Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2019

I Santi al posto delle streghe di Halloween

Santi e patroni al posto di fantasmi, streghe e diavoletti. Così ogni Parrocchia scuola, e comune italiano dovrebbero iniziare a fare, provare a mettere Halloween in un angolo, almeno per qualche ora, coinvolgendo famiglie, bambini e ragazzi in un'iniziativa alternativa. Con dei brevi cortei che si snodano nel pomeriggio del 31 ottobre, nei centri delle città e paesi italiani,dove i partecipanti fossero vestiti da santi, apostoli e martiri di cui, ad esempio, ciascuno porta il nome.La solennità di Tutti i Santi è l’occasione per riscoprire la comune chiamata a diventare una finestra aperta sul Cielo.Verso la festa dei Santi! E sono diverse le modalità per “entrare” in quella notte che è tripudio di Luce, di bellezza, della memoria di piccole e necessarie imprese o più semplici testimonianze di fede che hanno innestato nella storia dell’umanità un Vangelo vivo, che si tocca, che ha rivelato attraverso i gesti e le parole di santi e sante, il volto di Cristo.

Saint Vincent Ferrier et le rosaire

ILYA six siècles, le grand thaumaturge 1 dominicain, saint Vincent Ferrier (1350-1419), obtint de nombreux miracles par le rosaire. En voici quelques illustrations 2 . I Un moribond, désespéré à la vue de ses nombreux péchés, refusait de se confesser, prétextant que ses iniquités étaient trop grandes. Saint Vincent, averti de l’état de cet impénitent, accourt à son chevet pour le sauver et lui parle avec tendresse. Celui-ci ne lui répond que par des paroles de désespoir. Vincent lui répliqua : Vous savez bien pourtant, mon cher frère, que le bon Jésus est mort pour vous sur la croix. Pourquoi donc désespéreriez-vous de sa miséricorde ? Le malheureux, irrité par ces paroles, lui dit avec fureur : 1 – Le procès de canonisation enregistra 873 miracles, puis renvoya les autres témoins ! 2 – D’après le P. André PRADEL O.P., dans Saint Vincent Ferrier, sa vie, ses enseignements spirituels, son culte pratique, librairie Poussielgue-Rusand, 1864. Précisément, c’est pour cela que je veux m...

Le virtù di Maria Santissima: La preghiera di Maria

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori Non vi è mai stata su questa terra alcun'anima che come la beata Vergine abbia con tanta perfezione messo in pratica il grande insegnamento del nostro Salvatore: « Bisogna pregare sempre, senza stancarsi mai » (Lc 18,1). Da nessun altro, dice san Bonaventura, possiamo meglio prendere esempio ed imparare la necessità che abbiamo di perseverare nella preghiera, quanto da Maria. Il beato Alberto Magno afferma che, dopo Gesù, la divina Madre fu nella virtù d'orazione la più perfetta di quanti vi sono mai stati e vi saranno. In primo luogo la sua orazione fu continua e perseverante. Sin dal primo istante in cui ebbe la vita e con la vita il perfetto uso della ragione, Maria cominciò a fare orazione. Perciò, per meglio attendere alla preghiera, a tre anni volle rinchiudersi nel ritiro del tempio. Ella stessa disse alla vergine santa Elisabetta: « Mi alzavo sempre a mezzanotte e andavo davanti all'altare del tempio a pr...

Comunicato del Superiore generale in occasione del sinodo dell'Amazzonia

Cari membri della Fraternità, Il recente sinodo dell'Amazzonia è stato teatro di spettacoli esecrabili in cui l'abominazione di riti idolatrici è entrata nel santuario di Dio in modo inedito e impensabile. Dal canto suo, il documento finale di questa assemblea turbolenta attacca la santità del sacerdozio cattolico, spingendo all'abolizione del celibato ecclesiastico e al diaconato femminile. In verità, i germi dell'apostasia, che il nostro venerato Fondatore, mons. Marcel Lefebvre, aveva sin da subito visto all'opera nel Concilio, continuano a portare i loro frutti con una efficacia rinnovata. In nome dell'inculturazione, degli elementi pagani s'integrano sempre di più nel culto divino e si constata, ancora una volta, come la liturgia del Vaticano II vi si presti perfettamente. Di fronte a tale situazione, noi chiamiamo tutti i membri della Fraternità ed i terziari ad una giornata di preghiera e di penitenza riparatrice, perché non pos...

