Sfida le autorità della comunione Anglicana: sposerà il compagno
Si chiama Andrew Cain e in giugno dirà “Sì” al suo partner di lunga data Stephen Foreshew. Tutto nella norma, se non fosse che Cain, 50 anni, è da una trentina “Padre Cain”, vicario di due parrocchie nel Nord-ovest di Londra.
La norma sulla legalizzazione dei matrimoni gay entrerà in vigore in Inghilterra alla fine del mese di marzo, ma i vescovi anglicani non sono della stessa idea: formalmente proibiti i matrimoni religiosi tra persone dello stesso sesso, e di unioni omosessuali per i preti non se ne parla nemmeno. Anzi, i prelati gay vengono accettati in seno alla Chiesa a patto che non pubblicizzino il proprio orientamento sessuale. Ma Cain, al momento, non ha nessuna intenzione di fare marcia indietro: lui e il suo fidanzato hanno formalizzato la loro intenzione di sposarsi la settimana scorsa.
«La Chiesa anglicana conta un numero impressionante di preti omosessuali, quasi un terzo – ha detto il prete al quotidiano The Daily Beast – I gay spesso hanno una sensibilità molto forte nei confronti delle questioni spirituali». Cain, molto amato nella sua comunità per il suo impegno a mettere la parrocchia al centro delle attività sociali, ha ricevuto nei giorni scorsi una vera e propria “predica” da parte del proprio vescovo di riferimento, che lo ha rimproverato per la sfida apertamente rivolta alle istituzioni ecclesiastiche cercando di convincerlo a cambiare idea. Una presa di posizione degna degli “uomini di Neanderthal”, secondo il vicario. «Ho sempre adorato il mio lavoro, ma al momento trovo abbastanza difficile amare la Chiesa: sono arrabbiato e amareggiato», ha fatto sapere.
Fidanzato con Foreshew da 14 anni, il prelato ha fatto la proposta di matrimonio il 14 febbraio scorso con tanto di inginocchiamento d’ordinanza. Il suo partner, ateo, si è detto fiero del coraggio del promesso sposo ma anche molto preoccupato per le ripercussioni che il matrimonio potrebbe avere sull’incarico di Cain. Secondo i beninformati, il sacerdote potrebbe andare incontro a sanzioni o anche alla destituzione, il che sarebbe «molto doloroso ed estremamente traumatico per lui», ha dichiarato il suo partner al Daily Beast. Per il momento, il luogo del matrimonio è tenuto segreto. «A creare il caso sono stati i vescovi, non io», ha puntualizzato Cain.
Troviamo vergognoso che la chiesa Cattolica continui un dialogo, con questa setta, eretica e scismatica, che stravolgendo il messaggio evangelico, si accoppiano con esseri dello stesso sesso, e permettano simili bestialità che gridano vendetta al cospetto di Dio.
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