Passa ai contenuti principali

«DICA A GARIBALDI CHE QUELLO CHE LUI CHIAMA IL VAMPIRO DEL VATICANO OGGI HA DETTO MESSA PER LUI»


di Brunero Gherardini

[...] La carità è l’amor di Dio e l’amor del prossimo per amore di Dio, la “pastoralità” è la conduzione del gregge secondo quella prudenza soprannaturale che mira a portare il maggior numero di persone all’unico fine coi mezzi voluti da Dio e non dagli uomini. La carità di Pio IX s’esercitò dunque in primis nella verità, con la sua fermezza nella dottrina e nella politica, con le sue encicliche e i suoi documenti che in un’epoca di smarrimento riportarono la luce perenne e sempre nuova delle immutabili verità rivelate, basti citare lo sforzo della convocazione del Concilio Vaticano I, senza scordare tutta la mole di lavoro teologico-dottrinale che precedette e seguì il Concilio del Primato. Nulla è più santamente pastorale per il successore di Pietro che il “confermare i fratelli” nell’unica vera fede di Cristo, secondo le parole stesse del Redentore. E alla difesa della verità s’accompagna sempre il martirio, che non sempre è di sangue, ma che è spesso martirio dell’anima, martirio della reputazione, martirio per il dolore provato dai propri compagni di battaglia, che hanno condiviso quella che agli occhi del mondo è una disfatta, come in quel 20 settembre 1870. L’indomani Pio IX, affacciandosi per dare la sua benedizione agli zuavi pontifici - e qui si vede anche tutta la sua calda umanità - dovette ritirarsi dal balcone perché non riusciva a trattenere le lacrime, facendo sua non solo la sofferenza della Chiesa, ma anche la pena di quei giovani valorosi che contro ogni speranza umana avevano voluto offrire a Pietro il proprio tributo. Ecco il Pastore amorevole, che fa di tutto perché anche Vittorio Emanuele II - che oggettivamente aveva ben meritato la scomunica - possa morire riconciliato con Dio, se necessario revocando temporaneamente il provvedimento in punto di morte fino agli sperati segni di ravvedimento. Quella stessa carità pastorale che manda a dire a Garibaldi, allorquando scorrazza per il Lazio: “dica a Garibaldi che quello che lui chiama il “Vampiro del Vaticano” anche stamattina ha detto Messa per lui”. [...]

Commenti

Post popolari in questo blog

Fiducia Supplicans: Colpo di Mano di una Setta di Eretici Corrotti.Mons. Carlo Maria Viganò.

Mons. Carlo Maria Viganò Sul Comunicato stampa circa la ricezione di Fiducia Supplicans https://www.lifesitenews.com/news/archbishop-vigano-cdl-fernandezs-defense-of-fiducia-supplicans-shows-his-manifest-heresy/ Il Cardinal Fernández scrive che “non c’è spazio per prendere le distanze dottrinali da questa Dichiarazione o per considerarla eretica, contraria alla Tradizione della Chiesa o blasfema”. Come risponderebbe a una simile osservazione? Non stupisce che l’autore di un documento in sé eretico cerchi di difenderlo contro ogni evidenza. Stupisce invece l’impudenza nel contraddire quella sinodalità che, a sentir loro, dovrebbe lasciare autonomia alle “chiese particolari”. Ma questo è ciò che avviene quando una lobby che pretende di avere una legittimazione “democratica” scopre che il popolo – sovrano solo a parole – non asseconda i suoi piani eversivi. Il consenso popolare diventa allora “deriva populista” (come quando non sono i Democratici a vincere onestamente un’elezione) e la st...

LA PREGHIERA CONSEGNATA DALLA MADONNA STESSA (REGINA DEGLI ANGELI) PER INVIARE GLI ANGELI A SCONFIGGERE I DEMONI

Nel 1864, in Francia, la Madonna apparve a un prete e gli insegnò una potente preghiera per combattere e sconfiggere i poteri dell’inferno. Il 13 gennaio 1864, il beato padre Luis-Eduardo Cestac fu improvvisamente colpito da un raggio di luce divina. Vide dei demoni sparsi per tutta la terra, causando un’immensa confusione. Allo stesso tempo, ha avuto una visione della Vergine Maria. La Madonna le ha rivelato che in effetti il ​​potere dei demoni era stato scatenato in tutto il mondo e che più che mai era necessario pregare la Regina degli Angeli e chiederle di inviare le legioni dei santi angeli per combattere e sconfiggere poteri dell’inferno. “Madre mia”, disse il prete, “sei così gentile, perché non mandi questi angeli per te senza che nessuno te lo chieda?” “No”, rispose la Beata Vergine, “la preghiera è una condizione stabilita da Dio stesso per ottenere questa grazia”. “Allora, santissima Madre”, disse il prete, “insegnami come vuoi che ti venga chiesto!” Fu allora che il Beato ...

Francesco decapita la diocesi di Roma, promuovendo per rimuovere. Via il suo vicario De Donatis e il suo “nemico”, l’ausilario Libanori

I due vescovi litigarono sul destino del gesuita Rupnik, accusato di violenza sessuale da 5 suore Papa Francesco ha deciso a modo suo di risolvere la lunga disputa fra il suo vicario a Roma, cardinale Angelo De Donatis e il gesuita Daniele Libanori, vescovo ausiliare della capitale: li ha sollevati entrambi dall’incarico ricoperto promuovendoli ad altro incarico. Come spiegato dal bollettino della sala stampa vaticana di sabato 6 aprile, il cardinale De Donatis è stato nominato nuovo penitenziere maggiore del Vaticano in sostituzione del cardinale Mauro Piacenza dimissionato qualche mese in anticipo (compirà 80 anni a fine estate). Libanori è stato invece nominato assessore personale del Papa per la vita consacrata, incarico creato ad hoc perché non è mai esistito: dovrà occuparsi di tutti gli istituti di vita consacrata. Con il suo vicario le incomprensioni iniziarono con la pandemia Era da tempo che il Papa aveva fatto trapelare l’intenzione di sostituire De Donatis, che lui stesso a...