Passa ai contenuti principali

Il “caso Don Minutella”. Signor Vescovo, se ha parlato male, ci mostri dov’è il male, altrimenti perché cacciarlo?

Don Alessandro Maria Minutella omelia 31 Marzo 2017

«Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?» (Gv.18,19-23)

Allora il sommo sacerdote interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e alla sua dottrina. Gesù gli rispose: «Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto. Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto». Aveva appena detto questo, che una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: «Così rispondi al sommo sacerdote?». Gli rispose Gesù: «Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?» (Gv.18,19-23)
Don Alessandro Maria Minutella è innanzi tutto un Sacerdote, l’Alter Christus e come tale deve essere valutato il caso che andiamo ad approfondire. Così come anche il suo Vescovo che lo ha sospeso dal servizio parrocchiale è un Alter Christus, tuttavia non tutti e due possono avere ragione dei fatti, ed uno dei due è incorso nell’errore.

Il fatto del Vangelo sopra riportato, ben si addice e ben si associa al caso di Don Minutella perché, ci viene da pensare, come mai nessun fedele laico, coinvolto nelle catechesi di Don Minutella, sia stato chiamato dal Vescovo per capire la situazione, e neppure il Sacerdote in questione è stato mai chiamato, convocato per esprimere ragioni alle accuse (quali?) rivoltegli. Il suo vescovo non ha mai accolto i fedeli di questi Parrocchia, non li ha mai ascoltati, interpellati, non è andato neppure a fare le Cresime… però parla di “fedeli scandalizzati” dalle prediche di Don Minutella, e chi sarebbero mai questi fedeli scandalizzati? Non si dice.

Che cosa è accaduto? Questo Sacerdote ha sempre predicato, catechizzato in ampi spazi, dalla sua parrocchia ed anche fuori, senza alcun problema, ma soltanto da un paio di anni ha deciso di non tacere più sulla grande confusione dottrinale, etica e morale che regna nella Chiesa e, soprattutto, ha deciso di rendere chiarezza sulla vera sintesi dottrinale del Concilio Vaticano II cercando di smascherare e denunciare quello “spirito” del concilio che ha perverso le intenzioni dei Padri, modificandone alla fine i contenuti. Don Minutella può tranquillamente dire: «Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato …. dove tutti… si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto. Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto».

Il punto è che il suo Vescovo non ha mai interrogato né il Sacerdote e neppure coloro che lo hanno udito predicare… ed è davvero singolare (forse diabolico?) che il Vescovo di Palermo, Lorefice, che si è affrettato a mettere il silenziatore a Don Minutella con una accusa davvero assurda che andremo ora a vedere, nulla ha fatto contro Don Cosimo Scordato, della medesima diocesi, il quale aveva di recente e beatamente invitato una coppia omosessuale di donne all’altare, con tanto di vanto gaio e di bestemmia, oltre alla blasfemia.

Allora vediamo il Comunicato ufficiale pubblicato da Don Minutella dalla pagina di FB Radio Domina Nostra del 30 marzo 2017:

Comunicato di don Minutella.

Il vescovo di Palermo mi ha consegnato un Decreto dove mi ingiunge di lasciare la Parrocchia entro 15 giorni. E di non parlare più da nessuna parte. Di prendermi un tempo di riposo.

La colpa è che sono contro la comunione ecclesiale.

Domani alle 17.30 comunicherò in Parrocchia la decisione del mio vescovo e le conseguenze.

Avanti con Maria. Vorrei che sentiste la pace e la gioia che ho nel cuore. Dio ama chi si espone per amore della Santa verità cattolica…

***

“La colpa è che sono contro la comunione ecclesiale…”

Chi ha avuto modo di seguire le catechesi di Don Minutella, specialmente quelle sul Concilio, si trovano su youtube Radio Domina, non può che rimanere allibito davanti ad una motivazione così perversa dal momento che, proprio la chiarezza sulla comprensione dell’applicazione del Concilio, ci giochiamo la vera comunione ecclesiale. E questo a dirlo fu niente meno che Benedetto XVI con il suo discorso sulla “ermeneutica della continuità”, quando denunciava contemporaneamente quel falso “spirito del concilio” adoperato dai progressisti e modernisti i quali, giunti oggi ai massimi vertici del governo della Chiesa, non stanno facendo altro che protestantizzare la Chiesa.

Ah! Ecco: LA FALSA CHIESA… è questo termine che il Vescovo Lorefice, probabilmente, non digerisce. Certo, noi qui lo supponiamo perché non c’è altro comunicato, ma lo capirebbe fin anche un bambino. Ma sapete quale è l’aspetto più ironico (per non dire laconico), buffonesco, paradossale della vicenda? E’ che il Vescovo Lorefice sanziona un Sacerdote con l’accusa di rompere con la comunione ecclesiale, e sempre lo stesso sacerdote viene accusato dagli oltranzisti tradizionalisti di essere un “difensore del concilio” e niente meno che difensore del magistero di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI. Qui ci starebbe bene un applauso o le risate registrate durante gli show comici alla Mr. Bean.

