di A.diJ. Carissimi sacerdoti amici e lettori, Il Giovedì Santo, giorno nel quale commemoriamo la Cena del Signore, pone davanti ai nostri occhi Gesù, Servo «obbediente fino alla morte» (Fil 2, 8), che istituisce l’Eucaristia e l’Ordine sacro quali segni singolari del suo amore. Egli ci lascia questo straordinario testamento d’amore, perché si perpetui in ogni tempo e dappertutto il mistero del suo Corpo e del suo Sangue e gli uomini possano accostarsi alla sorgente inesauribile della grazia. Un intimo legame unisce il sacerdozio cattolico allo Spirito Santo ed alla sua missione. Nel giorno dell’Ordinazione presbiterale, in virtù di una singolare effusione del Paraclito, il Risorto ha rinnovato in ciascuno di voi quanto operò nei suoi discepoli la sera di Pasqua, e vi ha costituiti continuatori della sua missione nel mondo (cfr Gv 20, 21-23). Questo dono dello Spirito Santo, con la sua misteriosa potenza santificatrice, è fonte e radice dello speciale compito di evangelizzazione e di ...
Mons. Carlo Maria Viganò Regnavit a ligno Omelia nella seconda Domenica di Passione o delle Palme Exsulta satis, filia Sion; jubila, filia Jerusalem: ecce rex tuus veniet tibi justus, et salvator: ipse pauper, et ascendens super asinam et super pullum filium asinæ. Zc 9, 9 La scuola della Santa Liturgia ripete ciclicamente, ogni anno, i Misteri della vita del Salvatore, mostrandoceli alla luce dell’Antica Legge che li prefigurava, della Nuova Legge che li realizza e della fine dei tempi che li riconduce nella loro dimensione escatologica ed eterna. Come la ruota di un carro o un pianeta, l’anno liturgico gira sul proprio asse mentre si muove lungo un più ampio percorso, sicché ad ogni giro che ha compiuto la meta finale è sempre più vicina e, per certi versi, più chiara. I Misteri della Settimana Santa rispondono a questa impostazione altamente pedagogica, richiamando le figure dell’Antico Testamento, mostrando la realtà del Nuovo e diradando progressivamente la nebbia che avvolge il f...