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Le persecuzioni del Vaticano contro la messa tridentina sono riprese




Carissimi amici e lettori,

Ancora una volta, la Messa tridentina è sotto attacco,dalla stessa gerarchia ecclesiastica, esattamente provenienti dagli ambienti vicini al cardinale Roche e dai guerrieri liturgici vicini a Casa Santa Marta in Vaticano dove sorge la lussuosa residenza di Jorge Mario Bergoglio. Già due volte in passato (prima della repressione contro i francescani dell'Immacolata, e Traditionis Custodes ), Rorate Caeli ci metteva in guardia e con dolore debbo dire che la previsione era esatta.“Si sta cercando di realizzare al più presto un documento vaticano con una soluzione severa, radicale e definitiva che bandisca la Messa tradizionale in latino”.
La notizia si legge nel sito rorate-caeli.blogspot.com che se ne occupa in un articolo carico di preoccupazione.Cattolici vigilate state in guardia non arretrate,poiché l'eresia, le persecuzioni, partono dalla stessa direzione Casa Santa Marta.

Spiega l’articolo: “Gli stessi ideologi che hanno imposto la Traditionis custodes e la sua attuazione, e che sono ancora frustrati per i suoi risultati apparentemente lenti, soprattutto negli Stati Uniti e in Francia, vogliono vietare la Messa tradizionale e chiuderla ovunque e immediatamente. Vogliono farlo mentre Francesco è ancora al potere. E vogliono che il provvedimento sia il più ampio, definitivo e irreversibile possibile”.

Precisato che queste voci provengono da fonti credibili, il sito aggiunge: “Vi esortiamo a prenderle il più seriamente possibile, e a fare ciò che potete nella vostra posizione, come laici, sacerdoti, vescovi, cardinali, religiosi e religiose, per evitare che il divieto diventi una misura concreta”.

“Possiamo impedire che ciò avvenga? Sì, possiamo: con la preghiera, il sacrificio, la penitenza, l’influenza e la pressione, di qualsiasi tipo, che possiamo esercitare. Il nemico è forte, ma il Signore e la Madonna sono più forti. Quando avremo ulteriori informazioni da rendere pubbliche, ve le comunicheremo”.

Circa le fonti menzionate, il sito precisa: “Quello che possiamo dire è che queste voci provengono dalle stesse fonti che hanno rivelato a Rorate che il Vaticano aveva inviato un sondaggio ai vescovi sul Summorum Pontificum (in preparazione di quella che sarebbe diventata la Traditionis custodes), e Rorate è stato il primo a pubblicarlo. Sono le stesse che per prime hanno rivelato che era in arrivo un documento come Traditionis custodes”. A queste si sono aggiunte altre fonti che all’epoca di Traditiones custodes il sito Rorate-caeli ancora non conosceva ma ora confermano l’arrivo del nuovo provvedimento.

Fonti:
rorate-caeli.blogspot.com
Aldo Maria Valli
blog.messainlatino.it


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