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Visualizzazione dei post da luglio, 2021

Divide et impera

Cari amici , un sacerdote ha inviato questa lettera,al carissimo dott. Tosatti, un vero e proprio grido dal cuore, dopo l’emanazione del Motu Proprio Traditionis Custodesdi cui tanto si parla. Dīvĭdĕ et ĭmpĕrā è una locuzione latina secondo cui il migliore espediente di una tirannide o di un'autorità qualsiasi per controllare e governare un popolo è dividerlo, provocando rivalità e fomentando discordie.Significa letteralmente “Dividi e conquista”, dividere per conquistare. Pare che a dirlo per la prima volta sia stato tal Filippo il Macedone, ma il potere oppressivo di queste due parole si è esteso ben oltre nei secoli! Il senso è presto detto: un popolo unito, una collettività unita è un ostacolo a chi vuole comandarla per i suoi fini personali. Al contrario, la divisione, la rivalità, la discordia dei popoli soggetti giova a chi vuol dominarli.Però non è questo che vuole chi comanda. Chi comanda vuole mantenere attivo e vivo in tutti noi il senso di separazione, di divisione, p...

UNA VOLTA, NON SI SAPEVA NIENTE…..

    di Dom Seraphinus Una volta, prima cioè dell’era digitale, prima di internet e delle infinite possibilità che ci sono al giorno d’oggi di far arrivare in capo al mondo, in tempo reale, un messaggio vocale o scritto, beh…..un po’ di tempo ci voleva prima che certe notizie fossero condivise da tutto il mondo, per lo meno dal mondo conosciuto. Tutto sommato, non era poi così male, perché ieri come oggi, certe notizie, anzi la maggior parte di esse, sono notizie negative, cariche di tensione e apportatrici di tristezza. Ci siamo convinti che fanno più scoop queste notizie, rispetto a quelle buone, positive, e quasi mai queste ultime, rientrano nella scelta della divulgazione. Sembra che anche la Chiesa si sia allineata con questo stile, anche se sono fermamente convinto che la Chiesa non dovrebbe assumere affatto il modello della divulgazione delle sue cose a tutti i costi. Dove sta scritto che per fare verità nei confronti dell’operato di persone di chiesa o di re...

Le Diocesi Piemontesi esultano e applicano con una tale tempestività «Traditionis Custodes»

di Eusebio Episcopo  La stretta di Papa Francesco arriva nelle diocesi dopo un lungo periodo di ostracismo verso il rito tridentino. Vescovi pavidi e chiese vuote. La "riserva indiana" della Misericordia di Torino A memoria, non si ricorda una tale tempestività nel far conoscere e dare attuazione a una disposizione della Santa Sede. Spesso, ai tempi di Giovanni Paolo II e di Ratzinger, dei documenti pontifici se ne faceva una discreta e sempre critica menzione, se poi andavano contro o cercavano di mitigare la narrazione progressista imperante in diocesi, venivano totalmente ignorati. Così fu il caso, nel 2007, di Summorum Pontificum del quale si fece di tutto perché non venisse conosciuto nelle sue indicazioni e di cui fu scoraggiata in tutti modi l’applicazione. L’arcivescovo Severino Poletto, avversario implacabile della Messa antica – che pure fu la Messa del suo sacerdozio e del latino, lingua in cui forse in seminario non eccelleva – si distinse per la sua durezza. È r...

LA FALCE DI PAPA FRANCESCO. E ORA? NULLA SARA PIÙ COME PRIMA?

di don Leonardo Sacco Ci sono date che hanno fatto storia, e che possono essere considerate senza dubbio, degli spartiacque fra periodi più o meno differenti tra loro. Basti pensare ad esempio a quando l'uomo scoprì il fuoco o la ruota, o al giorno della scoperta dell'America,"che come sappiamo viene identificata come la data spartiacque fra il medioevo e l'età moderna." tornando indietro di qualche decennio, quando Gutenberg intorno al 1450 stampò la prima bibbia utilizzando il sistema dei caratteri mobili. Un’altra data che certamente può essere considerata una data spartiacque, è senza dubbio quella in cui Lutero nel 1521 affisse le 95 tesi sulla porta della chiesa del castello di Wittemberg, e con cui incominciò la riforma luterana. Anche nel nostro mondo moderno ci sono date storiche che possono essere considerate date spartiacque, in cui gli avvenimenti accaduti hanno cambiato radicalmente il modo di vedere e di vivere il mondo. L'elenco sarebbe molto ...

«Resistite fortes in Fide»...

"Combattiamo, combattiamo figliuoli miei, e non abbiamo timore di niente. Ricordatevi che i nemici di Dio spariscono e la Chiesa resta. «Dio della pace e degli eserciti, Signore che porti la spada e la gioia, ascolta la preghiera di noi ribelli per amore». Questa invocazione divenne il manifesto stesso dell’impegno dei cattolici nella lotta di liberazione dal nazifascismo. Oggi, noi cari amici,siamo chiamati a resistere senza scoraggiarci a questa ennesima persecuzione da parte della gerarchia della Chiesa. Dobbiamo conoscere, amare e servire Dio, e resistere a chi non lo fa. Qui non c’è nessun mistero, nessuna sorpresa.Il cattolicesimo sarà tollerato solo nella misura in cui eliminerà il suo dogma e insegnamento morale non inclusivi; sarà tollerante verso ogni vizio e peccato e non sarà mai più “rigido”. Sappiamo esattamente di cosa si tratta; riguarda la facciata fatiscente della nuova chiesa conciliare che si concilia e se la intende tanto bene con il mondo, ma tanto poco con...

UNO SCHIAFFO ALLA BEATA VERGINE MARIA DEL MONTE CARMELO

di Dom Seraphinus E’ di qualche ora fa il triste annuncio dato dalla Sala Stampa della Santa Sede, circa il Motu Proprio di Papa Francesco “TraditionisCustodes”, che limita oltremodo, per non dire peggio, un altro Motu Proprio, quello di Benedetto XVI° “SummorumPontificum”. Le voci su un possibile ridimensionamento erano nell’aria già da qualche tempo, ma mai e poi mai si sarebbe pensato che l’impatto sarebbe stato così devastante. Uso il plurale impersonale, perché sono convinto di interpretare i sentimenti di centinaia di migliaia di persone che oggi, festa della Madonna del Carmine, si vedono di punto in bianco privati della possibilità di celebrare la Santa Messa, gli altri Sacramenti e Sacramentali nella forma antica, secondo il Messale di San Giovanni XXIII° del 1962 e gli altri libri liturgici ad esso collegati. Ora, si potrebbe anche chiudere la questione con due battute e dire che ogni Papa può fare quello che vuole. Se da un punto di vista giuridico, e tenendo conto di tutte ...