedì 20 marzo 2014

Il Papa: vivere il mistero della presenza di Dio nella Messa, venire a Santa Marta non è tappa turistica



Riscoprire il senso del sacro, il mistero della presenza reale di Dio nella Messa: è l’invito di Papa Francesco durante la celebrazione eucaristica celebrata lunedì mattina a Santa Marta. Ce ne parla Sergio Centofanti:

La prima Lettura del giorno parla di una teofania di Dio ai tempi del re Salomone. Il Signore scende come nube sul Tempio, che viene riempito della gloria di Dio. Il Signore – commenta il Papa – parla al suo Popolo in tanti modi: attraverso i profeti, i sacerdoti, la Sacra Scrittura. Ma con le teofanie parla in un’altra maniera, “diversa dalla Parola: è un’altra presenza, più vicina, senza mediazione, vicina. E’ la Sua presenza”. “Questo – spiega - succede nella celebrazione liturgica. La celebrazione liturgica non è un atto sociale, un buon atto sociale; non è una riunione dei credenti per pregare assieme. E’ un’altra cosa. Nella liturgia, Dio è presente”, ma è una presenza più vicina. Nella Messa, infatti, “la presenza del Signore è reale, proprio reale”:

mercoledì 19 marzo 2014

Mons. Fellay: «Non taglieremo mai ogni legame con Roma»





Caro Signor Z [...] 


Grazie per la sua lettera che ho letto con attenzione al ritorno da un lungo viaggio apostolico nel mondo. La mia risposta alla sua domanda è molto semplice: non ascoltare queste accuse oltraggiose contro la Fraternità San Pio X e i suoi superiori. In mezzo a molte difficoltà, seguiamo la linea che ci ha dato il nostro venerato Fondatore, Mons. Lefebvre. Anche se riconosciamo le legittime autorità della Chiesa, noi non le seguiamo quando i loro insegnamenti non sono coerenti con la Tradizione.

solennità di S. Giuseppe Omelia

Sancte Joseph ora pro nobis

Omelia per la solennità di S. Giuseppe




Il Vangelo (Mt 1, 16.18-21.24a), che vi sta dinnanzi e al quale dovrò tra poco fare riferimento, vi presenta S. Giuseppe, definito “uomo giusto” (Mt 1, 19). Ve lo presenta nel momento della sua ansia, quando non sa spiegarsi ancora quello che succede. Ve lo presenta nel momento della sua accettazione, quando attraverso l’Angelo sa quello che succede e in questa accettazione silenziosa, obbediente, eroica, santissima, s’inquadra tutta la sua figura.

martedì 18 marzo 2014

Palazzo Massimo, Pontificale del Cardinale Burke nel segno della tradizione cattolica romana

Roma, Palazzo Massimo alle Colonne


Il più alto Magistrato della Chiesa Cattolica Romana, S.Em. Rev.ma il Signor Cardinale Raymond Leo Burke, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, Presidente della Corte di Cassazione dello Stato Città del Vaticano, Arcivescovo emerito di San Louis, rappresenta oggi a Roma e nel mondo la punta di diamante dell’ortodossia cattolica.

ESORTAZIONE AL CLERO CATTOLICO IN OCCASIONE DEL 50° ANNIVERSARIO DEL SUO SACERDOZIO


HAERENT ANIMO 

I.MOTIVI E INTENTI

1. Scopo dell'esortazione - L'avvenire della Chiesa dipende dalla qualità degli Ecclesiastici

Abbiamo scolpite nella mente e ci riempiono di salutare timore le parole dell'Apostolo agli Ebrei (13,17), che, inculcando loro il dovere dell'ubbidienza verso i superiori, affermava con tutta la sua autorità: " Essi vegliano come responsabili che dovranno render conto delle anime vostre ". Se questa sentenza riguarda tutti quelli, che hanno nella Chiesa una qualunque preminenza, principalmente riguarda noi, che, benché impari a tanto officio, abbiamo nella Chiesa la suprema autorità. Quindi notte e giorno senza posa non ci stanchiamo di meditare e di tentare tutto quanto interessa l'incolumità e la prosperità del gregge affidatoci da Dio. Fra queste preoccupazioni una più delle altre ci sta a cuore, ed è che i sacerdoti siano tali, quali li esige la dignità del loro ministero, poiché a nostro avviso, per questa via principalmente, possiamo nutrire liete speranze dell'avvenire della religione. Così, non appena saliti al soglio pontificio, benché, volgendo uno sguardo all'universalità del clero, scorgessimo in esso molteplici titoli di lode, tuttavia non potemmo non esortare con ogni studio i nostri venerandi fratelli, i vescovi dell'orbe cattolico, che in nulla ponessero tanta perseveranza e tanta cura, quanto nel formar Cristo in quelli che a formar Cristo negli altri sono destinati. Né ci sfugge lo zelo e l'attività, che dispiegano nell'educare il clero alla virtù, del che ci torna dolce non tanto di render loro una pubblica lode, quanto di esprimere i sensi della più viva riconoscenza.