Eppure è così! E’ accaduto questo. Sta accadendo che un Sacerdote che difende il Concilio, il magistero di ben due Pontificati recenti, viene sanzionato con l’accusa di dividere la comunione ecclesiale, mentre un sacerdote che invita sull’altare lesbiche e ne canta i salmi gay, viene lasciato dove sta, senza alcuna correzione. Forse possiamo discutere quanto i toni di Don Minutella siano stati appropriati o meno, ma questo è un fattore soggettivo che si poteva risolvere chiamando il Sacerdote in privato, parlandone insieme con lui per scegliere, magari insieme, una strategia comune di predicazione, a questo servono i Vescovi!

Invece no! Mons. Lorefice ha agito abusando del suo potere poiché le Norme Canoniche prevedono che l’intervento di un Vescovo deve fondarsi su problemi legati all’adesione della Fede, della Dottrina e della MORALE, fattori oggettivi che danno al Vescovo il suo legittimo potere, esercizio ad intervenire per difendere il gregge dai lupi! La domanda dunque è lecita: sanzionando Don Minutella, da quale lupo vuole proteggere il gregge, mons. Lorefice, mentre lascia libero di profanazione Don Cosimo Scordato, vero lupo in mezzo al gregge?

San Giovanni Paolo II nel 2004 beatificò Suor Caterina Emmerik la quale descrive minuziosamente nelle sue Visioni l’aberrazione di una “FALSA CHIESA” e la presenza di pochissimi sacerdoti, ne conta un centinaio in tutta Italia, che sarebbero rimasti fedeli alla Liturgia, alla Dottrina, al Cristo, alla Chiesa “vera” (così la chiama la Emmerik). Già nel 2010 l’arcivescovo di Trieste mons. Crepaldi denunciava la presenza di “un magistero PARALLELO non cattolico” che si stava imponendo alla pastorale della Chiesa, ma non fu il solo, lo stesso Benedetto XVI lo denunciava, parlando di “paseudopastorali” (che detto da un Pontefice è gravissimo) al Discorso alla Sacra Rota: “Occorre rifuggire da richiami pseudopastorali che situano le questioni su un piano meramente orizzontale, in cui ciò che conta è soddisfare le richieste soggettive…” (29.1.2010)

E’ davvero curioso, paradossale, questo fatto! Mons. Lorefice sanziona e punisce Don Minutella perché fedele al Concilio – quello vero – e al magistero ecclesiale, denuncia la presenza di una falsa chiesa che sta agendo, imponendo l’eresia e l’apostasia (denuncia per altro fatta da ben tre Papi: Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI), mentre lascia libero nella propria eresia un ‘altro sacerdote sopra citato, e qui troviamo Giovanni Paolo II che beatifica una Suora che denunciava già nel 1820 che la Chiesa vera sarebbe stata “soffocata, coperta” dalla “FALSA CHIESA”.

Non viene il sospetto che forse Don Minutella, magari ammettendo anche i toni eccessivi – ma non lo crediamo: o le cose si dicono o non si dicono (cfr. Mt 5,21-37) – stia dicendo qualcosa di oggettivamente e drammaticamente vero e reale? A quale Chiesa appartiene mons. Lorefice che non punisce un sacerdote che fa propaganda omosessualista dall’altare? Non vi basta? Stiamo esagerando noi? Portate le prove, argomentate con oggettività!

Padre Scordato, sopra riportato, ha raccontato la sua vicenda così: «Qualche giorno fa sono venute da me per chiedermi di benedire gli anelli. La Chiesa non ammette questo sacramento per le coppie omosessuali ma le ho invitate comunque a venire a Messa per presentarle alla Comunità, perché la Chiesa deve accogliere tutti. Il mio auspicio è che un giorno la Chiesa accetti di benedire anche queste relazioni omosessuali. Le cose si cambiano poco a poco, un passo per volta».

Che dire? Beh, è chiaro piuttosto che questo padre Cosimo sarà anche docente della Facoltà di Teologia di Palermo, ma fa una bella confusione fra benedire le persone e benedire due anelli, che sono due cose diverse. Ma è davvero emblematico che mons. Lorefice toglie la Parrocchia a un Don Minutella che insegna il vero Concilio Vaticano II, e tace completamente su quest’altro sacerdote consapevolmente REO DELLA LEGGE DI DIO e che pretende di modificare la dottrina di Cristo sul Matrimonio.

Come è nostro dovere, non vogliamo trarre mai delle conclusioni per lasciare ognuno di voi libero di ragionare e di riflettere. Solo vi chiediamo onestà intellettuale e dottrinale. Ricordiamo che Don Minutella ha espressamente chiesto di NON dare origine ad alcun gruppetto “MINUTELLIANO”, perché, giustamente, lui non è a capo di nessuna chiesa particolare, non esistono i “minutelliani”, egli è Prete, Presbitero, della Santa Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana e obbediente al Pontefice. Ma non obbedienza ad uno solo, un solo Papa, ma AL PAPATO, al Successore di Pietro, e questo aspetto è fondamentale per evitare di essere responsabili di uno scisma che di fatto già è presente nella Chiesa, ma che ognuno di noi deve ben guardarsi di non esserne l’artefice. Vi chiediamo valutazioni oggettive e non sentimentali o soggettive.

