Passa ai contenuti principali

“Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!” (1Gv 3,1)

Immagine correlata

«In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante.
Nella gloriosa Resurrezione del Signore Gesù, che è l’evento più importante della storia della salvezza del genere umano, è contenuto il senso stesso e l’essenza profonda della nostra fede, cuore e forza del messaggio cristiano al mondo.
La storia dell’umanità dopo la caduta di Adamo è la storia della continua lotta del bene col male. Avendo disobbedito al Creatore, la prima coppia umana fece entrare nella propria vita e nel mondo il peccato e, con esso, la sofferenza e la malattia, la corruzione e la morte. Il peccato ha separato gli uomini da Dio, che non ha creato il male e non conosce menzogna. Nessun giusto ha saputo superare questa tragica divisione, colmare questo abisso spirituale, poiché le sole forze umane non bastano per questo.In altre parole, la Resurrezione di Cristo ha costituito un passo fondamentale verso l’eternità, grazie al quale è stata superata la limitatezza umana e soddisfatta la sete umana di unione con Dio. La Pasqua segna il trionfo dell’amore illimitato del Creatore per gli uomini, poiché “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna” (Gv 3, 16). Cristo nostra Pasqua in un mondo oppresso dal dolore e dalla sofferenza, soffocato dalle guerre e dai conflitti, pieno di odio e risentimento? Come cantare “con la Sua morte ha calpestato la morte e a quanti giacevano nei sepolcri ha donato la vita”, quando la morte continua a essere la più evidente fine della vita terrena di ognuno di noi? La Pasqua non abolisce la reale presenza della morte nel mondo, ma il dolore umano e la tragedia della vita terrena sono stati vinti dal Signore Gesù Risorto che ha donato a noi, Suoi discepoli e seguaci, la speranza invincibile di raggiungere la vita eterna. La morte per noi cristiani non significa più una separazione definitiva, ma un incontro gioioso, l’atteso incontro con Dio.Cristo, “primizia di coloro che sono morti” (1Cor 15, 20), ci ha mostrato l’unica via possibile per il superamento del peccato e della morte: è la via dell’amore. E questo amore siamo chiamati a testimoniare al mondo, prima di tutto con l’esempio della nostra vita, poiché da questo tutti sapranno che siamo discepoli del Signore, se avremo amore gli uni per gli altri (cf. Gv 13, 35).

L’amore, che secondo le parole di s. Paolo è il vincolo di perfezione (Col 3, 14), è la più alta e più grande virtù cristiana. Quando raggiungeremo l’eternità e potremo vedere lo stesso Signore, la nostra fede diventerà conoscenza e la speranza nella salvezza, per la misericordia di Dio, giungerà al compimento. Tuttavia l’amore “non avrà mai fine” (1Cor 13, 8) e non cambierà. Tanti Santi Dottori della Chiesa hanno scritto in merito che “la perfezione nel cristianesimo consiste nell’amore perfetto per il prossimo” (Esperienze ascetiche, Sull’amore al prossimo). Ma cos’è l’amore perfetto? E’ un amore che arriva a essere amore per gli sconosciuti, per chi non ci vuole bene, perfino per i nemici. E’ un amore di sacrificio, che oltrepassa la comprensione umana perché non rientra nel quadro della logica abituale della nostra vita. Tale amore si può raggiungere con lo sforzo ascetico che ci ottiene la Grazia di Dio, la quale ci rende capaci di rispondere all’odio con l’amore, al male col bene.E’ questo l’amore che Cristo ci ha manifestato, sopportando per la nostra salvezza terribili umiliazioni, la passione della croce e una morte tremenda. E’ da questo suo amore, che tutto vince e a tutto dà compimento, che gli inferi sono stati definitivamente sconfitti e le porte del cielo si sono spalancate per tutta l’umanità. In ogni contesto di vita siamo chiamati a ricordare che le forze del male, in realtà, sono illusorie e non così potenti, perché non possono competere con le forze dell’amore e del bene, la cui unica fonte è in Dio. Sforziamoci di ricordare che la miglior risposta e il miglior antidoto al peccato e alla menzogna è la nostra preghiera sincera che sgorga dalle profondità del cuore, innanzitutto la preghiera comunitaria, che eleviamo in chiesa durante le celebrazioni e in particolar modo la comunione col Corpo e il Sangue del Salvatore nel sacramento dell’eucarestia.Provando oggi la grande gioia della Pasqua e contemplando con devozione e trepidazione Cristo Datore della vita, che si è rialzato dal sepolcro, condividiamo questo annuncio salvifico con vicini e lontani, affinché anch’essi possano vedere lo splendore ineffabile dell’amore di Dio e insieme con noi benedicano e glorifichino l’onorabilissimo e magnifico nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo.

