ha fatto un gran rumore l'udienza generale sul dramma dei migranti, tenutasi in Vaticano mercoledì scorso.Il gesuita, che risiede in Santa Marta, che si avvalla dell'aiuto della Comunità di Sant’Egidio, favorisce grazie a un giro mostruoso di denaro, l'invasione islamica della nostra nazione, che purtroppo noi italiani, stiamo subendo passivamente. Questo non è altro che una "Islamizzazione forzata", una "sostituzione etnica" senza precedenti.
Questi immigrati di religione islamica, rifiutano a prescindere i nostri usi, le nostre tradizioni,la nostra cultura,pertanto fanno fatica a integrarsi con noi ,ma pretendono di imporre a noi il loro modus vivendi. Tra non molto i musulmani, potrebbero costituire la metà della popolazione italiana e a sua volta imporre a noi le loro "barbare leggi,” come già avviene in altri paesi come in Gran Bretagna, in Francia e in Belgio, ecc...
Negli anni, grazie l'impegno della comunità di Sant'Egidio e a fondi elargiti dai governi di sinistra per l'accoglienza e l'integrazione il numero degli immigrati di religione islamica è cresciuto in Italia e nel mondo vertiginosamente, costoro vogliono che cresca ancora di più. Per bloccare queste traversate bisognerebbe bloccare le donazioni che vengono fatte con il 5x1000 alla Sant'Egidio e 8x1000 alla chiesa cattolica che sono conniventi, invece di aiutare gli italiani e il clero bisognoso, sovvenzionano sbarchi e traversate,con l'avallo benedicente di Bergoglio, ancora una volta ideologicamente schierato. Mentre la Cei a Guida Zuppi promuove l'accoglienza, monsignor Nicolas Djomo (Congo) chiede ai migranti che sognano "impieghi inesistenti in Europa" di non lasciare il continente africano la Chiesa si divide. Chi sponzorizza l'accoglienza dei profughi che lasciano i loro paesi in "fuga da guerre e violenze" e chi invece quell'emigrazione di massa dall'Africa vuole bloccarla.
Il fondatore della comunità di S.Egidio Riccardi con il card. Zuppi fanno pressione su Antonio Tajani segretario di Forza Italia, forza politica di governo affinché venga concesso lo Ius Scholae, questa continua ingerenza e intromissione della Chiesa, suggerita dalla sinistra essa è pilotata dal gran burattinaio solo per mettere a rischio la tenuta del governo a guida Giorgia Meloni.
Riconoscere la cittadinanza italiana ai minori che nascono e crescono nel nostro Paese rappresenterebbe un problema reale in caso che i genitori volessero rientrare nel loro paese di origine.
I minorenni di origine straniera nati in Italia, secondo le norme vigenti, coloro che hanno risieduto legalmente e senza interruzioni nel nostro Paese fino al raggiungimento della maggiore età possono divenire cittadini italiani se lo richiedessero.
Al di là della valutazione spirituale (siamo di fronte ad una vera e propria invasione di musulmani), le operazioni di recupero di migranti irregolari nel Mediterraneo con una nave finanziata dalla Fondazione Migrantes e inaccettabile, la Chiesa sta facendo dell' ideologia sgangherata. Questo continuo accogliere che sembra un mantra da parte dei vescovi e del gesuita vestito di bianco, sta risultando al quanto invadente, se Bergoglio ci tiene così tanto allo Ius Scholae e a dare la cittadinanza agli immigrati lo facesse lui stesso, visto che ne ha tutti i mezzi per farlo in quanto è un monarca assoluto e possiede uno stato con degli edifici vuoti che può tranquillamente utilizzare. La Chiesa possiede molti conventi e grandi seminari non utilizzati,ma non li mette a disposizione per nessuno tanto meno per i migranti. Preferisce trasformarli in hotel di lusso e le chiese in sale congressi visto anche che siamo alla vigilia del Giubileo 2025. L'anatema di Papa Francesco è fuori luogo visto che l'amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (A.P.S.A.) possiede un patrimonio immobiliare da far impallidire chiunque. Carissimo papa Bergoglio l’accoglienza, la generosità è un dovere, ma va trovato un punto d’equilibrio per tutelare anche la popolazione che accoglie e soprattutto va rispettato il diritto dei Paesi a mantenere la propria identità l’accoglienza dei migranti dovrebbe essere limitata ai soli cristiani: Non è discriminazione è il tentativo di far valere il diritto alla propria identità pur ottemperando al dovere dell’accoglienza. Le conferenze episcopali africane invitano i giovani a non abbandonare la propria terra, in un messaggio dicono:
“Non lasciatevi ingannare dall’illusione ,di lasciare i vostri paesi alla ricerca di impieghi inesistenti, in Europa e in America, guardatevi dagli inganni delle nuove forme di distruzione della cultura di vita, dei valori morali e spirituali. Utilizzate i vostri talenti e le altre risorse a vostra disposizione per rinnovare e trasformare il nostro continente e per la promozione di giustizia, pace e riconciliazione durature in Africa”."La Chiesa africana si sente in dovere di smascherare, e il rischio che l’unico risultato concreto a cui si arrivi sia il gettare in pasto intere generazioni alla cultura relativista dell’Occidente, cloaca di immoralità". I prelati del continente Africano, invitano i Governi occidentali L'Europa gli Usa a investire in Africa e a battersi per migliorare le condizioni di vita degli africani nei loro paesi no a incoraggiarli a lasciare il proprio paese per seguire una pura illusione di impieghi questa diventa una scelta puramente egoistica. “L'accogliamoli tutti” semplicisticamente presentata all’opinione pubblica dai mezzi di comunicazione, spesso con la compiacenza di qualche prete “mediatico” che gioca a fare il buon samaritano sulla pelle degli altri.
Nessun commento:
Posta un commento