Passa ai contenuti principali

La Sindone è vera. Lo confermano due nuovi studi scientifici


“La Sindone è vera”. Ecco le nuove conferme della scienza
Due team, uno delle Università di Padova, Modena e Bologna, l’altro dell’Enea di Frascati, hanno dimostrato che la Sindone è vera. E diffondono i risultati delle loro indagini, attraverso il settimanale Oggi
La Sindone è vera. Lo confermano due nuovi studi scientifici (FOTO | VIDEO)

La Sindone è vera. Così, almeno, a giudicare dai nuovi risultati choc rivelati dall’indagine di due team di scienziati. Che pubblicano su Oggi in edicola da mercoledì i risultati delle loro approfondite indagini.




LE NUOVE PROVE – Due team, uno delle Università di Padova, Modena e Bologna, l’altro dell’Enea di Frascati, hanno dimostrato che la Sindone è vera. E diffondo i risultati delle loro indagini, attraverso il settimanale Oggi, a pochi giorni dall’ostensione televisiva del Sacro Lino con l’effigie di Gesù di sabato 30 marzo. E sempre per la stessa occasione, arriva un’app che mostra la Sindone in altissima definizione, come mai l’abbiamo vista prima. Si tratta di immagini realizzate nel 2008 da Haltadefinizione, il cui risultato è quello oggi disponibile con l’App Sindone 2.0 (photo by Giandurante) – GUARDA









SMENTITO IL CARBONIO 14 - A Padova, il professor Giulio Fanti ha datato nuovamente il telo stabilendo che risale al I secolo a.C. con uno scarto di 250 anni, prima o dopo. Un periodo, in ogni caso, ben lontano da quello ipotizzato nel 1988 dai tre laboratori che svolsero le analisi con il Carbonio 14: Oxford, Zurigo e Tuscson (Arizona). Venticinque anni fa sembrava dimostrato che il lino fosse un tessuto medioevale, ma l’esperimento è stato inficiato da problemi di contaminazione. Fanti non ha usato il C14, ma tre altri metodi: Spettroscopia Raman e Spettroscopia Infrarossa a trasformata di Fourier, e uno strumento per la “datazione meccanica” del filo di lino.








LA FIBRA - Naturalmente, per poter definire l’età del campione sindonico è stato necessario effettuare prima analisi dello stesso tipo su altri brandelli di lino, undici in tutto, provenienti da varie e accertate epoche storiche (Antico Regno egizio, Medioevo, Era moderna ecc.). Così si è potuta costruire una scala di valori cui mettere in relazione la fibra del lenzuolo di Gesù.




LE BRUCIATURE: UN LAMPO STRAORDINARIO - Oggi rivela anche che a Frascati, grazie a un laser a eccimeri, sono stati riprodotti da un team dell’Enea su un lenzuolo (moderno) le stesse caratteristiche “bruciature” presenti sul “sacro lino”. Avvalorando la tesi che fu un lampo di straordinaria intensità a impressionarlo per sempre. «Nel 2005 cominciammo a fare degli irraggiamenti sul lino variando il numero dei “colpi” (laser, ndr), la distanza tra di essi e l’intensità», spiega il ricercatore Paolo Di Lazzaro, «ma il tessuto si bruciava completamente oppure non succedeva nulla».




DOPO LE PROVE, LA CONFERMA - Prova e riprova, arriva il successo. «Il segreto stava nella durata dei singoli colpi, non dovevamo superare i 50 miliardesimi di secondo». La formula magica per ricreare l’Uomo della Sindone è stata poi completata, in laboratorio, con un altro parametro: la lunghezza d’onda del raggio laser, che dà la tonalità della colorazione. «Con gli UV si otteneva un giallo scuro o marroncino, per ottenere il cosiddetto “giallo sindonico” abbiamo dovuto lavorare nel campo del Lontano Ultravioletto».




