Alla fine di quest’anno, prima di consegnarne i giorni e le ore a Dio e al suo giudizio giusto e misericordioso, sentiamo più vivo nel cuore il bisogno di elevare il nostro “grazie” a Lui e al suo amore per noi. A Betlemme gli Angeli annunziano due cose: gloria a Dio e pace in terra agli uomini di buona volontà; nessuno da gloria a Dio quanto quel piccolo Bambino che giace sul fieno in una mangiatoia, essendo Egli il Verbo eterno e nessuno più di Gesù Salvatore porta agli uomini la pace; risarcendo l'offesa del peccato. Alla pace degli uomini corrisponde perfettamente la gloria di Dio. Si tratta però di quella pace che viene solo da Gesù Cristo dalla sua grazia e che invano cercheremmo altrove, ed anzi sarebbe blasfemo pensarla provenire dal rispetto delle false credenze religiose dei popoli avvolti nelle tenebre dell'idolatria. La pace massonica che propugna l'indifferentismo religioso, così come la laicità dello stato in cui l' errore gode delle stesse tutele de...
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