Negli ultimi giorni, circola su alcuni blog un allarme infondato riguardo una presunta prossima soppressione del Motu Proprio Summorum Pontificum. Infatti, da nostre indagini sul caso, possiamo dire che vi è solo un semplice questionario, che consta di 9 quesiti, inviato dalla Congregazione per la dottrina della fede a tutte le diocesi del mondo.
Ecco le domande poste:
1. Com’è la situazione nella diocesi sul Messa Antica?
2. Risponde a una necessità o è promosso da un solo prete?
3. Quali sono gli aspetti positivi e quelli negativi?
4. Vengono rispettate le norme della Summorum Pontificum?
5. Il Novus Ordo ha adottato elementi del Rito tradizionale?
6. Lei [il vescovo] usa il Messale del 1962?
7. Vengono celebrati altri sacramenti nel Vecchio Rito?
8. C’è un’influenza sul seminario?
9. Qual è il suo consiglio sulla Messa Antica?
Inviare questionari del genere rientra nella prassi della Santa Sede, che come Madre premurosa si rivolge ai suoi figli (Vescovi e/o laici) per attestare alcune situazioni. Nella fattispecie, Essa si informa sull'andamento e progresso delle celebrazioni Vetus Ordo (Messa e Sacramenti) nelle varie diocesi del mondo. Pertanto, allo stato attuale non è possibile concludere che ci sia un'intenzione prossima di sopprimere il Motu Proprio. Questo troverebbe un indizio anche nei decreti promulgati lo scorso marzo, in cui la stessa Congregazione - seguendo le direttive che già furono di papa Benedetto XVI nella sua lettera ai Vescovi al tempo della promulgazione del Summorum Pontificum per una "riforma della riforma" -, annuncia la promulgazione di 7 nuovi Prefazi facoltativi e l'inserimento di nuovi Santi proclamati dal pontificato di Giovanni XXIII in poi (celebrazione facoltativa) per il Messale del '62. Stando a ciò sarebbe un controsenso sopprimere un Messale, su cui la Congregazione ha lavorato per la sudetta riforma della riforma.
Quindi, al momento bisogna star tranquilli e da buon tomisti essere realisti e non cercare complotti inutili, attualmente infondati.
Gregorius et Hildegardis
P.S.Con il decreto Quo magis, l’ex Sant’Uffizio ha approvato il testo di sette nuovi prefazi eucaristici da usare facoltativamente nella Messa celebrata secondo il Messale Romano del 1962. sette nuovi prefazi
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