Passa ai contenuti principali

Appello dei parrocchiani dopo il trasferimento di don Antonio


Dopo don Balbassare Pernice, anche Don Antonio Cozzolino sarà allontanato dalla Parrocchia San Camillo De Lellis, nella zona della Località Bartolomeo Gosio , Grottaferrata,questo può sembrare un fatto di secondaria importanza, attinente solo alla condizione ecclesiastica, in realtà non lo è, perchè per questa parte del nostro territorio sempre più abbandonata a sè stessa la parrocchia rappresenta l'ultimo baluardo di un vivere civile, se non della legalità. La località Bartolomeo Gosio è sempre più ormai infatti una comunità che vive ai margini di Grottaferrata e il cui degrado ha ormai oltrepassato da un pezzo i limiti della sopportabilità di chi vi abita e per l'intera comunità circostante. La mancanza di sicurezza è ormai palpabile. Tutto questo è potuto accadere anche perchè tutte le Amministrazioni comunali che si sono succedute sono sempre state assenti, nessuna ha mai tentato una reale ricucitura con questo tessuto urbano e il centro del paese. In questa già di per sè grave assenza, si inserisce quindi l'azione dell'attuale vescovo di Frascati , Raffaello Martinelli, che nell'arco di poco tempo ha trasferito due parroci attivi e amati da tutti sia cattolici che non cattolici praticanti e non praticanti.quali don Baldassare prima e don Antonio poi, che tanto hanno dato e fatto per questa comunità parrocchiale.In entrambi i casi diversi parrocchiani si sono recati alla curia vescovile di Frascati per dissuadere il vescovo a mutare il suo provvedimento ma senza esito favorevole è stato irremovibile.


Una fedele storica della Parrocchia di San Camillo de Lellis la signora Antonietta,
ci racconta più nel dettaglio questo frangente di vita sociale.


Com'era la situazione della Parrocchia con don Baldassare e poi con Don Antonio?


Don Baldassare, che è stato con noi fino alla fine del 2010, era riuscito ad attivare una grande partecipazione, non solo dei fedeli, ma anche di persone provenienti da fuori lo stesso anche don Antonio. Avevano fatto della parrocchia un punto di aggregazione importante, portando entusiasmo, condivisione e dignità alle persone del luogo e questo grazie al loro impegno con la Caritas. Hanno dato tanto senza chiedere niente. E' arrivato Don Antonio. Anche lui si è fatto carico, anche se in maniera diversa, della nostra difficile situazione, riuscendo comunque a creare un presidio sulla zona facendosi anche aiutare da gruppi di giovani universitari che nella parrocchia erano una grande risorsa aiutavano e sotto la paterna guida del caro don Antonio organizzavano il banco alimentare, sappiamo che il parroco ci ha rimesso anche di tasca sua per pagare le spese della chiesa, e aiutare famiglie poverissime è stato un vero sacerdote che ci veniva a cercare fino a casa quando non ci vedeva in Chiesa i nostri bimbi li istruiva nella dottrina cristiana, e con carità paterna. Non si può pensare di mandare via anche lui in questo modo, anche questa volta senza dire nulla alla gente. Noi fedeli non possiamo subire due così repentini cambiamenti. Il Vescovo dovrebbe ascoltare di più noi fedeli, ed essere più un Pastore che un burocrate, nel nostro infelice quartiere senza la Parrocchia e senza il nostro amato parroco non c'è più nessuno .

Commenti

Post popolari in questo blog

Il nuovo vescovo D'Ivrea Daniele Salera" tolleranza zero per chi si inginocchia alla comunione"!

Carissimi amici e lettori, che nella Chiesa contino i gesti, si è sempre saputo.  Ma a Ivrea ora contano soprattutto le posizioni. Quelle del corpo. Da qualche settimana, in diverse parrocchie, i fedeli che si inginocchiano per ricevere l’Ostia vengono sistematicamente saltati. Il messaggio è chiaro, il metodo pure: ti inginocchi? Non comunichi. La scena si è già vista più volte: il parroco si avvicina, Ostia in mano, e quando incontra un fedele inginocchiato... tira dritto. Nessuno dice nulla, ma tutti capiscono. Qualcuno si alza all’ultimo secondo per non fare la figura dell’eretico, altri restano lì, come statue di gesso, in ginocchio davanti all’altare e col vuoto tra le mani. Benvenuti nella nuova liturgia in salsa eporediese, dove non si sa bene cosa si prega, ma si sa benissimo come bisogna stare. La direttiva – perché di questo si tratta – non è scritta, non è firmata, non è motivata. Ma c’è. E gira. E viene fatta rispettare alla lettera, come certe leggi non dette dei regi...

LA PREGHIERA CONSEGNATA DALLA MADONNA STESSA (REGINA DEGLI ANGELI) PER INVIARE GLI ANGELI A SCONFIGGERE I DEMONI

Nel 1864, in Francia, la Madonna apparve a un prete e gli insegnò una potente preghiera per combattere e sconfiggere i poteri dell’inferno. Il 13 gennaio 1864, il beato padre Luis-Eduardo Cestac fu improvvisamente colpito da un raggio di luce divina. Vide dei demoni sparsi per tutta la terra, causando un’immensa confusione. Allo stesso tempo, ha avuto una visione della Vergine Maria. La Madonna le ha rivelato che in effetti il ​​potere dei demoni era stato scatenato in tutto il mondo e che più che mai era necessario pregare la Regina degli Angeli e chiederle di inviare le legioni dei santi angeli per combattere e sconfiggere poteri dell’inferno. “Madre mia”, disse il prete, “sei così gentile, perché non mandi questi angeli per te senza che nessuno te lo chieda?” “No”, rispose la Beata Vergine, “la preghiera è una condizione stabilita da Dio stesso per ottenere questa grazia”. “Allora, santissima Madre”, disse il prete, “insegnami come vuoi che ti venga chiesto!” Fu allora che il Beato ...

Non sparate su Leone XIV di Aldo Maria Valli

Leone XIV Carissimi amici e lettori, offriamo alla vostra attenzione questo articolo di Aldo Maria Valli che condividiamo pienamente. Carissimi amici, sappiate che 8 Maggio ero come tanti in piazza San Pietro, in attesa orante e inquieta per questa elezione. Quando Papa Leone XIV e apparso sulla loggia ho avvertito la carezza di Gesù per tutti noi. Il Signore ha ascoltato le nostre preghiere continuiamo a pregare vedrete che la Vergine Maria Madre della Chiesa lo condurrà per mano. Buona lettura e condivisione! A.diJ. di Aldo Maria Valli Cari amici di Duc in altum, nel campo tradizionalista c’è chi già sta facendo le pulci a papa Leone XIV passando al setaccio perfino le virgole e criticandolo per ogni sfumatura che possa anche lontanamente far supporre un segno di continuità con il pontificato bergogliano. Con la solita sincerità, devo dire che non condivido questo atteggiamento. L’esordio di Leone XIV mi è piaciuto. Mi è piaciuto il fatto che si sia presentato con mozzetta rossa ...