ATTENZIONE: segnaliamo che mentre ci si sta organizzando per l’incontro del 22 aprile a Verona, con Don Minutella per un incontro DI PREGHIERA, a Roma, il 22 aprile Il Timone e la Nuova Bussola Quotidiana, con un comunicato ufficiale di Riccardo Cascioli, ci sarà un Convegno internazionale per fare chiarezza sulla questione dei Dubia sollevati dall’Amoris Laetitia, l’ennesima coincidenza? Sono scismatici anche loro? e’ evidente che, in questa chiesa di oggi, qualcosa proprio non va!

AVANTI CON MARIA! è il motto di Don Minutella che facciamo anche nostro, sollevando al cielo Corone del Rosario recitato ogni giorno per supplicare da Maria la conversione del Clero, dei Vescovi, della Santa Chiesa in balia di questa “pseudopastorale” non cattolica, per chiedere a Maria il perdono e la vera Pace, per affidare a Maria il perdono che dobbiamo elargire ai nostri nemici!

Qui a seguire il video dell’Omelia di Don Minutella che spiega la sua situazione e cosa è accaduto. Ave Maria.

Commenti

Post popolari in questo blog

Fiducia Supplicans: Colpo di Mano di una Setta di Eretici Corrotti.Mons. Carlo Maria Viganò.

Mons. Carlo Maria Viganò Sul Comunicato stampa circa la ricezione di Fiducia Supplicans https://www.lifesitenews.com/news/archbishop-vigano-cdl-fernandezs-defense-of-fiducia-supplicans-shows-his-manifest-heresy/ Il Cardinal Fernández scrive che “non c’è spazio per prendere le distanze dottrinali da questa Dichiarazione o per considerarla eretica, contraria alla Tradizione della Chiesa o blasfema”. Come risponderebbe a una simile osservazione? Non stupisce che l’autore di un documento in sé eretico cerchi di difenderlo contro ogni evidenza. Stupisce invece l’impudenza nel contraddire quella sinodalità che, a sentir loro, dovrebbe lasciare autonomia alle “chiese particolari”. Ma questo è ciò che avviene quando una lobby che pretende di avere una legittimazione “democratica” scopre che il popolo – sovrano solo a parole – non asseconda i suoi piani eversivi. Il consenso popolare diventa allora “deriva populista” (come quando non sono i Democratici a vincere onestamente un’elezione) e la st...

LA PREGHIERA CONSEGNATA DALLA MADONNA STESSA (REGINA DEGLI ANGELI) PER INVIARE GLI ANGELI A SCONFIGGERE I DEMONI

Nel 1864, in Francia, la Madonna apparve a un prete e gli insegnò una potente preghiera per combattere e sconfiggere i poteri dell’inferno. Il 13 gennaio 1864, il beato padre Luis-Eduardo Cestac fu improvvisamente colpito da un raggio di luce divina. Vide dei demoni sparsi per tutta la terra, causando un’immensa confusione. Allo stesso tempo, ha avuto una visione della Vergine Maria. La Madonna le ha rivelato che in effetti il ​​potere dei demoni era stato scatenato in tutto il mondo e che più che mai era necessario pregare la Regina degli Angeli e chiederle di inviare le legioni dei santi angeli per combattere e sconfiggere poteri dell’inferno. “Madre mia”, disse il prete, “sei così gentile, perché non mandi questi angeli per te senza che nessuno te lo chieda?” “No”, rispose la Beata Vergine, “la preghiera è una condizione stabilita da Dio stesso per ottenere questa grazia”. “Allora, santissima Madre”, disse il prete, “insegnami come vuoi che ti venga chiesto!” Fu allora che il Beato ...

Francesco decapita la diocesi di Roma, promuovendo per rimuovere. Via il suo vicario De Donatis e il suo “nemico”, l’ausilario Libanori

I due vescovi litigarono sul destino del gesuita Rupnik, accusato di violenza sessuale da 5 suore Papa Francesco ha deciso a modo suo di risolvere la lunga disputa fra il suo vicario a Roma, cardinale Angelo De Donatis e il gesuita Daniele Libanori, vescovo ausiliare della capitale: li ha sollevati entrambi dall’incarico ricoperto promuovendoli ad altro incarico. Come spiegato dal bollettino della sala stampa vaticana di sabato 6 aprile, il cardinale De Donatis è stato nominato nuovo penitenziere maggiore del Vaticano in sostituzione del cardinale Mauro Piacenza dimissionato qualche mese in anticipo (compirà 80 anni a fine estate). Libanori è stato invece nominato assessore personale del Papa per la vita consacrata, incarico creato ad hoc perché non è mai esistito: dovrà occuparsi di tutti gli istituti di vita consacrata. Con il suo vicario le incomprensioni iniziarono con la pandemia Era da tempo che il Papa aveva fatto trapelare l’intenzione di sostituire De Donatis, che lui stesso a...