Le virtù di Maria Santissima: La pazienza di Maria

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori Poiché questa terra è luogo di merito, giustamente viene chiamata valle di lacrime. Qui siamo tutti destinati a patire e con la pazienza a salvare le nostre anime nella vita eterna, come disse il Signore: « Con la vostra pazienza salverete le vostre anime » (Lc 21,19). Dio ci diede la Vergine Maria come esempio di tutte le virtù, ma specialmente come esempio di pazienza. San Francesco di Sales osserva che alle nozze di Cana Gesù diede alla santa Vergine quella risposta, con cui mostrava di tenere poco conto delle sue preghiere: « Che importa a me e a te, o donna? », proprio per dare a noi l'esempio della pazienza della sua santa Madre. Ma tutta la vita di Maria fu un esercizio continuo di pazienza. L'angelo rivelò a santa Brigida che la beata Vergine visse sempre tra le pene: « Come la rosa cresce tra le spine, così la santa Vergine crebbe fra le tribolazioni in questo mondo ». La compassione delle pene del Redentore...

Le virtù di Maria Santissima: L'ubbidienza di Maria

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori Per l'amore che portava alla virtù dell'ubbidienza, quando l'arcangelo Gabriele le annunziò la nascita di Gesù, Maria non volle chiamarsi con altro nome che quello di serva: « Ecco la serva del Signore ». « Vera ancella, dice san Tommaso da Villanova, che né con le parole, né con le né con il pensiero si oppose mai all'Altissimo ma opere, spogliandosi di ogni volontà propria visse sempre e in tutto ubbidiente alla divina volontà ». Ella stessa dichiarò che Dio si era compiaciuto di questa sua ubbidienza: « Ha guardato l'umiltà della sua serva » (Lc 1,48). Questa è l'umiltà propria di una serva: essere sempre pronta a ubbidire. Sant'Agostino dice che la divina Madre con la sua ubbidienza rimediò al danno che aveva fatto Eva con la sua disubbidienza: « Come Eva disubbidendo divenne causa di morte per sé e per tutto il genere umano, così Maria Vergine ubbidendo divenne causa di salvezza per sé e per ...

Le virtù di Maria Santissima: La povertà di Maria

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori Il nostro amorevole Redentore, per insegnarci a disprezzare i beni mondani, volle essere povero su questa terra. Dice san Paolo: « Da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi della sua povertà » (2Cor 8,9). Perciò Gesù esortava chiunque volesse essere suo seguace: « Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che hai e dallo ai poveri... poi vieni e seguimi » (Mt 19,21). La sua discepola più perfetta, Maria, segui mirabilmente il suo esempio. San Pietro Canisio afferma che con l'eredità lasciatale dai suoi genitori la santa Vergine avrebbe potuto vivere agiatamente, ma si accontentò di essere povera conservando per sé un piccola parte dei suoi beni e distribuendo tutto il resto in elemosina al tempio e ai poveri1. Molti sostengono che Maria fece anche voto di povertà. Ella stessa rivelò a santa Brigida: « Fin dal principio feci voto in cuor mio di non possedere nulla in questo mondo »...

