Con questo parole san Pier Giuliano Eymard ,fondatore dei sacerdoti del Santisismo Sacramento( I sacramentini) esortava i suoi figli ad affrontare con cuore sereno qualsiasi prova ed avversità sapendo che nella presenza reale di Nostro Signore Gesù Cristo nell'Ostia consacrata avrebbero potuto trovare la forza e la fede per superare tutto! "Non capisco-aggiungeva il santo- come non possa essere ancora sorta nella Chiesa uan congregazione religiosa che si impegnasse con principalissimo impegno a esortare i fedeli ad amare ed adorare il Santissismo sacramento!" Questo lui fece e promosse per tutta la sua vita! Ora è vero che noi
abbiamo un approccio privilegiato con Cristo in particolar modo nella santa Messa che,come insegna il catechismo di san Pio X "E' il Sacrificio permamente del Nuovo testamento,che Cristo lasciò alla sua Chiesa,da offrirsi a Dio per mano dei Suoi Sacerdoti",ma oltre a questo momento unico il Signore ha ispirato alla Sua Chiesa fin dai primisismi secoli che L'Eucarestia fosse anche conservata al termine della Santa Messa per eventuali necessità improvvise dei fedeli(come portare il viatico ad un moribondo) e da qui l'uso opportuno e incoraggiato che si adorasse Gesù presente nella sacra specie del pane che veniva conservata! Non per niente fior di santi nel corso della storia hanno ribadito che la devozione eucaristica è al regina di tutte le devozioni, se un cattolico dovesse curarne una sola di devozione ben sarebbe che fosse questa, visto che in Gesù Sacramentato abbiamo tutto quello che possiamo avere da Dio! "Come vorrei avere una bibbia in lingua corrente da leggere-diceva santa Teresa d'Avila nei suoi colloqui col Signore-(all'epoca le suore non potevano avere delle bibbie proprie). "Non temere-le rispondeva il Redentore- ti darò Me Stesso sacramentato!" E la santa trovava le sue consolazioni adorando il Suo Celeste Sposo nel tabernacolo! Andando sul pratico è opportuno che anche noi oggi riscopriamo questo stile; sarebbe bello trovare ogni giorno un tempo da passare di fronte all'Eucarestia, anche chiusa nel tabernacolo,non necessariamente solennemente esposta, e vivendo questo tempo come il più prezioso della nostra vita dopo, come già detto, quello della santa Messa! Davanti al tabernacolo si può pregare in tanti modi, anzitutto ,semplicemente col silenzio, come faceva il santo curato d'Ars, stava ore davanti al tabernacolo senza dir nulla, guardare Dio e lasciarsi guardare da Lui, era fonte di grazie inimmaginabile per tutta la parrocchia del santo! Ma se noi uomini d'oggi,non abituati al silenzio non riuscissimo a gestire col solo silenzio questo tempo si può ad esempio meditare il grande mistero che ci è davanti, pensare alle schiere di angeli che adorano incessantemente l'Eucarestia giorno e notte, pensare alla Passione del Signore, oppure recitare anche il santo Rosario che non è preghiera in antitesi all'adorazione eucaristica come sostengono certi "cattolici adulti"( e come potrebbe esserlo?) ma un modo per conteplare con Maria Santissima il grande mistero del Suo Figlio, del Figlio di Dio che abbiamo davanti a noi in quel momento! Pochi sanno ,tra l'altro, che mezz'ora di tempo passato davanti al tabernacolo anche chiuso,anche da soli, è un modo per lucrare una indulgenza plenaria per noi o per un defunto alle solite condizioni(confessione, recita del Credo, e preghiera secondo le intenzioni del Papa entro otto giorni) Concludo riportando le preghiere che l'angelo riportò ai pastorelli di Fatima dopo avergli mostrato la santa Eucarestia:
abbiamo un approccio privilegiato con Cristo in particolar modo nella santa Messa che,come insegna il catechismo di san Pio X "E' il Sacrificio permamente del Nuovo testamento,che Cristo lasciò alla sua Chiesa,da offrirsi a Dio per mano dei Suoi Sacerdoti",ma oltre a questo momento unico il Signore ha ispirato alla Sua Chiesa fin dai primisismi secoli che L'Eucarestia fosse anche conservata al termine della Santa Messa per eventuali necessità improvvise dei fedeli(come portare il viatico ad un moribondo) e da qui l'uso opportuno e incoraggiato che si adorasse Gesù presente nella sacra specie del pane che veniva conservata! Non per niente fior di santi nel corso della storia hanno ribadito che la devozione eucaristica è al regina di tutte le devozioni, se un cattolico dovesse curarne una sola di devozione ben sarebbe che fosse questa, visto che in Gesù Sacramentato abbiamo tutto quello che possiamo avere da Dio! "Come vorrei avere una bibbia in lingua corrente da leggere-diceva santa Teresa d'Avila nei suoi colloqui col Signore-(all'epoca le suore non potevano avere delle bibbie proprie). "Non temere-le rispondeva il Redentore- ti darò Me Stesso sacramentato!" E la santa trovava le sue consolazioni adorando il Suo Celeste Sposo nel tabernacolo! Andando sul pratico è opportuno che anche noi oggi riscopriamo questo stile; sarebbe bello trovare ogni giorno un tempo da passare di fronte all'Eucarestia, anche chiusa nel tabernacolo,non necessariamente solennemente esposta, e vivendo questo tempo come il più prezioso della nostra vita dopo, come già detto, quello della santa Messa! Davanti al tabernacolo si può pregare in tanti modi, anzitutto ,semplicemente col silenzio, come faceva il santo curato d'Ars, stava ore davanti al tabernacolo senza dir nulla, guardare Dio e lasciarsi guardare da Lui, era fonte di grazie inimmaginabile per tutta la parrocchia del santo! Ma se noi uomini d'oggi,non abituati al silenzio non riuscissimo a gestire col solo silenzio questo tempo si può ad esempio meditare il grande mistero che ci è davanti, pensare alle schiere di angeli che adorano incessantemente l'Eucarestia giorno e notte, pensare alla Passione del Signore, oppure recitare anche il santo Rosario che non è preghiera in antitesi all'adorazione eucaristica come sostengono certi "cattolici adulti"( e come potrebbe esserlo?) ma un modo per conteplare con Maria Santissima il grande mistero del Suo Figlio, del Figlio di Dio che abbiamo davanti a noi in quel momento! Pochi sanno ,tra l'altro, che mezz'ora di tempo passato davanti al tabernacolo anche chiuso,anche da soli, è un modo per lucrare una indulgenza plenaria per noi o per un defunto alle solite condizioni(confessione, recita del Credo, e preghiera secondo le intenzioni del Papa entro otto giorni) Concludo riportando le preghiere che l'angelo riportò ai pastorelli di Fatima dopo avergli mostrato la santa Eucarestia:
Mio Dio, io credo, adoro, spero e vi amo.
Vi chiedo perdono per coloro che
non credono, non adorano, non sperano e non Vi amano.
Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo:
io Vi adoro profondamente
e Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità
di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli della terra,
in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze
con cui Egli stesso viene offeso.
E per i meriti infiniti del suo Sacratissimo Cuore e per intercessione del Cuore Immacolato di Maria,
io Vi chiedo la conversione dei poveri peccatori.
DON FEDERICO
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