«Nella tua natura, Deità eterna, cognoscerò la natura mia. [...] Qual è la natura mia? È fuoco».
Queste parole sono tratte da una delle orazioni scritte da Santa Caterina da Siena, vergine Mantellata del Terz'Ordine domenicano, Patrona d'Italia e compatrona d'Europa, Dottore della Chiesa. Qual è questo fuoco di cui parla la nostra Santa? È quello della carità divina, che tanto ardeva nel suo cuore infiammato d'amore per il suo Divin Sposo. Ma Ella non poteva disgiungere da tale profluvio d'amore la Mistica Sposa del Divin Redentore, la Santa Chiesa. Parole infuocate uscivano dalla profondità del cuore di questa Vergine domenicana, parole tuonanti e di riconciliazione verso i principi cristiani e le alte cariche della gerarchia ecclesiastica.
Anche il Pontefice sedente così ricordava, nell'Udienza generale odierna, nei saluti rivolti agli Italiani, questa Santa: «Questa grande figura di donna [Santa Caterina da Siena, n.d.R.] attinse dalla comunione con Gesù il coraggio dell’azione e quella inesauribile speranza che la sostenne nelle ore più difficili, anche quando tutto sembrava perduto, e le permise di influire sugli altri, anche ai più alti livelli civili ed ecclesiastici, con la forza della sua fede. Il suo esempio aiuti ciascuno a saper unire, con coerenza cristiana, un intenso amore alla Chiesa ad una efficace sollecitudine in favore della comunità civile, specialmente in questo tempo di prova. Chiedo a Santa Caterina che protegga l’Italia durante questa pandemia; e che protegga l’Europa, perché è patrona d’Europa, che protegga tutta l’Europa perché rimanga unita».
Santità, dalla fede cattolica apprendiamo che la Volontà di Dio è che tutte le genti riconoscano in Gesù Cristo l'Unico Salvatore, il Messia. La Sacra Scrittura lo afferma chiaramente: «Tutti i popoli che hai creato, verranno e si prostreranno davanti a Te, Signore, per dare gloria al Tuo Nome» (Sal 86:9). E ancora: «Sì, tu solo sei Santo e tutti i popoli verranno e si prostreranno dinanzi a te, perché i tuoi giudizi son divenuti manifesti» (Ap 15:5). E il diffondere della fede nel mondo, senza distinzione alcuna di genti, è affidata da Nostro Signore agli Apostoli, come si legge: «Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato» (Mc 16:15-16). Santità, da ciò è evidente che l'unità dei popoli - nello specifico del Suo discorso odierno, l'unità europea intesa come Stati e popoli europei -, come è possibile averla se da Bruxelles è stato bandito Cristo e nella Comunità europea non vi è traccia alcuna del Divin Redentore? L'Unione europea lavora per instaurare un nuovo umanesimo senza Cristo, una religione senza la Croce, ovvero la religione umanitaria, dove al centro c'è l'uomo e non Cristo, un uomo che si assurge a Dio. Ma solo Cristo è Vero Uomo e Vero Dio, Colui che svela pienamente l'uomo all'uomo, Colui che è il Solo e Unico Redentore. L'Unione europea pretende di realizzare un mondo di pace, di fratellanza e di benessere materiale, di sviluppo integrale dell’uomo: tutto questo, però, senza Gesù Cristo, il Re della pace e il Dio con noi. Inoltre, la stessa Unione europea persegue un regno in terra costruito dalle mani dell’uomo, ciò che il Catechismo definisce uno pseudo messianismo intramondano (Cf. ccc. 675-677). Questo progetto, è destinato a fallire, perché Nostro Signore ci ha detto: «senza di me non potete fare nulla» (Gv 15:59). La stessa Santa Caterina avrebbe aborrito dinanzi a questo nuovo Umanesimo, a fortiori perché la Gerarchia ecclesiastica se ne fa promotrice. Come se ne fa promotrice? Chiudendo i luoghi di culto, e specialmente durante i tempi liturgici della Quaresima e la Pasqua! Oh, abominio! Solo a pensare che san Gregorio Magno durante la peste che imperversava a Roma indisse e presenziò a processioni di rogazione per chiedere l'aiuto a Dio. E questo santo Pontefice ebbe ciò che sperò: gli apparve l'Arcangelo san Michele sulla sommità della Mole Adriana, il quale riponeva la spada nel fodero, simbolo della cessazione del male. Invece, cosa spetta ai poveri fedeli del Terzo Millennio? Un Pontefice, che si barrica nei Suoi domini, fa vedere che sgrida i sacerdoti e si dibatte per poveri disgraziati senza Sacramenti e si da alle telefonate con il "devoto" Premier Conte. Inoltre, un Presidente dell'Episcopato con tutta l'assise episcopale che versano lacrime di coccodrillo ed emettono timidi guaiti. Per tutti i fedeli ciò è sconcertante e penoso! Un consiglio fraterno vogliamo darvi, sperando che ce lo concediate: Fate come san Pietro da Morrone, alias Celestino V!
Vogliamo concludere con due Orazioni:
Tu, o Dio, alla beata Caterina adorna di un raro privilegio di verginità e di pazienza, desti la grazia di riuscire vittoriosa nei combattimenti contro le potenze del male e di rimanere incrollabile nell'amore del tuo Nome: a noi concedi di calpestare sul suo esempio la corruzione del mondo e di superare le insidie di tutti i nemici per giungere con sicurezza alla tua gloria.
Sì, aiutaci, Signore, per intercessione della Santa Patrona d'Italia, a liberarci dei veri nemici della Chiesa, corrotti e corrutori della santa Dottrina e del popolo di Dio!
O Dio, che prediligi e conservi la pace e la carità, da' a tutti i nostri nemici pace e carità vera: concedi loro il disvelamento delle loro iniquità e il perdono di tutti i peccati e con la tua potenza liberaci dalle loro insidie.
Gregorius et Hildegardis
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