Le virtù di Maria Santissima: La castità di Maria

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori Dopo il peccato di Adamo, essendosi i sensi ribellati alla ragione, la virtù della castità è per gli uomini la più difficile da praticare. « Tra tutte le lotte, dice sant'Agostino, le più aspre sono le battaglie della castità; il combattimento è quotidiano e la vittoria è rara ». Sia sempre lodato il Signore che in Maria ci ha dato un grande modello di questa virtù. A ragione, esclama il beato Alberto Magno, Maria è chiamata « Vergine delle vergini perché, per prima, senza il consiglio e l'esempio di nessuno, offrendo la sua verginità a Dio, gli ha dato poi tutte le vergini che l'hanno imitata ». Già Davide aveva predetto: « Le vergini sue compagne sono introdotte... nel palazzo del re » (Sal 44,15-16). Senza consiglio e senza esempio; sì, dice san Bernardo: « O Vergine, chi ti insegnò a piacere a Dio con la verginità e a condurre sulla terra una vita angelica? ». « Cristo, risponde Sofronio, si scelse per madre q...

Le virtù di Maria Santissima: La fede di Maria - La speranza di Maria

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori Dalla fede nasce la speranza. Dio ci illumina con la fede alla conoscenza della sua bontà e delle sue promesse, affinché ci innalziamo con la speranza al desiderio di possederlo. Poiché dunque Maria ebbe la virtù di una fede eminente, ebbe anche la virtù di una speranza eminente, che le faceva dire con Davide: « Il mio bene è stare vicino a Dio, porre nel Signore Dio la mia speranza » (Sal 72,28). Maria fu quella sposa fedele dello Spirito Santo della quale fu detto: « Chi è costei che sale dal deserto, ricolma di delizie, appoggiata al suo diletto? » (Ct 8,5 Volg.). Sale dal deserto, spiega il cardinale Giovanni Algrino, perché fu sempre distaccata dal mondo, da lei considerato un deserto e perciò, non fidando né nelle creature né nei propri meriti, si appoggio interamente sulla grazia divina nella quale soltanto confidava, per avanzare sempre nell'amore del suo Dio. La santa Vergine dimostrò quanto fosse grande la ...

Le virtù di Maria Santissima: La carità di Maria verso il prossimo

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori L'amore verso Dio e verso il prossimo ci è imposto nello stesso precetto: « Noi abbiamo da Dio questo comandamento: chi ama Dio ami anche il proprio fratello » (lGv 4,21). La ragione, scrive san Tommaso, è che chi ama Dio ama tutte le cose amate da Dio. Santa Caterina da Genova diceva un giorno a Dio: « Signore, tu vuoi che io ami il prossimo, ma io non posso amare che te ». Dio le rispose: « Chi ama me, ama tutte le cose amate da me ». Ma poiché non vi è stato né vi sarà chi più di Maria amasse Dio, così non vi è stato né vi sarà chi più di Maria abbia amato il prossimo. « Una lettiga si è fatta il re Salomone... il centro è un ricamo d'amore delle fanciulle di Gerusalemme» (Ct 3,9 Volg.). A proposito di questo passo il padre Cornelio a Lapide dice che questa lettiga fu il seno della beata Vergine in cui il Verbo Incarnato venne ad abitare e riempì la sua santa Madre di un'immensa carità, affinché ella aiu...

Le virtù di Maria Santissima: L'amore di Maria verso Dio

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori Dice sant'Anselmo: « Quanto più un cuore è puro e vuoto di se stesso, tanto più sarà pieno di amore verso Dio ». Maria fu tutta umile e vuota di sé, scrive san Bernardino e perciò fu tutta piena di amore divino, superando l'amore di tutti gli uomini e di tutti gli angeli verso Dio. Con ragione dunque san Francesco di Sales la chiamò la « Regina dell'amore ». Il Signore ha dato all'uomo questo precetto: « Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore » (Mt 22,37). « Questo precetto, dice san Tommaso, sarà adempiuto completamente e perfettamente in cielo. Su questa terra viene adempiuto, ma in maniera imperfetta ». Il beato Alberto Magno afferma che in certo modo sarebbe stato disdicevole a Dio imporre un precetto che non fosse stato perfettamente osservato da nessuno, se non vi fosse stata la sua divina Madre, la quale l'osservò perfettamente. Riccardo di san Vittore conferma questo pensiero dicen...

