di A.diJ
L’apparizione, nel XVI secolo, della “Virgen Morena” all’indio Juan Diego e’ un evento che ha lasciato un solco profondo nella religiosità e nella cultura messicana.Tra il 9 e il 12 dicembre 1531, sulla collina del Tepeyac a nord di Città del Messico (La Villa de Guadalupe), Maria apparve più volte a Juan Diego Cuauhtlatoatzin, uno dei primi aztechi convertiti al cristianesimo. Il nome Guadalupe sarebbe stato dettato da Maria stessa a Juan Diego: alcuni hanno ipotizzato che sia la trascrizione in spagnolo dell'espressione azteca Coatlaxopeuh, "colei che schiaccia il serpente" (cfr. Genesi 3,14-15), oltre che il riferimento al Real Monasterio de Nuestra Señora de Guadalupe fondato da re Alfonso XI di Castiglia nel comune spagnolo di Guadalupe nel 1340.
A perenne memoria dell'apparizione, sul luogo fu subito eretta una cappella, sostituita dapprima nel 1557 da un'altra cappella più grande, e poi da un vero e proprio santuario consacrato nel 1622.
Una madre per tutti i popoli, che sa parlare a ogni cultura: è così che ancora oggi si presenta la Vergine di Guadalupe, vero cardine spirituale del Messico e patrona del continente americano . Apparve tra il 9 e il 12 dicembre 1531 a un indio messicano forse già sessantenne, Juan Diego Cuauhtlatoatzin, che è santo dal 2002. A quel tempo il Messico era terra di conquista ma anche di sfregio alla dignità umana, perché spesso i conquistatori non ebbero pietà per gli indios. Anche per questo l'apparizione di Maria è un segno di cura nei confronti degli oppressi e dei sofferenti di tutto il mondo. Al veggente Maria affidò il compito di fa costruire una basilica dedicata a lei ma non fu facile convincere il vescovo: ci volle un prodigio, con l'immagine della Madonna che apparve sul mantello del contadino.(tilmàtli)
Secondo il racconto tradizionale, espresso in náhuatl nel testo conosciuto come Nican Mopohua, Juan Diego avrebbe visto per la prima volta la Madonna la mattina del 9 dicembre 1531, sulla collina del Tepeyac vicino a Città del Messico. Ella gli avrebbe chiesto di far erigere un tempio in suo onore ai piedi del colle: Juan Diego corse a riferire il fatto al vescovo Juan de Zumárraga, ma questi non gli credette. La sera, ripassando sul colle, Juan Diego avrebbe visto per la seconda volta Maria, che gli avrebbe ordinato di tornare dal vescovo l'indomani. Il vescovo lo ascoltò di nuovo e gli chiese un segno che provasse la veridicità del suo racconto.
Juan Diego tornò quindi sul Tepeyac dove avrebbe visto per la terza volta la Vergine, la quale gli avrebbe promesso un segno per l'indomani. Il giorno dopo, però, Juan Diego non poté recarsi sul luogo delle apparizioni in quanto dovette assistere un suo zio, gravemente malato. La mattina dopo, 12 dicembre, lo zio appariva moribondo e Juan Diego uscì in cerca di un sacerdote che lo confessasse. Maria gli sarebbe apparsa ugualmente, per la quarta e ultima volta, lungo la strada: gli avrebbe detto che suo zio era già guarito e lo avrebbe invitato a salire di nuovo sul colle a cogliere dei fiori. Qui Juan Diego trovò il segno promesso: dei bellissimi fiori di Castiglia (rose tipiche della regione spagnola), sbocciati fuori stagione in una desolata pietraia. Egli ne raccolse un mazzo nel proprio mantello e andò a portarli al vescovo.
Di fronte al vescovo e ad altre sette persone presenti, Juan Diego aprì il mantello per mostrare i fiori: all'istante sulla tilma si sarebbe impressa e resa manifesta alla vista di tutti l'immagine della Vergine Maria. Di fronte a tale presunto prodigio, il vescovo cadde in ginocchio, e con lui tutti i presenti. La mattina dopo, Juan Diego accompagnò il presule al Tepeyac per indicargli il luogo in cui la Madonna avrebbe chiesto le fosse innalzato un tempio e l'immagine venne subito collocata nella cattedrale.