I DUBBI DEL VESCOVO – Su queste nuove indagini, si è pronunciato l’arcivescovo di Torino, il cardinale Giovanni Saldarini. Esprimendo tutti i suoi dubbi: “Circolano sempre più notizie di esperimenti fatti su campioni di materiale sindonico allo scopo di verificare i risultati delle analisi effettuate col metodo del Carbonio 14 nell’estate del 1988″, scrive il vescovo in una nota “Per quanto l’obiettivo possa essere legittimo e la Chiesa riconosca a ogni scienziato il diritto di fare le ricerche che ritiene opportune nell’ambito della sua scienza, in questo caso è necessario chiarire che: a) nessun nuovo prelievo di materiale è avvenuto sulla Santa Sindone dopo il 21 aprile 1988 e sia alla Proprietà sia alla Custodia della Sindone non consta che possa esserci materiale residuo di quel prelievo in mano di terzi; b) se questo materiale esistesse, il Custode ricorda che la Proprietà non ha dato a nessuno il permesso di tenerselo e farne qualsiasi uso e prega gli interessati di rimetterlo nelle mani della stessa; c) non essendoci nessun grado di sicurezza sull’appartenenza dei materiali sui quali sarebbero stati eseguiti detti esperimenti al lenzuolo sindonico, la Proprietà e la Custodia dichiarano di non poter riconoscere alcun serio valore ai risultati dei pretesi esperimenti; d) ciò non vale evidentemente per le ricerche avviate con materiale prelevato con esplicita autorizzazione del Custode durante gli esami dell’ottobre 1978; e) nel clima di reciproca fiducia con il mondo degli scienziati, la Santa Sede e l’Arcivescovo di Torino invitano gli scienziati a pazientare finché sia giunto il tempo per la realizzazione di un chiaro programma di ricerche organicamente concertate”.

Commenti

Post popolari in questo blog

Fiducia Supplicans: Colpo di Mano di una Setta di Eretici Corrotti.Mons. Carlo Maria Viganò.

Mons. Carlo Maria Viganò Sul Comunicato stampa circa la ricezione di Fiducia Supplicans https://www.lifesitenews.com/news/archbishop-vigano-cdl-fernandezs-defense-of-fiducia-supplicans-shows-his-manifest-heresy/ Il Cardinal Fernández scrive che “non c’è spazio per prendere le distanze dottrinali da questa Dichiarazione o per considerarla eretica, contraria alla Tradizione della Chiesa o blasfema”. Come risponderebbe a una simile osservazione? Non stupisce che l’autore di un documento in sé eretico cerchi di difenderlo contro ogni evidenza. Stupisce invece l’impudenza nel contraddire quella sinodalità che, a sentir loro, dovrebbe lasciare autonomia alle “chiese particolari”. Ma questo è ciò che avviene quando una lobby che pretende di avere una legittimazione “democratica” scopre che il popolo – sovrano solo a parole – non asseconda i suoi piani eversivi. Il consenso popolare diventa allora “deriva populista” (come quando non sono i Democratici a vincere onestamente un’elezione) e la st...

LA PREGHIERA CONSEGNATA DALLA MADONNA STESSA (REGINA DEGLI ANGELI) PER INVIARE GLI ANGELI A SCONFIGGERE I DEMONI

Nel 1864, in Francia, la Madonna apparve a un prete e gli insegnò una potente preghiera per combattere e sconfiggere i poteri dell’inferno. Il 13 gennaio 1864, il beato padre Luis-Eduardo Cestac fu improvvisamente colpito da un raggio di luce divina. Vide dei demoni sparsi per tutta la terra, causando un’immensa confusione. Allo stesso tempo, ha avuto una visione della Vergine Maria. La Madonna le ha rivelato che in effetti il ​​potere dei demoni era stato scatenato in tutto il mondo e che più che mai era necessario pregare la Regina degli Angeli e chiederle di inviare le legioni dei santi angeli per combattere e sconfiggere poteri dell’inferno. “Madre mia”, disse il prete, “sei così gentile, perché non mandi questi angeli per te senza che nessuno te lo chieda?” “No”, rispose la Beata Vergine, “la preghiera è una condizione stabilita da Dio stesso per ottenere questa grazia”. “Allora, santissima Madre”, disse il prete, “insegnami come vuoi che ti venga chiesto!” Fu allora che il Beato ...

Francesco decapita la diocesi di Roma, promuovendo per rimuovere. Via il suo vicario De Donatis e il suo “nemico”, l’ausilario Libanori

I due vescovi litigarono sul destino del gesuita Rupnik, accusato di violenza sessuale da 5 suore Papa Francesco ha deciso a modo suo di risolvere la lunga disputa fra il suo vicario a Roma, cardinale Angelo De Donatis e il gesuita Daniele Libanori, vescovo ausiliare della capitale: li ha sollevati entrambi dall’incarico ricoperto promuovendoli ad altro incarico. Come spiegato dal bollettino della sala stampa vaticana di sabato 6 aprile, il cardinale De Donatis è stato nominato nuovo penitenziere maggiore del Vaticano in sostituzione del cardinale Mauro Piacenza dimissionato qualche mese in anticipo (compirà 80 anni a fine estate). Libanori è stato invece nominato assessore personale del Papa per la vita consacrata, incarico creato ad hoc perché non è mai esistito: dovrà occuparsi di tutti gli istituti di vita consacrata. Con il suo vicario le incomprensioni iniziarono con la pandemia Era da tempo che il Papa aveva fatto trapelare l’intenzione di sostituire De Donatis, che lui stesso a...