Le virtù di Maria Santissima: L'umiltà di Maria

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori Sant'Agostino dice che per ottenere con più sicurezza e abbondanza il favore dei santi bisogna imitarli, perché vedendo che noi pratichiamo le virtù da loro esercitate, essi sono più portati a pregare per noi. Maria, la regina dei santi e la nostra prima avvocata, dopo aver sottratto un'anima dagli artigli di Lucifero e averla unita a Dio, vuole che quest'anima cerchi d'imitarla, altrimenti non potrà arricchirla delle sue grazie come vorrebbe, vedendola contraria ai suoi comportamenti. Perciò la Vergine chiama beati quelli che imitano diligentemente la sua vita: « E ora, figli, ascoltatemi! Felici quelli che osservano le mie vie» (Pro 8,32). Chi ama, o è simile o cerca di rendersi simile alla persona amata, secondo il celebre proverbio: « L'amore trova o fa uguali ». Perciò san Girolamo ci esorta dicendo che se noi amiamo Maria, dobbiamo cercare d'imitarla, perché questo è il maggiore omaggio ch...

O dolce Vergine Maria: Quanto è dolce in vita e in morte il nome di Maria

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori Il nome augusto di Maria dato alla divina Madre non fu trovato sulla terra né inventato dalla mente o dalla fantasia degli uomini, come avviene per tutti gli altri nomi, ma scese dal cielo e fu imposto per ordine divino, come attestano san Girolamo, sant'Epifanio, sant'Antonino e altri. « Il nome di Maria, dice Riccardo di san Lorenzo, è stato tratto dal tesoro della Divinità ». « O Maria, tutta la Trinità ti diede tale nome, superiore a ogni nome dopo quello del Figlio tuo » e lo arricchì di tanta maestà e potenza che « al proferirsi del tuo nome volle che tutti prostrati lo venerassero, il cielo, la terra e l'inferno ». Tra gli altri pregi che il Signore ha dato al nome di Maria, vediamo ora quanto lo ha reso dolce ai servi di questa santa Regina, così in vita come in morte. Anzitutto, parlando del tempo della vita, il santo anacoreta Onorio diceva che il nome di Maria è pieno di ogni dolcezza divina. Sant...

O clemente, o pia: Quanto è grande la clemenza e la pietà di Maria

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori Parlando della grande pietà che la Vergine ha verso di noi miserabili, san Bernardo dice che « Maria è la terra promessa, che produce in abbondanza latte e miele ». San Leone dice che le viscere della Vergine sono così ricche di misericordia, che ella merita non solo di essere chiamata misericordiosa, ma la misericordia stessa. San Bonaventura, considerando che Maria è stata fatta Madre di Dio in favore dei miserabili e che a lei è affidato il compito di dispensare la misericordia; considerando inoltre la grande cura che ella si prende di tutti i miseri, che la rende così ricca di pietà, che pare non desideri altro se non dar sollievo ai bisognosi, diceva che quando guardava Maria, gli sembrava di non vedere più la divina giustizia, ma solamente la divina misericordia di cui Maria è rivestita. Così grande insomma è la bontà di Maria che, come dice l'abate Guerrico, le sue viscere amorose non desistono mai dal produrre fr...

E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno: Maria conduce i suoi servi in paradiso

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori Che bel segno di predestinazione hanno i servi di Maria! La santa Chiesa applica alla divina Madre e le fa dire a conforto dei suoi devoti queste parole dell'Ecclesiastico: « Fra tutti cercai riposo e dimorerò nell'eredità del Signore » (Eccli [= Sir] 24,11 Volg.). Il cardinale Ugo di san Caro commenta: « Beato colui nella cui casa la beata Vergine avrà trovato riposo »'. Per l'amore che porta a tutti, Maria cerca di far regnare in tutti la devozione verso di lei. Molti o non la ricevono o non la conservano: beato colui che la riceve e la conserva. « E dimorerò nell'eredità del Signore, vale a dire, aggiunge il dotto Paciuchelli, la devozione verso la Vergine dimora in tutti coloro che sono l'eredità del Signore», cioè che staranno in cielo a lodarlo eternamente. Maria seguita a parlare, facendo sue le parole dell'Ecclesiastico nel testo citato: « Colui che mi ha creato si è riposato nel mio tab...