Gli scienziati e gli esperti di fotografia che hanno studiato l'immagine garantiscono che non è stata utilizzata alcuna tecnica pittorica adatta a questo tessuto e che non vi sono nemmeno pennellate. Si è scoperto invece che l'immagine è stata letteralmente stampata, tutta insieme, sul manto.
Si è anche scoperto che l'immagine non ha coloranti minerali, vegetali o animali, non è possibile determinare la natura del pigmento utilizzato, oltre al fatto che si mantiene intatta, senza scolorire, per quasi 500 anni. Le apparizioni mariane sono la rappresentazione viva del mistero. Maria è il punto di contatto tra l’immenso divino e l’umano finito. Il gesto di Maria di riempire la tilma di fiori è mostrare la verità. Attraverso un segno incredibile far toccare la verità credibile.
L’immagine della Vergine di Guadalupe è quella di una ragazza messicana. Indossa una tunica rosa e un manto turchese dal bordo dorato decorato con stelle a loro volta dorate. Le sue mani sono giunte. È circondata dal sole ed è in piedi sopra la luna che è sorretta da un angelo. La Vergine di Guadalupe è un’icona della fede cattolica.“Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto.” (Ap 12,1-2)
Il mantello turchese della Vergine simboleggia per gli indiani la regalità e la verginità e l’angelo ai suoi piedi la nobilità, poiché solo una regina può essere portata sulle spalle. Il manto è decorato con una brillante costellazione.
Il volto della Madonna e quello dell’angelo sotto i suoi piedi è quello tipico dei meticci, le persone nate dalle unioni con gli europei dopo la scoperta dell’America. Questo mostra come la Fede Cattolica sia per tutti! La Vergine ha uno sguardo affabile rivolto verso il basso; verso coloro che la mirano. Gli dei indigeni venivano tradizionalmente dipinti con uno sguardo inquietante dritto verso gli spettatori, i quali conseguentemente ne venivano intimoriti. La Vergine di Guadalupe guarda invece verso il basso, ma verso di noi, per ricordarci che l’Amore Misericordioso di Dio è per tutti gli uomini. Per questo dice a Juan Diego “Non sono forse io tua madre?”.
La Madonna è incinta e la cinta che le cinge i fianchi simboleggia la sua verginità perché lei è la sempre Vergine Madre di Dio. Il fiore rappresentato all’altezza del suo grembo per gli indigeni significava “sempre in movimento e l’Infinito”. Questo significa che Lei è la madre del Dio Eterno.
La Vergine è in piedi sopra la luna che è usata dall’uomo per calcolare il tempo e questo significa che lei è “fuori dal tempo”, risiede infatti nell’Eternità! L’angelo sotto la luna ha tre ali colorate simili a quelle di un’aquila che simboleggiano la fondazione del Messico.
Molti scienziati hanno analizzato l’immagine della Vergine di Guadalupe e sono tutti arrivati alla stessa conclusione. Dicono che si tratta di un’immagine archetipa (cioè non è stata realizzata da mani umane) mentre gli esperti di arte la considerano un lavoro realizzato prima del 1531. Ma né nella creatività dei più grandi artisti rinascimentali, né nel talento dei restauratori è mai comparso un uso dei colori e una tecnica così affascinante come in quest’immagine. È un lavoro che cresce in fascino, fama e devozione per i suoi ammiratori e per coloro che guardano a lei ricordandosi le Sue parole: “Non sono forse io tua madre?”.
La Santa Madre Chiesa è intervenuta nella storia della Vergine di Guadalupe nominandola, sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, patrona delle Americhe, e patrona di tutti i bambini non nati.
Fissiamo ora lo sguardo sulla Vergine di Guadalupe e chiediamole una protezione speciale in questo nuovo anno giubilare che sta arrivando in modo che lei, che è la fontana della fede, possa rinforzare la nostra fede e «Instaurare omnia in Christo». Santa Vergine di Guadalupe, aumenta la nostra fede.
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