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Editoriale di don Pierpaolo Maria Petrucci Tradizione Cattolica

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In un importante discorso del 1952 agli Uomini di Azione Cattolica, Pio XII metteva in guardia contro un misterioso nemico della Chiesa che negli ultimi secoli «ha tentato di operare la disgregazione intellettuale, morale, sociale dell’unità nell’organismo misterioso di Cristo». Identificava così un processo rivoluzionario che nel corso della storia sta cercando di distruggere fin dalle fondamenta l’ordine naturale e cristiano. Dall’Umanesimo paganeggiante che «ha voluto la natura senza la grazia», esso ha generato la grande Rivoluzione Protestante che strapperà dalla Chiesa la metà dell’Europa: «Cristo sì, Chiesa no». Relegando la religiosità ad un fatto puramente soggettivo il Protestantesimo conteneva già in germe la successiva Rivoluzione Francese ed il laicismo di Stato preparato dall’Illuminismo: «Dio sì, Cristo no», fino a giungere al grido empio: 

«Dio è morto; anzi: Dio non è mai stato». Così il Papa denunciava «il tentativo di edificare la struttura del mondo sopra fondamenti che Noi non esitiamo ad additare come principali responsabili della minaccia che incombe sulla umanità: un’economia senza Dio, un diritto senza Dio, una politica senza Dio» . Non si tratta nient’altro che del grande progetto massonico di un Nuovo Ordine Mondiale; la Repubblica universale di cui parlava chiaramente, quasi in maniere profetica agli inizi del 1900 Mons. Delassus . Per raggiungere questo scopo occorreva eliminare il più grande ostacolo che era chiaramente identificato nella Chiesa cattolica: da qui il tentativo di far penetrare i princìpi rivoluzionari nel suo interno. Sarà questa l’opera delle logge che fomenteranno il cosiddetto cattolicesimo liberale del XIX secolo, contrastato con forza dai Pontefici ma che giungerà a far trionfare i suoi princìpi nel Concilio Vaticano II . Ma la rivoluzione non può accontentarsi di distruggere le fondamenta cristiane della società. Animata da un odio satanico contro Dio e la sua opera, essa deve attaccarsi allo stesso ordine naturale. Ne consegue il tentativo di distruggere la natura umana, creata all’immagine di Dio: da ciò derivano le nuove teorie del gender secondo le quali chiunque può decidere cosa vuole essere: uomo, donna... La rivoluzione attacca così anche la famiglia, cellula vitale fondamentale ed insostituibile della società, e sta raggiungendo un grosso traguardo tramite la propagazione delle unioni contro natura elevate a rango di matrimonio con diritto di adozione. In questo quadro desolato il dramma più grande è senz’altro l’attacco sferrato al matrimonio cristiano dalle stesse autorità ecclesiastiche. I due Motu proprio di Papa Francesco sulle pratica di annullamento dei matrimoni ed il sinodo sulla famiglia ne rappresentano delle tappe decisive. Più che mai, come raccomandava Papa Leone XIII nella sua enciclica di condanna della Massoneria, occorre smascherare questo piano diabolico e, allo stesso tempo, lottare per la ricostruzione di una società cristiana, fondata sul sacramento del matrimonio, intorno al sacerdozio.
NOTE: 1. Pio XII, discorso Nel Contemplare agli Uomini di Azione Cattolica d’Italia del 12-10- 1952. 2. Mons. Enrico Delassus, Il problema dell’ora presente, Cap. 40 e ss. 3. Mons. Marcel Lefebvre, Lo hanno detronizzato, ed. Amicizia cristiana, cap. XXI. 4. Mitis judex Dominus Jesu, per la Chiesa latina e Mitis et misericors Jesu per le Chiese orientali datati il 15 agosto 2015 e resi noti l’8 settembre scorso. 5. Leone XIII, Humanum genus, 20 aprile 1884: «la prima cosa da farsi si è togliere alla setta Massonica le mentite sembianze, e renderle le sue proprie, ammaestrando con la voce, ed eziandio con Lettere Pastorali, i popoli, quali siano di tali società gli artifizi per blandire ed allettare; quali la perversità delle dottrine e la disonestà delle opere».

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