Vaticano, ultimo schiaffo del Papa a Bagnasco: non aprirà l’assemblea della Cei


Sarà Bergoglio a tenere la prolusione di apertura dell'annuale assemblea generale della Conferenza episcopale italiana in programma dal 19 al 23 maggio prossimi in Vaticano. Non era mai successo prima


E’ solo l’ultimo schiaffo di Papa Francesco al cardinale Angelo Bagnasco. Sarà Bergoglio a tenere la prolusione di apertura dell’annuale assemblea generale della Cei in programma dal 19 al 23 maggio prossimi in Vaticano. Un intervento che è sempre stato svolto dal presidente dellaConferenza episcopale italiana e il Papa, in qualità di vescovo di Roma e primate della penisola, è sempre stato invitato soltanto a intervenire nel corso dei lavori che solitamente si svolgono la penultima settimana di maggio nell’aula nuova del Sinodo in Vaticano. Ma Bergoglio, dopo aver delegittimato pubblicamente più volte Bagnasco, ha deciso di sovvertire completamente latradizione e di aprire i lavori della prossima assemblea della Cei, togliendo per la prima volta ilmicrofono al suo presidente.

lunedì 17 marzo 2014

communautés religieuses de rite latin

 Les Ordres religieux fidèles à la Tradition





La branche masculine des communautés religieuses de rite latin


Les Bénédictins
Abbaye Notre-Dame de 
Bellaigue
63330 Virlet
FRANCE
04 73 52 33 26 


Verità e santità: queste canonizzazioni verranno ricusate





Editoriale di Don Régis de Cacqueray, su Fideliter (n° 218, marzo-aprile 2014),
Rivista del Distretto francese della Fraternità San Pio X.
Pubblicato su La Porte Latine, sito ufficiale della Fraternità in Francia



La santità equivale alla scelta coraggiosa della verità, che il cattolico fa per tutta la vita e senza mai fermarsi a confrontarsi col mondo, come obbligatoriamente gli capiterà.

domenica 16 marzo 2014

Solennità di San Giuseppe, Sposo della B.V.Maria, Confessore




       MERCOLEDI' 19 MARZO 2014

A te o beato Giuseppe
preghiera di Papa Leone XIII 

A Te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione, ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che Ti strinse all'Immacolata Vergine Maria, Madre di Dio, e per l'amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, Te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo Sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l'eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amantissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l'eterna beatitudine in cielo. Cosi sia.
   Ite ad Joseph 




FESTA DI SAN GIUSEPPE, SPOSO DELLA B.V. MARIA E CONFESSORE  

Basilica di San Nicola in Carcere 


Via del Teatro Marcello, 46 - Roma










PROGRAMMA


ore 17:30 Santo Rosario con la recita delle litanie in onore di San Giuseppe;


ore 18:00 Santa Messa solenne (ritus romanus antiquior)


Al termine della Messa, consacrazione delle famiglie a San Giuseppe

segue un momento conviviale.


I sacerdoti sono disponibili per le confessioni dalle ore 17:30 .

Io voglio che Dio sia onorato in modo specialissimo".



Finalmente il 9 giugno 1868, aveva luogo la solenne consacrazione. Furono momenti di commozione intensa per tutti. Il sogno era diventato realtà. La "stupenda ed alta chiesa" era sotto gli occhi di tutti, cresciuta come per miracolo.

