Passa ai contenuti principali

IL PREZIOSISSIMO SANGUE NELLA CORONAZIONE DI SPINE


Quei perfidi carnefici che straziarono il corpo di Gesù non furono contenti finché non ebbero esaurito tutti i mezzi per rendere il più dolorosa possibile la passione del Signore.

Gesù aveva detto che era re e che era venuto in questo mondo per impiantare il suo regno. "Orrenda bestemmia! - gridarono - Noi non abbiamo altro re che Cesare. Questo falso re va punito come merita".

Intrecciarono perciò una corona di acutissime spine e tra bestemmie e derisioni si avvicinarono a Gesù e a viva forza gliela calarono sul capo premendola con violenza.

Altre ferite, altro dolore, altro Sangue, oltre a quello già versato. Gesù è scosso dalla testa ai piedi per la dolorosa agonia.

Ecco che cosa hanno fruttato al Signore Gesù i nostri pensieri peccaminosi!

Umiliamo la nostra superbia e purifichiamo la nostra mente da qualunque cattivo pensiero.

E sia per noi motivo di gioia se talvolta possiamo partecipare alle sue umiliazioni.

Rinunciamo al mondo. E come Gesù dal mondo fu odiato e deriso, così accettiamo anche noi le contraddizioni, le incomprensioni e il disprezzo che il mondo ci regala.

Fioretto: Ripeti più volte, oggi, questa giaculatoria: "Signore, donami l'umiltà del cuore e la serenità nelle umiliazioni".

ESEMPIO S. Camillo de' Lellis, il grande apostolo degli ammalati, per poter trovare conforto nella sua ultima agonia e affrontare serena­mente il giudizio di Dio, volle avere davanti agli occhi il ricordo della passione di Gesù e dei dolori di Maria. Fece perciò dipingere per tempo un Crocifisso dalle cui piaghe colava abbondante Sangue e ai piedi del quale stava la Vergine Madre che intercedeva a suo vantaggio. In quel quadro volle essere dipinto anche lui, prostrato a terra. Dalla sua bocca ha voluto che uscissero queste parole: "Signore, perdona al tuo servo che hai redento col tuo Preziosissimo Sangue". E fu proprio contem­plando quel Sangue, versato per lui, e fonte di consolante fiducia, che rese l'anima a Dio.

Commenti

Post popolari in questo blog

Il nuovo vescovo D'Ivrea Daniele Salera" tolleranza zero per chi si inginocchia alla comunione"!

Carissimi amici e lettori, che nella Chiesa contino i gesti, si è sempre saputo.  Ma a Ivrea ora contano soprattutto le posizioni. Quelle del corpo. Da qualche settimana, in diverse parrocchie, i fedeli che si inginocchiano per ricevere l’Ostia vengono sistematicamente saltati. Il messaggio è chiaro, il metodo pure: ti inginocchi? Non comunichi. La scena si è già vista più volte: il parroco si avvicina, Ostia in mano, e quando incontra un fedele inginocchiato... tira dritto. Nessuno dice nulla, ma tutti capiscono. Qualcuno si alza all’ultimo secondo per non fare la figura dell’eretico, altri restano lì, come statue di gesso, in ginocchio davanti all’altare e col vuoto tra le mani. Benvenuti nella nuova liturgia in salsa eporediese, dove non si sa bene cosa si prega, ma si sa benissimo come bisogna stare. La direttiva – perché di questo si tratta – non è scritta, non è firmata, non è motivata. Ma c’è. E gira. E viene fatta rispettare alla lettera, come certe leggi non dette dei regi...

LA PREGHIERA CONSEGNATA DALLA MADONNA STESSA (REGINA DEGLI ANGELI) PER INVIARE GLI ANGELI A SCONFIGGERE I DEMONI

Nel 1864, in Francia, la Madonna apparve a un prete e gli insegnò una potente preghiera per combattere e sconfiggere i poteri dell’inferno. Il 13 gennaio 1864, il beato padre Luis-Eduardo Cestac fu improvvisamente colpito da un raggio di luce divina. Vide dei demoni sparsi per tutta la terra, causando un’immensa confusione. Allo stesso tempo, ha avuto una visione della Vergine Maria. La Madonna le ha rivelato che in effetti il ​​potere dei demoni era stato scatenato in tutto il mondo e che più che mai era necessario pregare la Regina degli Angeli e chiederle di inviare le legioni dei santi angeli per combattere e sconfiggere poteri dell’inferno. “Madre mia”, disse il prete, “sei così gentile, perché non mandi questi angeli per te senza che nessuno te lo chieda?” “No”, rispose la Beata Vergine, “la preghiera è una condizione stabilita da Dio stesso per ottenere questa grazia”. “Allora, santissima Madre”, disse il prete, “insegnami come vuoi che ti venga chiesto!” Fu allora che il Beato ...

Non sparate su Leone XIV di Aldo Maria Valli

Leone XIV Carissimi amici e lettori, offriamo alla vostra attenzione questo articolo di Aldo Maria Valli che condividiamo pienamente. Carissimi amici, sappiate che 8 Maggio ero come tanti in piazza San Pietro, in attesa orante e inquieta per questa elezione. Quando Papa Leone XIV e apparso sulla loggia ho avvertito la carezza di Gesù per tutti noi. Il Signore ha ascoltato le nostre preghiere continuiamo a pregare vedrete che la Vergine Maria Madre della Chiesa lo condurrà per mano. Buona lettura e condivisione! A.diJ. di Aldo Maria Valli Cari amici di Duc in altum, nel campo tradizionalista c’è chi già sta facendo le pulci a papa Leone XIV passando al setaccio perfino le virgole e criticandolo per ogni sfumatura che possa anche lontanamente far supporre un segno di continuità con il pontificato bergogliano. Con la solita sincerità, devo dire che non condivido questo atteggiamento. L’esordio di Leone XIV mi è piaciuto. Mi è piaciuto il fatto che si sia presentato con mozzetta rossa ...