Blog della Tradizione Cattolica Apostolica Romana

venerdì 15 dicembre 2023

L'umiltà di Bergoglio può essere paragonata “a un elefante in una cristalleria”



Carissimi amici e lettori,
quali sono le prerogative dell'umiltà? Nonostante esistano diversi modi di intendere questo termine nel quotidiano, una persona umile è essenzialmente una persona modesta e priva di superbia, che non si ritiene migliore o più importante degli altri.
In religione , l'umiltà è generalmente considerata un valore positivo,l'umiltà può essere vista come la capacità di riconoscere ed indagare la Verità su di sé. È la virtù che porta alla consapevolezza della propria identità, dei propri limiti e della propria forza, che permette di entrare in una vera relazione con gli altri. I limiti vanno intesi come confini, oltre i quali c'è il prossimo e c'è Dio, mentre la forza va intesa come i diversi doni e carismi attraverso i quali mettersi al servizio del prossimo e del disegno di Dio. Essere umili significa inconsciamente amare il prossimo come esperienza di vita, sentimentale, lavorativa e sociale senza alcuna distinzione o disparità.

«Che cosa ti serve disputare intorno ai profondi misteri della Trinità, se poi ti manca l'umiltà, senza la quale non riesci gradito alla Trinità?»
(L'imitazione di Cristo, I,I)

« Gli umili per eccellenza, sono coloro che, ripongono ogni speranza nel Signore e non in sé stessi, hanno spostato il centro della vita in Dio: non fanno conto sulle proprie forze, ma su di lui, che si prende cura di loro». E Dio «cerca persone umili, che sperano in lui, non in sé stesse e nei propri piani».«L’umiltà cristiana e la caratteristica principale di Gesù.Ogni cristiano,per seguire le sue orme deve tendere a questa grande virtù», vale a dire il «credersi bisognosi di Dio e fargli spazio, riponendo ogni fiducia in lui. Dio ama l’umiltà perché gli permette di interagire con noi. Di più, Dio ama l’umiltà perché è lui stesso umile. Scende verso di noi, si abbassa; non s’impone, lascia spazio. Dio non solo è umile, ma è perfetta umiltà»,non a caso volle nascere tra gli ultimi. 
(i pastori In Bethlehem ).
Sono più di dieci anni che Jorge Mario Bergoglio," Franciscus " ci ammorba con interminabili allocuzioni ripetitive i poveri,gli ultimi, gli emarginati, le periferie esistenziali, il clima è  un disco rotto ripete sempre le stesse cose.
Carissimo don Bergoglio a furia di ripetere questi mantra dovresti averli già imparato a memoria, che l'umile è gradito al Signore, Egli guarda l'umiltà vera dei suoi servi,tu con il tuo fidatissimo Tucho apprendi l'arte di come rovesciare e sfrattare cardinali e vescovi dalle loro sedi,per rimpiazzarli con i tuoi tirapiedi.
Il nome di Strickland si aggiunge alla lista di quei prelati non in sintonia con il tuo modo di guidare la chiesa di Cristo e tu da padre caritatevole che sei non usi più nemmeno il dialogo fraterno li cacci via,ti ricordi che nel 2014 toccò a monsignor Rogelio Ricardo Livieres Plano che a 68 anni si vide prima commissariato e poi sollevato dalla guida della diocesi di Ciudad del Este per quelle che furono definite dalla Santa Sede "serie ragioni pastorali".E il vescovo paraguaiano che accettò la decisione con amarezza, lamentandosi per l'assenza di un confronto con Bergoglio e giudicandola "infondata e arbitraria e della quale il Bergoglio dovrà render conto a Dio più che a me". Morì un anno dopo. Nel 2022, a soli 57 anni, Francesco ha rimosso monsignor Daniel Fernández Torres, sollevandolo dalla guida della diocesi di Arecibo.

Tra le cause circolate per questa rimozione è stata tirata in ballo anche la difesa che il vescovo portoricano fece dell’obiezione di coscienza all'obbligatorietà dei vaccini anti Covid-19. Più noto è il caso di monsignor Georg Gänswein che due mesi dopo la morte di Benedetto XVI è stato congedato dal ruolo - ormai solo formale - di prefetto della Casa Pontificia ed è stato invitato a tornare nella sua diocesi di origine a Friburgo senza alcun incarico.
In questi giorni la misericordia di Bergoglio oltre a sfrattare il cardinale Burke ,si estende anche su monsignor José Luis Azcona Hermoso "lo sguardo del Santo Padre se posato su di te"e questo e buono non saprei! Non saprei dice,infatti la nunziatura apostolica in Brasile ha chiesto per conto di Bergoglio all'anziano prelato mons. José Luis Azcona Hermoso di lasciare la terra dove vive da 36 anni,la motivazione: nel 2019 aveva osato criticato il Sinodo sull'Amazzonia e la intronizzazzione della Pachamama nella Basilica Vaticana. Bergoglio è talmente umile che in un’intervista all’emittente tv messicana, a detto che ha incontrato il suo cerimoniere per semplificare i suoi funerali "vorremmo sapere quando"? e che deve essere sepolto in Santa Maria Maggiore nella cappella Paolina,dove viene venerata la Salus populi romani . "alla faccia dell'umità" Caro don Bergoglio ti do un consiglio visto che sei tanto umile e ami tanto i poveri come dici, io ti propongo di lasciare i soldi che verrebbero spesi per i tuoi funerali ai poveri, che ami così tanto e di farti rimpatriare a Buenos Aires,  certamente gli argentini che ti amano così tanto troveranno una chiesetta per  seppellirti,  in una delle tante favelas argentine cosi potrai finalmente puzzare di vera umiltà, visto che l'odore delle pecore su di te non si e mai attaccato.

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