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Il Papa e i vescovi polacchi.

Marco Tosatti
Il presidente della Conferenza episcopale polacca, l’arcivescovo Stanislaw Gadecki, ha fatto qualche breve dichiarazione sull’incontro a porte chiuse del Pontefice con i vescovi della nazione. 

Non c’era un discorso preparato, e secondo quanto riporta LifeSiteNews il Papa avrebbe parlato soprattutto del problema della comunione ai divorziati risposati. L’episcopato polacco, alla vigilia della visita per la Giornata Mondiale della Gioventù. “Il Santo Padre ha detti che le leggi generali sono molto difficili da applicare in ogni Paese, e così parla di decentralizzazione”, ha rivelato Gadecki. 


Per questo il Pontefice, sempre secondo Gadecki, avrebbe detto che le conferenze episcopali “potrebbero di loro iniziativa non solo interpretare le encicliche papali, ma anche, osservando la loro propria situazione culturale, affrontare in maniera appropriata alcuni temi specifici”. Nell’esortazione apostolica Amoris Laetitia il Pontefice aveva scritto che non tutte le discussioni su temi di dottrina, morale e pastorale hanno bisogno di essere risolti da un intervento del Magistero, ma che ogni Paese o regione possono trovare soluzioni che si adattino meglio alla sua cultura e siano sensibili alle sue tradizioni e ai bisogni locali”. Questo passaggio ha creato perplessità. 

Il cardinale Arinze, già Prefetto della Congregazione per il Culto Divino, ha detto che le Chiese locali non possono insegnare cose diverse da Roma senza mettere a rischio l’unità della Chiesa. “I Dieci comandamenti non soggetti a frontiere nazionali”. Anche diversi canonisti hanno avanzato riserve su questo punto, che potrebbe mettere in pericolo l’uniformità dei sacramenti.
fonte la stampa

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