Il Cuore di Gesù ha istituito i sacramenti per comunicare alle anime la sua grazia. Il sacramento della confessione è uno dei più grandi canali della grazia; è chiamato giustamente il sacramento della misericordia.
Disse Gesù agli Apostoli ed ai loro successori: Ogni potere mi è stato dato in cielo ed in terra. Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi... Ricevete lo Spirito Santo. A coloro ai quali voi avrete perdonato i peccati, saranno perdonati; e a coloro ai quali li avete ritenuti, saranno ritenuti.
In verità, per questo potere divino, i Ministri di Dio perdonano i peccati alle anime pentite. Ogni colpa è cancellata dall'assoluzione sacramentale, tutto viene dimenticato, perché il Sangue di Gesù scende a purificare il cuore macchiato dal peccato.
Quanta gioia prova Gesù allorché una anima peccatrice piange le sue miserie e riceve l'assoluzione! La gioia provata dal Padre del figliol prodigo nel riabbracciare colui che amava e che credeva morto, è pallida immagine della festa che fa Gesù nel dare l'assoluzione al peccatore.
Coloro che si confessano bene, sogliono avvertire nel cuore una profonda gioia e pace. Beati quelli che sanno servirsi della confessione come di una forte medicina per salvarsi!
Ma tutti coloro che vanno a confessarsi, ricevono il perdono dei peccati? Tutti procurano a Gesù la gioia che Egli si ripromette dalla confessione ben fatta?
Come ci sono i sacrilegi dell'Eucarestia, così ci sono quelli della confessione. Quanto ha da soffrire il Cuore di Gesù a vedere profanato il sacramento della sua misericordia!
Chi nasconde al Sacerdote qualche grave colpa...; chi ha la volontà di ritornare a qualche peccato mortale...; chi si confessa senza proponimento di fuggire le occasioni gravi di peccato...; chi pecca e ripecca, dicendo: « Tanto poi mi andrò a confessare »...; chi si accosta alla confessione per fini puramente umani o per accontentare qualche persona o per convenienza sociale...; tutti costoro compiono il sacrilegio della confessione. Per ognuno di essi il Cuore di Gesù sanguina. Vorrebbe Gesù purificare; ed invece su certe anime deve scendere per maledire.
In questo mese di Giugno special modo il venerdì mettiamo l'intenzione di riparare il Sacro Cuore delle profanazioni che si commettono accostandoci al sacramento della confessione.
Innanzi tutto, accostiamoci sempre a questo sacramento con le dovute disposizioni, cioè: esaminando la coscienza, concependo un vero dolore dei peccati, manifestando con umiltà e sincerità le nostre colpe e compiendo bene la penitenza che il Sacerdote c'impone.
Se qualche volta ci siamo confessati male, procuriamo di rimediare con una confessione speciale, la quale lasci la serenità all'anima. I conti con Dio si possono regolare in tutte le ore; basta un poco di buona volontà.
Non si rimandi mai la sistemazione della coscienza da un giorno all'altro o da mese a mese; chi ha tempo, non aspetti tempo. La morte potrebbe coglierci da un momento all'altro e guai ad avere la coscienza in cattivo stato!
Il Cuore di Gesù aspetta con ansia le anime peccatrici al tribunale di penitenza; è pronto a perdonare ed a dimenticare le più grandi iniquità; la sua misericordia è infinitamente maggiore delle miserie umane. È il demonio che trattiene le anime, per non farle riabbracciare da Gesù. Si superino dunque le insidie infernali.
Esaminate la coscienza, per vedere come si siano fatte le confessioni. Se sarà necessario, si faccia una confessione accurata del solito, come se fosse l'ultima della vita, come se si stesse sul letto di morte.
Recitate ogni giorno della settimana cinque Pater, Ave, Gloria, in onore delle cinque Piaghe, in riparazione dei sacrilegi della confessione.
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