Passa ai contenuti principali

papa Francesco spacca la Chiesa.



I vescovi cattolici preoccupati per un'apertura senza precedenti per gay e divorziati stanno cercando di far sentire la propria voce durante il Sinodo sulla famiglia, sottolineando i vantaggi della fede cattolica, i fondamenti della dottrina della chiesa ed i pericoli del peccato.

Il documento prodotto dopo la prima settimana di incontri è stato elogiato da gruppi per i diritti dei gay come un cambiamento epocale verso l'accettazione di gay. Dalla sintesi ufficiale del documento è emerso che se da un lato il rapporto è stato "apprezzato", dall'altro, secondo alcuni vescovi, sarebbero necessarie riflessioni supplementari per "riunire i diversi punti di vista", da far poi confluire nella versione finale che verrà rilasciata sabato.

Questa esigenza riflessiva è stata da tutti giudicata come un'indicazione della profonda preoccupazione e costernazione espressa dai vescovi e commentatori cattolici rispetto alla prima bozza di documento. A preoccupare è soprattutto il tono quasi rivoluzionario ed 'eccessivamente accogliente' che, per alcuni, potrebbe confondere i cattolici circa l'insegnamento di base della chiesa.



Nella bozza si legge che anche i gay hanno doni da offrire alla Chiesa e che il rapporto tra questi due mondi, anche se moralmente problematico, potrebbe rivelarsi per le coppie omosessuali un "prezioso sostegno".

L'altro punto controverso del documento riguarda i divorziati: la chiesa deve essere pronta ad accoglierli e deve riconoscere gli "aspetti positivi di matrimoni civili e anche dei cattolici conviventi". Molti Vescovi che hanno partecipato al Sinodo si sono subito schierati contro questa impostazione.

Il capo della Conferenza episcopale polacca, il cardinale Stanislaw Gadecki, ha definito la relazione "inaccettabile" e ha parlato di deviazione dalla dottrina della chiesa. Linea dura anche per il Cardinale americano Raymond Burke, Prefetto della suprema Segnatura ApostolicaIl cardinale ha infatti dichiarato come mistificanti le informazioni contenute nella bozza, una bozza che, secondo lui, non riflette l'opposizione di un "consistente numero di vescovi".

Secondo la sintesi del dibattito offerta dal Vaticano, i vescovi conservatori hanno suggerito che la versione finale debba concentrasi sulle famiglie cattoliche per evitare "un focus quasi esclusivo sulla situazione delle famiglie imperfette". Sui gay, è stata chiesta "prudenza", in modo che non si crei l'impressione di una valutazione troppo positiva di questa tendenza da parte della chiesa. La stessa cura è stato consigliata per quanto riguarda la convivenza.

I vescovi hanno notato che la parola 'peccato' è apparsa pochissimo nel documento e che la versione finale deve spiegare meglio la "legge della gradualità", concetto teologico che incoraggia i fedeli a fare un passo alla volta durante la ricerca della santità.

Dal riepilogo emerge, infine, che alcuni vescovi escludono totalmente la possibilità per cattolici divorziati o risposarsi senza ottenere l'annullamento di ricevere la Comunione. Papa Francesco ha auspicato invece un atteggiamento più misericordioso e alcuni propendono per un approccio 'caso per caso', in cui la coppia possa intraprendere un cammino di penitenza e alla fine ricevere i sacramenti.

Commenti

Post popolari in questo blog

Il nuovo vescovo D'Ivrea Daniele Salera" tolleranza zero per chi si inginocchia alla comunione"!

Carissimi amici e lettori, che nella Chiesa contino i gesti, si è sempre saputo.  Ma a Ivrea ora contano soprattutto le posizioni. Quelle del corpo. Da qualche settimana, in diverse parrocchie, i fedeli che si inginocchiano per ricevere l’Ostia vengono sistematicamente saltati. Il messaggio è chiaro, il metodo pure: ti inginocchi? Non comunichi. La scena si è già vista più volte: il parroco si avvicina, Ostia in mano, e quando incontra un fedele inginocchiato... tira dritto. Nessuno dice nulla, ma tutti capiscono. Qualcuno si alza all’ultimo secondo per non fare la figura dell’eretico, altri restano lì, come statue di gesso, in ginocchio davanti all’altare e col vuoto tra le mani. Benvenuti nella nuova liturgia in salsa eporediese, dove non si sa bene cosa si prega, ma si sa benissimo come bisogna stare. La direttiva – perché di questo si tratta – non è scritta, non è firmata, non è motivata. Ma c’è. E gira. E viene fatta rispettare alla lettera, come certe leggi non dette dei regi...

LA PREGHIERA CONSEGNATA DALLA MADONNA STESSA (REGINA DEGLI ANGELI) PER INVIARE GLI ANGELI A SCONFIGGERE I DEMONI

Nel 1864, in Francia, la Madonna apparve a un prete e gli insegnò una potente preghiera per combattere e sconfiggere i poteri dell’inferno. Il 13 gennaio 1864, il beato padre Luis-Eduardo Cestac fu improvvisamente colpito da un raggio di luce divina. Vide dei demoni sparsi per tutta la terra, causando un’immensa confusione. Allo stesso tempo, ha avuto una visione della Vergine Maria. La Madonna le ha rivelato che in effetti il ​​potere dei demoni era stato scatenato in tutto il mondo e che più che mai era necessario pregare la Regina degli Angeli e chiederle di inviare le legioni dei santi angeli per combattere e sconfiggere poteri dell’inferno. “Madre mia”, disse il prete, “sei così gentile, perché non mandi questi angeli per te senza che nessuno te lo chieda?” “No”, rispose la Beata Vergine, “la preghiera è una condizione stabilita da Dio stesso per ottenere questa grazia”. “Allora, santissima Madre”, disse il prete, “insegnami come vuoi che ti venga chiesto!” Fu allora che il Beato ...

Non sparate su Leone XIV di Aldo Maria Valli

Leone XIV Carissimi amici e lettori, offriamo alla vostra attenzione questo articolo di Aldo Maria Valli che condividiamo pienamente. Carissimi amici, sappiate che 8 Maggio ero come tanti in piazza San Pietro, in attesa orante e inquieta per questa elezione. Quando Papa Leone XIV e apparso sulla loggia ho avvertito la carezza di Gesù per tutti noi. Il Signore ha ascoltato le nostre preghiere continuiamo a pregare vedrete che la Vergine Maria Madre della Chiesa lo condurrà per mano. Buona lettura e condivisione! A.diJ. di Aldo Maria Valli Cari amici di Duc in altum, nel campo tradizionalista c’è chi già sta facendo le pulci a papa Leone XIV passando al setaccio perfino le virgole e criticandolo per ogni sfumatura che possa anche lontanamente far supporre un segno di continuità con il pontificato bergogliano. Con la solita sincerità, devo dire che non condivido questo atteggiamento. L’esordio di Leone XIV mi è piaciuto. Mi è piaciuto il fatto che si sia presentato con mozzetta rossa ...