E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno: Maria soccorre i suoi devoti nel purgatorio

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori Felici sono i devoti di questa Madre così pietosa, poiché non solo sono da lei soccorsi su questa terra, ma anche nel purgatorio sono assistiti e consolati dalla sua protezione. Anzi, dato che le anime del purgatorio sono le più bisognose di sollievo perché sono le più tormentate e non possono aiutarsi da sé, la nostra Madre di misericordia si prodiga per portare soprattutto ad esse il suo soccorso. San Bernardino da Siena dice che in quel carcere di anime spose di Gesù Cristo, Maria ha pieno dominio per dar loro sollievo e per liberarle dalle loro pene. Maria dà sollievo anzitutto alle anime del purgatorio. Applicando a lei le parole dell'Ecclesiastico: « Sui flutti del mare passeggiai » (Eccli [= Sir] 24,8 Volg.), san Bernardino da Siena aggiunge: « Cioè visitando e soccorrendo nelle necessità e nelle pene i miei devoti, perché sono miei figli ». Il santo dice che le pene del purgatorio sono chiamate « flutti » p...

E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno: Maria libera i suoi devoti dall'inferno

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori È impossibile che si danni un devoto di Maria che fedelmente la onora e si raccomanda a lei. A prima vista questa proposizione sembrerà forse a qualcuno troppo azzardata, ma io lo pregherei di non respingerla prima di leggere quello che dirò su questo punto. Quando si afferma che è impossibile che un devoto della Madonna si danni, non si intende parlare di quei devoti che abusano della loro devozione per peccare con minor timore. Perciò ingiustamente alcuni sembrano disapprovare che noi esaltiamo tanto la pietà di Maria verso i peccatori perché dicono che questi ne abusano per peccare ancora di più; tali presuntuosi per la loro temeraria fiducia meritano il castigo, non la misericordia. Si intende invece parlare di quei devoti che, desiderosi di emendarsi, sono fedeli nell'onorare la Madre di Dio e nel raccomandarsi a lei. Questi, dico, è moralmente impossibile che si perdano. Lo ha affermato anche il padre Crasset...

Rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi: Maria è tutt’occhi per compatire e soccorrere le nostre miserie

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori Sant'Epifanio chiama la divina Madre multoculam, la donna dai cento occhi: colei che è tutt'occhi per soccorrere noi miseri su questa terra. Un giorno, esorcizzando un ossesso, l'esorcista domandò al demonio che cosa facesse Maria e il nemico rispose: « Scende e sale ». Ciò significa che la nostra benigna regina non fa altro che scendere sulla terra per portare grazie agli uomini e salire in cielo per ottenere dal Signore l'esaudimento delle nostre suppliche. Con ragione dunque la Vergine era chiamata da sant'Andrea d'Avellino « la faccendiera del Paradiso », continuamente affaccendata in opere di misericordia impetrando grazie a tutti, giusti e peccatori. Dice Davide: « Gli occhi del Signore sui giusti » (Sal 33,16). « Ma gli occhi della Signora, scrive Riccardo di san Lorenzo, sono rivolti sui giusti come sui peccatori », poiché gli occhi di Maria sono occhi di madre e « la madre guarda il suo bambi...

