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Pastore luterano ordinato prete tradizionalista



Sten Sandmark da ben 30 anni era pastore della chiesa luterana svedese. Sedicente chiesa, beninteso; tra l'altro retta da una vescovessa lesbica e che, prima al mondo, ha riconosciuto e iniziato a celebrare matrimoni omosessuali (per non parlare dei divorzi: il vescovo di Visby nelle Gotland è al terzo matrimonio).


Il pastore si rende conto che quella caricatura di confessione, in cui milita, non può essere la vera fede. Si rivolge allora per un colloquio al vescovo cattolico di Stoccolma, Arborelius (che a giusto titolo figura nella nostra colonna a destra nella rubrica La trahison des clercs: leggete qui) e si sente fare un bel discorsetto dissuasivo sui cammini paralleli delle chiese sorelle verso il Cristo universale...

Con un vescovo così, con l'esempio dei riti cattolici che vede celebrare, con i discorsi dottrinali che sente fare da parte cattolica, comprende bene (lo racconta lui stesso) che è inutile abbandonare il luteranesimo ufficiale, per ritrovarlo tal quale, sotto diverso nome, dall'altra parte. E resta così pastore a Oskharsamn.


Un bel giorno però la Fraternità San Pio X, che si è messa in testa la balzana idea di ricattolicizzare la Svezia (dove il cattolicesimo, e per di più del genere del vescovo Arborelius, non raggiunge l'1% della popolazione), organizza una missione in quel paese. Chiede a pastori e vescovi luterani il permesso di celebrare una tantum la Messa di sempre nei loro templi, che di solito sono antiche chiese cattoliche anteriori alla Riforma. E in genere ha buona accoglienza - certo migliore di quella che è abituata ad ottenere da parroci cattolici - per la curiosità dei pastori di vedere la scomparsa, ma ancor viva nell'immaginario, messa tridentina. Proprio quella asperrimamente combattuta da Lutero.

A Oskharsamn il pastore Sandmark, particolarmente incuriosito, presta la sua chiesa e assiste al rito. Siamo nel 2005. La Santa Messa di Sempre lo sconvolge fino alle lacrime. Comprende la verità della Fede espressa da quella celebrazione, e decide di convertirsi.


Torna a chiedere lumi al vescovo Arborelius, che però lo irride dicendogli che ormai quella Messa cui ha assistito sopravvive solo tra gruppuscoli integralisti (il motu proprio è di là da venire). Ma questa volta il pastore non si lascia più scoraggiare: ha finalmente trovato la vera Fede. E così un anno dopo, nel luglio 2006, a Saint Nicolas de Chardonnet, compie un atto che la Chiesa ufficiale non richiede più a nessuno: la formale, solenne e pubblica abiura del luteranesimo e la professione della fede cattolica. Cui segue ilMiserere, la revoca della scomunica che lo colpiva come eretico, l'amministrazione della cresima e il canto solenne del Credo. Quindi l'ex pastore entra in seminario, per diventare prete cattolico.


Il desiderio ha trovato realizzazione in questi giorni, con la sua ordinazione al seminario di Zaitzkofen. Ed ecco un documentario su questa storia così rincuorante, realizzato a suo tempo dalla televisione svedese (per inciso: contenente la famosa intervista a Williamson). Noterete, all'inizio, il disprezzo con cui il solito Arborelius, intervistato, risponde alla domanda se l'ex pastore sia entrato nella Chiesa Cattolica Romana: no, dice risolutamente, ha scelto questo 'gruppo'. Un gruppo, aggiunge poco dopo il giornalista, di omofobi, estremisti di destra e negazionisti, che si son messi in testa di rendere la Svezia di nuovo cattolica. Ora don Stern tornerà a casa, per lavorare a quello scopo.


qui il video:




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Faccio solo una annotazione di carattere, ritengo, ecclesiale....
Senza dubbio il Vescovo ha sbagliato a gestire la situazione e non c'entra solo il fatto che il MP non era ancora stato varato liberando così la Messa antica, credo che se un vescovo ha di queste idee, egli le abbia mantenute anche dopo l'intervento del Papa....
Detto questo non "dipingerei" però la FSSPX come una sorta di parallelismo alla Chiesa Cattolica, vedo più la scelta del pastore luterano come una scelta fra i gruppi NELLA Chiesa.... poteva essere fra i domenicani (ad Oxford i novizi celebrano con il rito antico), o tra i carmelitani o appunto come ha optato nella FSSPX....dando così a questo gruppo la sua più corretta collocazione DENTRO LA CHIESA CATTOLICA e non ai suoi margini o fuori....come del resto lo ritiene lo stesso Pontefice....del resto l'Ovile della Chiesa è sempre uno, purtroppo è in questo interno che si è permesso di far proliferare la zizzania al di la, io penso, di quanto Gesù stesso disse a suo riguardo....sta così a noi fare discernimento nella valutazione di certi gruppi e poter alimentare così CIO' CHE E' BUONO dentro questo Ovile santo....


Ritengo la notizia assai consolante e promettente, in passato durante il precedente pontificato, non pochi pastori passarono alla chiesa Ortodossa proprio per la Liturgia....ma all'epoca notizie di chi per la Messa da protestante diventava cattolico ortodosso, non facevano notizia...oggi molte cose sono cambiate e in meglio...e ci auguriamo davvero frutti così succulenti SENZA INVIDIE, senza gelosie per la scelta, al contrario, dobbiamo essere davvero contenti che la FSSPX riesca in questo difficile percorso a dare testimonianza vera di come un non cattolico guardi davvero alla Chiesa...
Benvenuto a questo luterano! Adesso Sacerdote della Vera Chiesa di Cristo; Cattolica Apostolica Romana.

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