(fonte Corrispondenza Romana)
La lettera che riproduciamo di seguito costituisce un ultimo durissimo oltraggio all’Ordine di Malta, alla sua costituzione, alla sua storia, alla sua dignità.
Tutti gli studiosi di diritto concordano nell’attribuire all’Ordine di Malta piena indipendenza dalla Santa Sede per quanto riguarda il proprio governo interno. La Santa Sede non può interferire negli affari amministrativi dell’Ordine, ma solo intervenire in ciò che riguarda la vita religiosa dei Cavalieri professi.
Il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, nella lettera rivolta il 25 gennaio ai Membri del Sovrano Consiglio dell’Ordine, che si riuniranno a Roma, nella sede di via Condotti, il 28 gennaio, comunica che Papa Bergoglio:
nominerà un “delegato pontificio”, figura assolutamente irrituale per l’Ordine di Malta;
dà per avvenute le dimissioni del Gran Maestro, che invece non saranno tali finché non saranno ratificate dal Sovrano Consiglio;
si attribuisce il potere di rendere nulli e validi, tutti gli atti del Gran Maestro e del Sovrano Consiglio compiuti dopo il 6 dicembre 2016, reintegrando dunque Albrecht von Boeselager e destituendo il nuovo Gran Cancelliere Fra John Critien.
La posizione che ciascuno dei componenti del Supremo Consiglio assumerà il 28 gennaio è destinata ad essere resa pubblica. Se essi accetteranno senza fiatare il diktat, passeranno alla storia per il loro cedimento; se, con il dovuto rispetto verso il Vicario di Cristo, resisteranno, mostreranno al mondo che lo spirito cattolico e cavalleresco ancora esiste ed è in grado di imporsi all'esercizio ingiusto del potere. (R.d.M.)
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