Orsu' dunque, avvocata nostra: Maria è mediatrice di pace tra Dio e i peccatori

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori La grazia di Dio è un tesoro assai grande e desiderabile da ogni anima. Lo Spirito Santo lo chiama un tesoro infinito, poiché per mezzo della grazia divina siamo innalzati all'onore di diventare amici di Dio: « Essa è un tesoro inesauribile per gli uomini; quanti lo acquistano, ottengono l'amicizia con Dio » (Sap 7,14). Perciò Gesù nostro Redentore e Dio non esitò a chiamare suoi amici coloro che sono in stato di grazia: « Voi siete miei amici » (Gv 15,14). Maledetto peccato che scioglie questa bella amicizia. « Le vostre iniquità hanno messo la divisione tra voi e il vostro Dio » (Is 59,2). Rendendo l'anima odiosa a Dio, « sono ugualmente in odio a Dio l'empio e la sua empietà» (Sap 14,9), il peccato da amica la fa diventare nemica del suo Signore. Che deve dunque fare un peccatore che per sua disgrazia è divenuto nemico di Dio? Bisogna che trovi un mediatore che gli ottenga il perdono e gli faccia ricup...

Orsu' dunque, avvocata nostra: Maria è un'avvocata pietosa che non ricusa di difendere le cause dei più miserabili

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori Sono tanti i motivi che abbiamo di amare questa nostra amorevole regina, che se in tutta la terra si lodasse Maria, se in tutte le prediche si parlasse soltanto di Maria, se tutti gli uomini dessero la vita per Maria, sarebbe poca cosa in considerazione degli omaggi e della gratitudine che le dobbiamo per l'amore tenero che ella porta a tutti gli uomini e anche ai più miserabili peccatori che conservano verso di lei qualche sentimento di devozione. Diceva il venerabile Raimondo Giordano, che per umiltà si faceva chiamare l'Idiota: « Maria non sa non amare chi la ama; anzi non disdegna di arrivare a servire quelli che la servono e, se sono peccatori, impiega tutta la sua potente intercessione ad impetrare loro il perdono dal suo Figlio benedetto. E’ tanta la sua bontà e la sua misericordia, che nessuno, per quanto perduto sia, deve temere di gettarsi ai suoi piedi, poiché ella non respinge nessuno che a lei rico...

Orsu' dunque, avvocata nostra: Maria è un'avvocata pietosa che non ricusa di difendere le cause dei più miserabili

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori Sono tanti i motivi che abbiamo di amare questa nostra amorevole regina, che se in tutta la terra si lodasse Maria, se in tutte le prediche si parlasse soltanto di Maria, se tutti gli uomini dessero la vita per Maria, sarebbe poca cosa in considerazione degli omaggi e della gratitudine che le dobbiamo per l'amore tenero che ella porta a tutti gli uomini e anche ai più miserabili peccatori che conservano verso di lei qualche sentimento di devozione. Diceva il venerabile Raimondo Giordano, che per umiltà si faceva chiamare l'Idiota: « Maria non sa non amare chi la ama; anzi non disdegna di arrivare a servire quelli che la servono e, se sono peccatori, impiega tutta la sua potente intercessione ad impetrare loro il perdono dal suo Figlio benedetto. E’ tanta la sua bontà e la sua misericordia, che nessuno, per quanto perduto sia, deve temere di gettarsi ai suoi piedi, poiché ella non respinge nessuno che a lei ricorr...

Orsu' dunque, avvocata nostra: Maria è un’avvocata tanto potente da salvare tutti

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori L'autorità che le madri hanno sui figli è così grande che, anche se questi sono monarchi e hanno dominio assoluto su tutte le persone dei loro regni, mai però le madri possono diventare suddite dei loro figli. E’ vero che Gesù siede ora in cielo alla destra del Padre, anche come uomo, come spiega san Tommaso, in ragione dell'unione ipostatica con la persona del Verbo, e che ha il supremo dominio sopra tutte le creature, compresa Maria; tuttavia sarà sempre vero che un tempo, quando il nostro Redentore visse su questa terra, volle umiliarsi e sottomettersi all'autorità di Maria, come ci attesta san Luca: « Ed era loro sottomesso » (Lc 2,51). Anzi, dice sant'Ambrogio, Gesù Cristo, essendosi degnato di fare di Maria sua madre, come figlio era veramente obbligato ad ubbidirle. Perciò Riccardo di san Lorenzo scrive: « Degli altri santi si dice che essi sono con Dio, ma solo di Maria si può dire che ha avuto ...

