“Vi è nel Terz’Ordine della Cavalleria e dell’Umiltà; è fatto per la Cristianità e per la crisi.
Vi ci si trova la più alta spiritualità e la virtù concreta;
conviene ai fanciulli e ai grandi di questo mondo, e cosi, tutti farà santi”.
Questa frase del nostro Fondatore, Monsignore Lefebvre, riassume mirabilmente l’essenza e il fine del Terz’Ordine al quale appartenete o nel quale volete entrare. C’è per ogni Cristiano, dice San Tommaso, un obbligo grave di tendere alla perfezione della vita cristiana, la quale consiste nella perfezione della Carità.
Perfezione che ha per tema: “che amiamo Dio con tutto il nostro cuore e il prossimo come noi stessi”
Perfezione che non è altro di fatti, che il compimento del grande comandamento divino nel quale sono contenuti la Legge e i Profeti:
“Amerai il Signore Dio tuo, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutte le tue forze”.
“L’uomo, dice San Ignazio, è creato per lodare, riverire e servire Dio Nostro Signore, e mediante questo, salvare la sua anima”.
Ecco lo scopo della nostra vita!
Questa verità fondamentale ci mette dunque davanti alle nostre responsabilità e ci assegna la parte che dobbiamo prendere all’opera della nostra Salvezza.
Il mondo moderno ha una tutt’altra massima, e quanta più cattivante per la natura decaduta: “Siamo fatti, dice lui, per godere, per il piacere: Piacere del corpo, dei sensi, dell’immaginazione, dell’intelletto, del cuore”.
Godere! Ecco per lui, il fine, la Regola e il motivo della nostra attività.
Era questa, la massima del Paganesimo, ma sta diventando ogni giorno sempre più, quella del mondo attuale.
A volte costituisce una tentazione anche per le anime cristiane.
Questo “ideale”, come lo vediamo attorno a noi, in realtà rende l’uomo schiavo delle sue passioni e dei suoi stessi desideri, della gelosia e della collera, che gli si levano dentro, contro il suo stesso volere; schiavo degli altri uomini, che possono carpirgli i beni meschini che formano la sua felicità…
L’uomo assetato di piacere, nel tentativo di porsi al centro di tutto e di ridurre tutto a sé, si rende schiavo di tutto, e nei miseri beni perituri di cui ha fatto il suo fine ultimo, non trova più che disinganno e disgusto.
Egli distrugge in sé la sua stessa dignità di uomo, perché non vive che per il suo corpo, come l’animale, mentre con la morte viene poi a perdere ogni cosa, e spesso non si rende neppure conto dei terribili castighi che l’attendono.
Il Cristo è venuto quaggiù per liberarci di questa schiavitù e insegnarci la strada del Cielo.
Cercheranno di restare nel mondo, ma senza essere del mondo.
Solo la Fede può liberarci dalle illusioni e dalle trappole di questo mondo, e orientare la nostra vita seguendo Nostro Signore.
Ma abbiamo bisogno per questo di un ricorso proporzionato alla forza dell’attrattiva che il mondo esercita su di noi appoggiandosi sulla triplice ferita della concupiscenza.
Il Terz’Ordine rappresenta oggi più che mai, questa grazia di scelta per aiutarci ad entrare e perseverare in questa via che è venuto a mostrarci Cristo; per seguire nella nostra vita quotidiana, i precetti della perfezione evangelica, per offrire a imitazione degli altri, l’esempio di una vera vita cristiana…servire Dio per servire il prossimo.
e questo tramite i mezzi di santificazione che ci ha donato”la più alta spiritualità”: la spiritualità della Croce “
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