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MARIA CORREDENTRICE



Ancora sotto l'emozione d'un pellegrinaggio alla Madonna “sofferente e offerente” di Castelpetroso, ho accettato volentieri l'invito di Padre Alessandro a presentare questa nuova raccolta di studi su Maria Corredentrice. Si tratta di studi che non pretendono di essere l'ultima parola sul tema ma che, in continuità con la tradizione filosofica, teologica e magisteriale della Chiesa, in fedeltà alle nuove istanze del Concilio, dimostrano la solida fondazione del titolo di Corredentrice attribuito alla Madonna; la sua validità terminologica e la sua opportunità.

Non si può negare che esiste adesso nel popolo cattolico un'attesa assai universale perché un gesto ufficiale del Magistero venga a definire il senso autentico del ruolo della Madre di Gesù nella redenzione da Lui compiuta in ubbidienza ai disegni del suo Padre.

Io personalmente ho ricevuto centinaia di lettere da Vescovi favorevoli alla proclamazione del Dogma della Corredenzione. Si tratta di Vescovi non solo vicini al “sensus fidelium” del loro gregge, ma di Vescovi che sono stati anche autorità nel campo teologico, professori nelle Facoltà e nei Seminari.

Essi sono del parere che una definizione darebbe alla devozione mariana l'incoraggiamento necessario per il nostro mondo sempre più bisognoso di affidarsi a Maria, ed anche una chiarezza nella dottrina, nei concetti e nei termini, necessaria per evitare le contraffazioni e le deviazioni.

Ma accanto a chi desidera una prossima dichiarazione dogmatica, si manifestano da certe parti esitazioni ed anche opposizioni. Non deve sorprenderci: è successo alla vigilia di tutte le grandi definizioni. Ed è provvidenziale se dà occasione a studi e dibattiti positivi. È importante di fatto che le definizioni più solenni del Magistero siano precedute da ricerche, elucidazioni e discussioni pluridisciplinari. Ne profitta non solo la purezza della fede ma anche la scienza.

Le riflessioni anteriori alla definizione della Maternità divina di Maria, per esempio, hanno aiutato la stessa metafisica nell'intelligenza dei concetti di persona, sostanza e natura.

Le riflessioni anteriori alla definizione dell'Immacolata Concezione hanno permesso di capire nella sua pienezza il piano salvifico del Padre, l'universalità della salvezza in Cristo, il dinamismo della grazia santificante.

Il dibattito precedente al Dogma dell'Assunzione di Maria in cielo nella sua anima e nel suo corpo ha suscitato interesse nel studiare più a fondo il suo ruolo nell'Incarnazione e nella Redenzione. Ha contribuito molto a determinare come la Tradizione è necessaria per scoprire tutto il contenuto della rivelazione che a partire dalla Scrittura si sviluppa progressivamente nella fede della Chiesa. Il privilegio mariano dell'Assunzione, tale come è stato definito, ci conduce a riconoscere il ruolo che ha avuto tutta la sua persona nell'opera di Cristo.

Così gli studi che si fanno adesso con amore e accuratezza per preparare un'eventuale proclamazione del nuovo Dogma costituiscono un contributo essenziale a ciò che deve essere la conclusione di intensa preghiera da parte di tutta la Chiesa e, da parte del Magistero, il risultato di una matura riflessione sostenuta dallo Spirito Santo.

L'opera che presentiamo possiede in tale linea dei meriti particolari. Risponde agli interrogativi e alle preoccupazioni ancora presenti nelle menti. Contiene elementi che aiuteranno a spiegare il senso esatto dell'eventule nuova proclamazione dogmatica e a trarne frutti per la pastorale.

Con la competenza loro riconosciuta nei rispettivi campi gli autori dei presenti studi non si contentano di rispondere a certi specialisti “in studio”, i quali prendono male il fatto di essere stati preceduti da movimenti popolari nell'iniziativa di suppliche al Papa, e persistono a ignorare le affermazioni recenti del Papa. Mostrano invece che la Corredenzione è la conseguenza logica dell'interpretazione che i Padri della Chiesa ed il Magistero hanno costantemente presentato della rivelazione e l'espressione fedele della fiducia da sempre manifestata verso la Vergine nella Liturgia e nella devozione popolare.

L'ampia bibliografia alla quale fanno referenza dimostra la compiutezza della loro informazione. E la riflessione personale che hanno fatto su quell'immenso materiale ci dice che sono anche dei pastori abituati ad evangelizzare in profondità.

Che la Madonna accolga questo nuovo omaggio alla sua bellezza e ci stimoli pure noi a collaborare alla redenzione del Mondo.

† Edouard Cardinale Gagnon, p.s.s.


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