A te sospiriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime: Seguito dello stesso argomento

Le Glorie di Maria  San Bernardo dice che come un uomo e una donna hanno cooperato alla nostra rovina, così fu conveniente che un altro uomo e un'altra donna cooperassero alla nostra riparazione: Gesù e Maria sua Madre. Senza dubbio, dice il santo, Gesù Cristo da solo sarebbe stato pienamente sufficiente per redimerci, ma « fu più conveniente che alla nostra redenzione collaborassero l'uno e l'altro sesso, non essendo stato estraneo alla nostra perdizione né l'uno né l'altro ». Perciò il beato Alberto Magno chiama Maria la « cooperatrice della redenzione ». La santa Vergine stessa rivelò a santa Brigida che, come Adamo ed Eva vendettero il mondo per una mela, così ella e il Figlio riscattarono il mondo con un solo cuore. Sant'Anselmo conferma: « Dio ha potuto creare il mondo dal nulla, ma essendosi perduto il mondo per il peccato, Dio non ha voluto ripararlo senza la cooperazione di Maria ». Il padre Suarez spiega che la divina Madre ha cooperato in t...

A te sospiriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime: Della necessità che abbiamo dell'intercessione di Maria per salvarci

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori Che invocare e pregare i santi e particolarmente la loro regina Maria santissima, affinché ci impetrino la grazia divina, sia cosa non solamente lecita, ma utile e santa, è verità di fede già enunciata dai Concili contro gli eretici, i quali la condannano come ingiuria a Gesù Cristo, che è il nostro unico mediatore. Ma se Geremia dopo la sua morte prega per Gerusalemme (2Mac 15,14); se i vegliardi dell'Apocalisse presentano a Dio le preghiere dei santi (Ap 5,8; cfr. 8,3-4); se san Pietro promette ai suoi discepoli di ricordarsi di loro dopo la sua morte (2Pt 1,15); se santo Stefano prega per i suoi persecutori (At 7,59); se san Paolo prega per i suoi compagni (At 27,24; Ef 1,16; Fil 1,4); se insomma i santi possono pregare per noi, perché non possiamo noi implorare i santi affinché intercedano in nostro favore? San Paolo si raccomanda alle preghiere dei suoi discepoli: « Pregate per noi » (1Ts 5,25); san Giacomo esorta: ...

A te ricorriamo, esuli figli di Eva: Quanto è potente Maria nel difendere chi la invoca nelle tentazioni del demonio

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguori Maria non è regina solo del cielo e dei santi, ma anche dell'inferno e dei demoni, per averli valorosamente sconfitti con le sue virtù. Già fin dal principio del mondo Dio predisse al serpente infernale la vittoria e il dominio che la nostra regina avrebbe ottenuto su di lui, quando annunziò che sarebbe venuta al mondo una donna che lo avrebbe sconfitto: « Io porrò inimicizia fra te e la donna... ella ti schiaccerà la testa » (Gn 3,15 Volg.). E chi mai fu questa donna nemica di Satana, se non Maria, che con la sua mirabile umiltà e la sua vita santa lo vinse e abbatté costantemente le sue forze? « In quella donna è stata promessa la madre del Signore Gesù Cristo », attesta san Cipriano. E osserva che Dio non disse « pongo » inimicizia, ma « porrò », « per indicare che questa vincitrice non sarebbe stata Eva, allora vivente », ma un'altra donna della sua discendenza che, dice san Vincenzo Ferreri, doveva procurare...

