Carissimi amici e lettori, offriamo alla vostra attenzione questo post pubblicato su X (già Tiwtter) da Sua eccellenza mons.arcivescovo Carlo Maria Viganò. Buona lettura e condivisione.
La Diocesi belga di Malines-Bruxelles (già retta da Leo Joseph Suenens e da Godfried Danneels) non potendo, per ora, procedere speditamente verso l’istituzionalizzazione di un ruolo ordinato per le donne, aggira il problema con l’introduzione di una figura spuria - la “delegata episcopale”, la signora Rebecca Alsberge - la cui azione del tutto illegittima nel governo e nella guida della Diocesi concretizza i migliori auspici del Sinodo sulla Sinodalità. Sul modello delle repubbliche parlamentari di matrice rivoluzionaria, l’autorità dei Vescovi viene “delegata” a dei laici e addirittura a delle donne, giungendo a nominarli nel Canone della Messa assieme al Papa e all’Ordinario. Così, mentre qualche devoto Prelato deplora la presunta “volontà di scisma” di chi denuncia l’anti-papa Francesco e l’apostasia della Gerarchia bergogliana, si realizza “per via pastorale” la destrutturazione del Sacerdozio Cattolico, “scomposto” artificialmente in munus (agli uomini ordinati) e ministerium (alle donne delegate). Chissà se Ratzinger, nel tentativo di dimettersi dal Papato appellandosi a questa divisione dell’autorità dei Pastori, si è reso conto di creare le basi per la trasformazione della Chiesa in un’istituzione mondana, violando sfrontatamente la volontà del suo divino Fondatore?
La Diocesi belga di Malines-Bruxelles (già retta da Leo Joseph Suenens e da Godfried Danneels) non potendo, per ora, procedere speditamente verso l’istituzionalizzazione di un ruolo ordinato per le donne, aggira il problema con l’introduzione di una figura spuria - la “delegata episcopale”, la signora Rebecca Alsberge - la cui azione del tutto illegittima nel governo e nella guida della Diocesi concretizza i migliori auspici del Sinodo sulla Sinodalità. Sul modello delle repubbliche parlamentari di matrice rivoluzionaria, l’autorità dei Vescovi viene “delegata” a dei laici e addirittura a delle donne, giungendo a nominarli nel Canone della Messa assieme al Papa e all’Ordinario. Così, mentre qualche devoto Prelato deplora la presunta “volontà di scisma” di chi denuncia l’anti-papa Francesco e l’apostasia della Gerarchia bergogliana, si realizza “per via pastorale” la destrutturazione del Sacerdozio Cattolico, “scomposto” artificialmente in munus (agli uomini ordinati) e ministerium (alle donne delegate). Chissà se Ratzinger, nel tentativo di dimettersi dal Papato appellandosi a questa divisione dell’autorità dei Pastori, si è reso conto di creare le basi per la trasformazione della Chiesa in un’istituzione mondana, violando sfrontatamente la volontà del suo divino Fondatore?
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