Il cardinale Burke
Ha definito «errata» la «proposta Kasper», ribadendo in merito – e con vigore – le sue critiche, definendo anzi «oltraggiosa» l’insinuazione, mossa dallo stesso Kasper, ch’esse fossero, in realtà, rivolte contro Papa Francesco: così il Card. Burke, in gran forma, alla teleconferenza indetta lo scorso 30 settembre, in preparazione al Sinodo dei Vescovi.
Un evento, promosso dalla Ignatius Press, per presentare i suoi quattro libri sul matrimonio, appena usciti al fine di ribadire la sana Dottrina della Chiesa in merito. Questi testi (soprattutto Rimanendo nella Verità di Cristo, alla cui stesura egli stesso ha contribuito) rappresentano, secondo il Card. Burke, una «risposta efficace» a chi chieda di concedere l’Eucarestia ai divorziati risposati, nonché «un contributo positivo per riportare la discussione sul giusto binario»: queste pagine riflettono cioè la «ferma convinzione degli autori e la ferma convinzione della Chiesa» che la concezione cattolica circa l’indissolubilità del matrimonio poggi sulle parole – chiarissime – di Gesù Cristo e sia pertanto immodificabile. Ed – ha aggiunto – «trovo incredibile che il Card. Kasper sostenga di parlare per il Papa. Il Papa non ha la laringite».
L’editore, Padre Joseph Fessio SJ, ha ammesso d’essersi chiesto se il Sommo Pontefice abbia, in realtà, incoraggiato la vivace discussione esplosa in merito, per «suscitare astutamente un vespaio» e riaffermare l’insegnamento della Chiesa, in preparazione alle discussioni del Sinodo.
Quali che siano i propositi del Papa, James Hitchcock, co-autore dei volumi e teologo, ha notato una difficoltà insita al dibattito, subito traslocato sui media, ovvero la tendenza a concentrarsi sulla «teologia di basso profilo» e sul presunto cambio di rotta della Chiesa, evitando invece di entrare nel merito delle questioni ed ignorandone le argomentazioni più vere e profonde.
Senza per questo farne una colpa alla stampa, poiché, «se ci fosse stata a Trento o a Nicea, avremmo assistito allo stesso fenomeno», ha dichiarato, trovando totalmente d’accordo il Card. Burke: «Discussioni e disaccordi – ha detto – non sono una novità nella Chiesa», non esitando a bollare come «argomentazioni alquanto ingannevoli» le acrobazie dialettiche del Card. Kasper, per il quale la sua proposta comporterebbe cambiamenti più di disciplina che di dottrina: «Non vi può essere nella Chiesa una disciplina, che non sia al servizio della Dottrina», ha commentato il Card. Burke. Il quale ha precisato come l’insegnamento della Chiesa circa l’indissolubilità del matrimonio sia sempre stato costante e definitivo. Tale Dottrina – ha proseguito – è essenziale per determinare, in caso di frattura, se si sia trattato o meno di un’unione coniugale autentica. I Tribunali ecclesiastici – ha osservato – hanno il compito di vagliare le prove e giungere alla verità, verità che non potrebbe essere stabilita con chiarezza senza una verifica rigorosa.
© Corrispondenza Romana (2 ottobre 2014)
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