Pensieri su Maria Santissima


Maria è il baluardo vivente che i nemici di Dio non hanno mai scalato e che i loro dardi non possono neppure intaccare. (S. Agostino)


Come nella generazione naturale vi è un padre e una madre, così nella generazione soprannaturale e spirituale vi è un Padre che è Dio e una madre che è Maria. (S. Luigi di Montfort)

Non sarò tranquillo finché non avrò un vero affetto filiale verso la Ver­gine Maria. (S. Giovanni Berchmans)

Nelle vicende dolorose dei tempi non restano altri conforti che quelli del cielo e tra questi l’intercessione potente di quella che fu in ogni tem­po l’Ausiliatrice dei Cristiani. (S. Pio X)

Se vogliamo aiutare gli altri, non possiamo avere successo senza l’aiuto della Madre di Cristo e Madre nostra, Maria Santissima. (S. Wyszynski)

sabato 15 marzo 2014

II Domenica di Quaresima: Al Divino Amore

Santuario antico interno

Domenica 16 marzo


Santa Messa nel Santuario della Beata Vergine Maria del Divino Amore,rito romano antico ore 18:30 cappella dello Spirito Santo,preceduta dalla recita del santo rosario. Il sacerdote è disponibile per le confessioni dalle  ore 17:30.

L’eccellenza dell’Ave Maria





L’Ave Maria è una preghiera molto efficace per i seguenti motivi:

1- Per i ricordi che suscita: ci ricorda l’Annunciazione dell’Angelo a Maria e la Visitazione della Vergine a S. Elisabetta.

2- Perché la prima parte è una preghiera pura e disinteressata, è una lode piena di amore, un ringraziamento alla Madre del Nostro Redentore.

3- Perché la seconda parte è un’umile richiesta e noi, nel recitare l’Ave Maria, ci uniamo al coro universale che la ripete.

MARIA AUSILIATRICE La Madonna dei tempi difficili


La devozione alla Madonna, sotto il titolo di Ausiliatrice, vuole manifestare la nostra fiducia nella presenza materna di Maria nelle vicende dell'umanità, della Chiesa e di ciascuno di noi.

Maria è la Madre che non abbandona mai i suoi figli, ma li segue e aiuta con la sua intercessione.

Il titolo di Maria aiuto dei cristiani era presente, fin dal 1500, tra le litanie lauretane.

La devozione a Maria Ausiliatrice era già nota e diffusa all'epoca di S. Pio V e si propagò largamente a seguito della vittoria dei cristiani contro i turchi, a Lepanto (1571) e a Vienna (1683). Il Papa Pio VII, dopo la sua liberazione dalla prigionia napoleonica (1814), istituì la festa di Maria Ausiliatrice, fissandone la data al 24 maggio.

La devozione a Maria Santissima



La pratica di un “mese mariano” è diffusa in molte Chiese sia dell’Occidente che dell’Oriente. Tuttavia, mentre in Oriente il “mese della Theotokos” è strettamente ancorato alla Liturgia che lo rende, quindi, plausibile, in Occidente i “mesi mariani”, sorti in un’epoca in cui si faceva poco e nessun ricorso alla Liturgia come a forma normativa del culto cristiano, si sono sviluppati indipendentemente dal ciclo liturgico. Ancora oggi essi non hanno raggiunto espressioni celebrative adeguate alla grande rilevanza popolare.

venerdì 14 marzo 2014

Quando l’eccezione infirma la regola




Al Concilio Vaticano II non era previsto – in via di principio – di abbandonare il latino nella liturgia né di autorizzare la comunione nella mano, ma dopo un po’ di tempo, nel nome dello spirito del concilio, si inducevano delle eccezioni secondo le circostanze le persone, i paesi… Ciò che fa oggi eccezione è diventata la regola: la liturgia è dappertutto in lingua vernacolare e la comunione è distribuita nella mano.

Fedele a questo spirito che permette di ottenere in pratica ciò che in teoria non è autorizzato, il cardinal William Kasper ha proposto, in occasione del recente Concistoro sulla famiglia, delle eccezioni alla regola che non autorizza i divorziati concubini a ricevere la comunione. Egli assicura che non si tratta di cambiare la dottrina dell’indissolubilità del matrimonio ma di concedere unicamente delle eccezioni pastorali. In altre parole il matrimonio sarebbe dottrinalmente indissolubile ma solubile pastoralmente.

Fra poco vedremo queste eccezioni diventare la regola: tutti i divorziati concubini riceveranno la comunione nelle mani durante le celebrazioni in lingua vernacolare.

Questo perché dal concilio la stessa dottrina è solubile nella pastorale.

Don Alain Lorans

Fonte: DICI
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