A te ricorriamo, esuli figli di Eva: Quanto è pronta Maria ad aiutare chi la invoca

Le Glorie di Maria - Sant'Alfonso Maria de Liguor i Poveri noi, che, essendo figli dell'infelice Eva e perciò rei verso Dio della sua stessa colpa e condannati alla stessa pena, andiamo errando in questa valle di lacrime, esuli dalla nostra patria, piangendo afflitti da tanti dolori nel corpo e nello spirito! Ma beato chi in mezzo a queste miserie si volge spesso verso la consolatrice del mondo, rifugio degli infelici, e invoca e prega devotamente la celeste Madre di Dio! « Felice l'uomo che mi ascolta, vegliando alla mia porta ogni giorno » (Pro 8,34). Beato, dice Maria, chi ascolta i miei consigli e resta accanto alle porte della mia misericordia invocando la mia intercessione e il mio soccorso! La santa Chiesa insegna a noi suoi figli con quanta attenzione e fiducia dobbiamo fare continuo ricorso a questa nostra amorevole protettrice ordinando per lei un culto tutto particolare: nel corso dell'anno si celebrino molte feste in suo onore; un giorno del...

Speranza nostra, salve: Maria è la speranza dei peccatori

Dopo aver creato la terra, Dio fece « due luminari grandi: il luminare più grande che presiedesse al giorno e il luminare più piccolo che presiedesse alla notte » (Gn 1,16). « Il sole, dice il cardinale Ugo, fu figura di Gesù Cristo, la cui luce godono i giusti » che vivono nel giorno della grazia divina; « la luna fu figura di Maria, per mezzo della quale sono illuminati i peccatori » che vivono nella notte del peccato. Poiché dunque Maria è questa luna propizia ai poveri peccatori, dice Innocenzo III, se mai uno sciagurato « è caduto nella notte della colpa, guardi la luna, invochi Maria». Poiché egli ha perduto la luce del sole, perdendo la grazia divina, si rivolga alla luna, preghi Maria ed ella gli darà luce per conoscere la miseria del suo stato e forza per uscirne presto. Dice san Metodio che per le preghiere e l'intervento di Maria continuamente si convertono innumerevoli peccatori. Uno dei titoli con cui la santa Chiesa ci fa ricorrere alla divina Madre e che maggior...

Speranza nostra, salve: Maria è la speranza di tutti

Gli eretici moderni non possono sopportare che noi salutiamo e chiamiamo Maria speranza nostra: Spes nostra, salve. Dicono che solo Dio è la nostra speranza e che maledice chi ripone la sua speranza nella creatura: « Maledetto chi confida nell'uomo » (Ger 17,5). Maria, affermano, è una creatura e come potrebbe una creatura essere la nostra speranza? Questo dicono gli eretici, tuttavia la santa Chiesa vuole che ogni giorno tutti gli ecclesiastici e tutti i religiosi proclamino e a nome di tutti i fedeli invochino e chiamino Maria con questo dolce nome di speranza nostra, speranza di tutti: Spes nostra, salve. Ci sono due modi, dice san Tommaso, di porre la propria speranza in una persona, come causa principale o come causa di mezzo. Quelli che sperano qualche grazia dal re, la sperano da lui come sovrano; dal suo ministro o dal favorito la sperano come intercessore. Se la grazia è concessa, viene principalmente dal re, ma per il tramite del suo favorito; perciò chi chiede la ...

Vita, dolcezza: «Dulcedo ». Maria rende dolce la morte ai suoi devoti

«Chi è amico ama sempre e il fratello si sperimenta nelle avversità » (Pro 17,17). I veri amici e i veri parenti non si conoscono nel tempo della prosperità, ma nei giorni di angustie e di miserie. Gli amici secondo il mondo restano fedeli all'amico finché è nella prosperità, ma le disgrazie, e soprattutto la morte, li fanno fuggire. Maria invece non fa così con i suoi devoti. Nelle loro angustie e specialmente in quelle della morte, le maggiori che si possano avere sulla terra, la buona Madre non abbandona i suoi servi fedeli. Come ella è la nostra vita durante il nostro esilio, così è la nostra dolcezza nell'ora estrema, ottenendoci una morte dolce e beata. Sin da quel giorno in cui Maria ebbe la sorte e il dolore di assistere alla morte di suo figlio Gesù, capo dei predestinati, Maria acquistò il privilegio di assistere tutti i predestinati nella loro morte. Perciò la santa Chiesa ci fa implorare il soccorso della beata Vergine particolarmente per quando giungerà la nos...