La luce salvifica della Resurrezione di Cristo, che oltrepassa ogni intelligenza, rischiari sempre il cammino della nostra vita, illuminandoci e consolandoci, e ci renda partecipi e eredi del Regno dei cieli.

Commenti

Post popolari in questo blog

Fiducia Supplicans: Colpo di Mano di una Setta di Eretici Corrotti.Mons. Carlo Maria Viganò.

Mons. Carlo Maria Viganò Sul Comunicato stampa circa la ricezione di Fiducia Supplicans https://www.lifesitenews.com/news/archbishop-vigano-cdl-fernandezs-defense-of-fiducia-supplicans-shows-his-manifest-heresy/ Il Cardinal Fernández scrive che “non c’è spazio per prendere le distanze dottrinali da questa Dichiarazione o per considerarla eretica, contraria alla Tradizione della Chiesa o blasfema”. Come risponderebbe a una simile osservazione? Non stupisce che l’autore di un documento in sé eretico cerchi di difenderlo contro ogni evidenza. Stupisce invece l’impudenza nel contraddire quella sinodalità che, a sentir loro, dovrebbe lasciare autonomia alle “chiese particolari”. Ma questo è ciò che avviene quando una lobby che pretende di avere una legittimazione “democratica” scopre che il popolo – sovrano solo a parole – non asseconda i suoi piani eversivi. Il consenso popolare diventa allora “deriva populista” (come quando non sono i Democratici a vincere onestamente un’elezione) e la st...

LA PREGHIERA CONSEGNATA DALLA MADONNA STESSA (REGINA DEGLI ANGELI) PER INVIARE GLI ANGELI A SCONFIGGERE I DEMONI

Nel 1864, in Francia, la Madonna apparve a un prete e gli insegnò una potente preghiera per combattere e sconfiggere i poteri dell’inferno. Il 13 gennaio 1864, il beato padre Luis-Eduardo Cestac fu improvvisamente colpito da un raggio di luce divina. Vide dei demoni sparsi per tutta la terra, causando un’immensa confusione. Allo stesso tempo, ha avuto una visione della Vergine Maria. La Madonna le ha rivelato che in effetti il ​​potere dei demoni era stato scatenato in tutto il mondo e che più che mai era necessario pregare la Regina degli Angeli e chiederle di inviare le legioni dei santi angeli per combattere e sconfiggere poteri dell’inferno. “Madre mia”, disse il prete, “sei così gentile, perché non mandi questi angeli per te senza che nessuno te lo chieda?” “No”, rispose la Beata Vergine, “la preghiera è una condizione stabilita da Dio stesso per ottenere questa grazia”. “Allora, santissima Madre”, disse il prete, “insegnami come vuoi che ti venga chiesto!” Fu allora che il Beato ...

Francesco decapita la diocesi di Roma, promuovendo per rimuovere. Via il suo vicario De Donatis e il suo “nemico”, l’ausilario Libanori

I due vescovi litigarono sul destino del gesuita Rupnik, accusato di violenza sessuale da 5 suore Papa Francesco ha deciso a modo suo di risolvere la lunga disputa fra il suo vicario a Roma, cardinale Angelo De Donatis e il gesuita Daniele Libanori, vescovo ausiliare della capitale: li ha sollevati entrambi dall’incarico ricoperto promuovendoli ad altro incarico. Come spiegato dal bollettino della sala stampa vaticana di sabato 6 aprile, il cardinale De Donatis è stato nominato nuovo penitenziere maggiore del Vaticano in sostituzione del cardinale Mauro Piacenza dimissionato qualche mese in anticipo (compirà 80 anni a fine estate). Libanori è stato invece nominato assessore personale del Papa per la vita consacrata, incarico creato ad hoc perché non è mai esistito: dovrà occuparsi di tutti gli istituti di vita consacrata. Con il suo vicario le incomprensioni iniziarono con la pandemia Era da tempo che il Papa aveva fatto trapelare l’intenzione di sostituire De Donatis, che lui stesso a...