Blog della Tradizione Cattolica Apostolica Romana

domenica 9 febbraio 2014

San Giuseppe e la Fraternità sacerdotale San Pio X

San Giuseppe
La vita di San Giuseppe è stata veramente travolta dalle iniziative di Dio, iniziative misteriose, iniziative al di là della possibilità di capire. San Giuseppe si è lasciato condurre perché era giusto e "giusto" è l'uomo che vive di fede.
Dove lo porta il Signore? Non lo sa, Dio non glielo dice, non gli spiega niente e lui obbedisce lo stesso. Ha sempre detto di sì con la vita, non con le parole. Non ha mai avuto questioni da sollevare, dubbi da proporre.La Fraternità Sacerdotale San Pio X lo ha voluto come Patrono del proprio Istituto, perchè l'esempio di questo grande Santo si accomuna ad essa, il Signore chiama a difesa della Fede un Vescovo missionario Marcel Lefebvre risponde, Eccomi! Sono pronto, a formare sacerdoti secondo il Cuore di Cristo, nel silenzio come silenzioso fu San Giuseppe.  
San Giuseppe agisce nel silenzio:

E come è fecondo questo silenzio! Esso permette che tra la parola di Dio e l'obbedienza di San Giuseppe non ci sia soluzione di continuità. Dio parla e San Giuseppe fa.
"Non temere...", e lui non teme, tutti i drammi sono finiti.
"Alzati...", e lui si alza, eccolo già per strada .
"Ritorna...", ed è già di ritorno.
Questa immediatezza di San Giuseppe a tutti i cenni del Signore, ci dimostra la sua bella disposizione interiore!

San Giuseppe è l’Umile:
È stupendo questo esempio di San Giuseppe che, pur essendo capo di casa, è semplicemente a servizio, con una familiarità fatta di abbandono e di continua dedizione. San Giuseppe non misura la vita di Gesù e della Vergine sulle sue esigenze, ma mette la sua vita a servizio delle loro. Non parte per l'Egitto quando fa comodo a lui, ma quando l'interesse di Gesù lo richiede.Lo stesso fa Mons. Lefebvre poteva starsene tranquillamente, in panciolle il suo lavoro l'aveva svolto, prima come delegato apostolico per l'Africa francofona poi come superiore generale dei Padri dello Spirito Santo ma il Signore chiama, è Lui risponde, alla chiamata come quando da bambino si sentì chiamato al sacerdozio.

San Giuseppe è un uomo coerente:
San Giuseppe è un laico nel senso più pregnante della parola, laico perché non caratterizzato da nessuna funzione ufficiale: è un uomo come tutti, inserito fino in fondo nelle realtà terrene per offrirle come supporto all'Incarnazione. Il Verbo si incarna in una famiglia di cui San Giuseppe è il capo e vive nella realtà delle creature umane, nella condizione più universale, che è quella del lavoro e della povertà. San Giuseppe ci insegna come si offra al Cristo il servizio di una vita totalmente inserita nelle realtà terrene.
Il suo non è un patronato più o meno trionfalistico, ma qualcosa di più profondo, che deriva da una realtà interiore. San Giuseppe ci fa comprendere il contenuto del servizio per il Regno e ci aiuta ad essere nella storia della salvezza coloro che in Cristo credono, a Cristo obbediscono e di Lui si fidano. il Vescovo Lebebvre si è fidato di Dio, e la sua opera è una ricchezza per la Santa Chiesa ,tormentata dal liberalismo, e dal modernismo, denunciato sempre dai Romani Pontefici.

Dalla iniziativa di Dio San Giuseppe si trova inserito in modo estremamente compromissivo nel mistero dell'Incarnazione del Verbo San Giuseppe è lo sposo di Maria San Giuseppe sarà il padre putativo di Gesù Porterà avanti l'Incarnazione come avvenimento storico, come fatto umano e societario.Sarà San Giuseppe a presiedere la famiglia di Nazareth, a sostenerla con il suo lavoro, a difenderla e a proteggerla, senza fare la parte del protagonista, ma lasciando a Dio di esserlo.San Giuseppe è il custode della più alta e sacra verginità, quella di Maria, e della immacolatezza del Figlio di Dio. E come lo è stato? Non mettendosi a dire: qui ci sono io che li difendo tutti e due, ma scomparendo.. Ha custodito la santità di Gesù e di Maria scomparendo agli sguardi di tutti, fuorché i loro.
San Giuseppe si è lasciato travolgere dal Signore e condurre per strade misteriose. Ha rinunciato a capire e ha accettato di credere, ha rinunziato a comandare e ha accettato di obbedire.
Eppure, credendo, si è lasciato condurre dal Signore e questi lo ha introdotto in un modo particolarmente intimo nel mistero dell'Incarnazione e della salvezza. La stessa Fraternità sacerdotale San Pio X, vivendo nel nascondimento  dei suoi Priorati, si rigenera dalle grandi fatiche che sono sottoposti  ad affrontare nel  loro apostolato ,si nutrono di Cristo ai piedi dell'Altare, attingono dal Tabernacolo, la forza necessaria per affrontare il combattimento in difesa della Fede.

             Mons.Marcel Lefebvre
San Giuseppe, questo amabilissimo patrono della vita spirituale, ci aiuti ad essere molto presenti solo al cuore e agli occhi di Dio, e quanti più saranno a dimenticarsi di noi, tanto meglio, perché in questo nostro scomparire agli occhi di tutti e agli stessi nostri occhi, il nostro io sappia perdersi nella adorazione umile e silenziosa della infinita grandezza dell'unico Dio e Signore nostro..

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