di Don Giuseppe S.D.B.
Quando venne la pienezza dei tempi, Dio mandò il suo Figlio, nato da una donna. (S. Paolo, Gal. 4,4)
Carissimi amici e lettori,
quando Dio promette, nulla può cambiare il suo Volere.
Le peggiori iniquità dell’umanità, passate, attuali e future, non portano Dio a ritirare la sua promessa fatta ai nostri progenitori Adamo ed Eva. Le promesse di Dio sono le uniche certezze sulle quali il mondo riposa.
Infatti avvenne che nella pienezza dei tempi, nel momento in cui Dio entrò personalmente nella storia umana, avvenne il mistero dell’Incarnazione: il Figlio di Dio assunse personalmente la natura umana per redimerla. “Da allora il tempo è al suo culmine, (…) il tempo trabocca nell’eternità” (Don Divo Barsotti). Ecco il messaggio di Speranza che ci dà l’Avvento nel quale siamo entrati: sono sempre in atto le promesse divine. “Viviamo da secoli il presente di un atto sempre perfetto e che non è mai finito” (Don Divo Barsotti). “Cristo Gesù ieri, oggi e nei secoli” (Ebr. 13,8). Tutte le promesse di Dio in Lui hanno il loro compimento e l’uomo non ha più nulla da aspettare dal tempo, il fiume del tempo già entra nell’oceano dell’eternità. Ovviamente, nel tempo e in prospettiva dell’eternità, noi discepoli di Cristo e strumenti inutili dobbiamo rimboccarci le maniche e costruire il Regno di Cristo. Accantoniamo l’idea che il Regno di Dio si costruisca compiendo opere eclatanti e clamorose, così come dobbiamo smettere di cercare Dio nelle cose grandiose. Prendiamo come modello Maria santissima che è tutta per Dio in tutto. Nell’ annunciazione dice SÌ a Dio e accoglie generosamente Gesù nel suo grembo diventando sua madre. E da qui che scaturisce il ruolo storico e salvifico di Maria. In lei si è compiuto il passaggio della storia della salvezza da Israele, che dopo il peccato originale, attendeva e attende ancora la redenzione ( il Messia) alla Chiesa, che è il (Nuovo Israele) il popolo di Dio redento e in movimento chiamato a cooperare alla salvezza. Maria santissima è stata la prima ad essere redenta (immacolata) e nello stesso tempo in attesa di un Redentore, e questo in umiltà, obbedienza di fronte a Dio che la prescelta. Maria amando Dio acconsentì a tutto ciò che Dio le chiedeva, non protestò mai,si è fidata totalmente di lui. Attraverso di lei e il suo Fiat, Dio ha adempiuto alla Sua promessa,trionfare sul male e sulla morte, dischiudendo le porte del Paradiso e della vita eterna. Maria ci insegna a scoprire Gesù e ci indirizza a Lui come Colui che può rispondere ai nostri bisogni più profondi e ai nostri problemi della vita, che può essere il nostro miglior maestro, amico, salvatore e Signore. Infine, ci insegna ad essere credenti e credibili, in modo che la nostra fede permetta di credere anche agli altri. Imitando Maria (nuova Eva) e imparando da lei, ci avviciniamo a Gesù Cristo (nuovo Adamo) e diventiamo delle nuove creature cioè figli e collaboratori di Dio per vincere il male e far trionfare il bene e l’amore infinito.
"L'Immacolata,è il cammino più sicuro, il più breve e perfetto per andare da Gesù".
Carissimi amici e lettori,
quando Dio promette, nulla può cambiare il suo Volere.
Le peggiori iniquità dell’umanità, passate, attuali e future, non portano Dio a ritirare la sua promessa fatta ai nostri progenitori Adamo ed Eva. Le promesse di Dio sono le uniche certezze sulle quali il mondo riposa.
Infatti avvenne che nella pienezza dei tempi, nel momento in cui Dio entrò personalmente nella storia umana, avvenne il mistero dell’Incarnazione: il Figlio di Dio assunse personalmente la natura umana per redimerla. “Da allora il tempo è al suo culmine, (…) il tempo trabocca nell’eternità” (Don Divo Barsotti). Ecco il messaggio di Speranza che ci dà l’Avvento nel quale siamo entrati: sono sempre in atto le promesse divine. “Viviamo da secoli il presente di un atto sempre perfetto e che non è mai finito” (Don Divo Barsotti). “Cristo Gesù ieri, oggi e nei secoli” (Ebr. 13,8). Tutte le promesse di Dio in Lui hanno il loro compimento e l’uomo non ha più nulla da aspettare dal tempo, il fiume del tempo già entra nell’oceano dell’eternità. Ovviamente, nel tempo e in prospettiva dell’eternità, noi discepoli di Cristo e strumenti inutili dobbiamo rimboccarci le maniche e costruire il Regno di Cristo. Accantoniamo l’idea che il Regno di Dio si costruisca compiendo opere eclatanti e clamorose, così come dobbiamo smettere di cercare Dio nelle cose grandiose. Prendiamo come modello Maria santissima che è tutta per Dio in tutto. Nell’ annunciazione dice SÌ a Dio e accoglie generosamente Gesù nel suo grembo diventando sua madre. E da qui che scaturisce il ruolo storico e salvifico di Maria. In lei si è compiuto il passaggio della storia della salvezza da Israele, che dopo il peccato originale, attendeva e attende ancora la redenzione ( il Messia) alla Chiesa, che è il (Nuovo Israele) il popolo di Dio redento e in movimento chiamato a cooperare alla salvezza. Maria santissima è stata la prima ad essere redenta (immacolata) e nello stesso tempo in attesa di un Redentore, e questo in umiltà, obbedienza di fronte a Dio che la prescelta. Maria amando Dio acconsentì a tutto ciò che Dio le chiedeva, non protestò mai,si è fidata totalmente di lui. Attraverso di lei e il suo Fiat, Dio ha adempiuto alla Sua promessa,trionfare sul male e sulla morte, dischiudendo le porte del Paradiso e della vita eterna. Maria ci insegna a scoprire Gesù e ci indirizza a Lui come Colui che può rispondere ai nostri bisogni più profondi e ai nostri problemi della vita, che può essere il nostro miglior maestro, amico, salvatore e Signore. Infine, ci insegna ad essere credenti e credibili, in modo che la nostra fede permetta di credere anche agli altri. Imitando Maria (nuova Eva) e imparando da lei, ci avviciniamo a Gesù Cristo (nuovo Adamo) e diventiamo delle nuove creature cioè figli e collaboratori di Dio per vincere il male e far trionfare il bene e l’amore infinito.
"L'Immacolata,è il cammino più sicuro, il più breve e perfetto per andare da Gesù".
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