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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

CHI GOVERNA LA CHIESA CATTOLICA ???

Le limitazioni rigide poste dalla Cei per le oltre 220 diocesi italiane la Chiesa italiana in collaborazione con il governo italiano ha stabilito chiare limitazioni nei luoghi di culto. Ma il Concordato dice altro all'articolo uno come potete notare . L’Italia, ai sensi dell’art. 1 del Trattato, assicura alla Chiesa Cattolica il libero esercizio del potere spirituale, il libero e pubblico esercizio del culto, nonché della sua giurisdizione in materia ecclesiastica in conformità alle norme del presente Concordato; ove occorra, accorda agli ecclesiastici per gli atti del loro ministero spirituale la difesa da parte delle sue autorità. In considerazione del carattere sacro della Città Eterna, sede vescovile del Sommo Pontefice, centro del mondo cattolico e méta di pellegrinaggi, il Governo italiano avrà cura di impedire in Roma tutto ciò che possa essere in contrasto col detto carattere.  E invece noi ci ritroviamo, Chiese chiuse, niente messa, ne tanto meno pelleg...

CEI e Governo Italiano Come si deve ricevere l’Eucaristia

Cei: mons. Russo Il Governo italiano e il comitato tecnico scientifico hanno l'arroganza anche di imporre la soluzione e quanto possiamo apprendere dal comunicato che porta la firma del segretario generale della Cei Mons.Stefano Russo che ne sposa con entusiasmante zelo la proposta . Il Viminale, attraverso una comunicazione ai prefetti, sia la Conferenza episcopale italiana, con una nota, hanno chiarito ogni aspetto delle celebrazioni delle esequie, con la possibilità anche della Santa Messa, rispettando tutti i criteri di sicurezza indicati. Monsignor Stefano Russo, segretario generale della Cei, che firma la lettera, chiede che prima della cerimonia, in chiesa o all'aperto, sia controllata la temperatura corporea con un termoscanner e sia inibita la partecipazione se è superiore ai 37,5 gradi. Per quanto riguarda la celebrazione delle esequie con la Santa Messa, "nel momento della distribuzione della Comunione eucaristica si evitino spostamenti. Sia il cele...

Riaprite le Chiese ridateci la Messa, oppure levatevi di dosso le tonache di cui siete indegni e levatevi di torno.

Qualcuno vuol spiegare ai vescovi e ai cardinali che la porpora di cui sono rivestiti non sono colori per fare carnevale o arlecchinate , ma simboleggiano il sangue del martirio? (DI SILVANA DE MARI) “Non ci indurre in tentazione” la bellissima frase del Padre Nostro, che non dev’essere modificata, vuol dire non metterci alla prova. Dio sa che la nostra anima è molto forte, molto più forte di quanto noi pensiamo e sa che la nostra anima diventa ancora più forte nel dolore, quindi come ha fatto con Giobbe, Dio ci manda la prova e la prova può essere per noi una terrificante tentazione di perdere la speranza. La speranza è una virtù teologale, non meno nobile di fede e carità, perché non è tecnicamente possibile credere veramente in Dio e non fidarsi di lui, non essere certi che Dio ha in mente per noi il meglio per noi. Il meglio per noi secondo la Sua visione, non la nostra. Il meglio potrebbe essere morire in mezzo all’arena sbranato dai leoni, oppure contrarre un...

Una sferzata infuocata di amor divino contro le negligenze della gerarchia ecclesiastica.

«Nella tua natura, Deità eterna, cognoscerò la natura mia. [...] Qual è la natura mia? È fuoco». Queste parole sono tratte da una delle orazioni scritte da Santa Caterina da Siena, vergine Mantellata del Terz'Ordine domenicano, Patrona d'Italia e compatrona d'Europa, Dottore della Chiesa. Qual è questo fuoco di cui parla la nostra Santa? È quello della carità divina, che tanto ardeva nel suo cuore infiammato d'amore per il suo Divin Sposo. Ma Ella non poteva disgiungere da tale profluvio d'amore la Mistica Sposa del Divin Redentore, la Santa Chiesa. Parole infuocate uscivano dalla profondità del cuore di questa Vergine domenicana, parole tuonanti e di riconciliazione verso i principi cristiani e le alte cariche della gerarchia ecclesiastica. Anche il Pontefice sedente così ricordava, nell'Udienza generale odierna, nei saluti rivolti agli Italiani, questa Santa: «Questa grande figura di donna [Santa Caterina da Siena, n.d.R.] attinse dalla comuni...

Santità: L'invito è a non cedere alla rassegnazione “nelle nostre paure”. Solo con Lui, davvero, “tutto andrà bene”.

Beatissimo Padre, stamani, nella Messa da Voi celebrata nella cappella della Domus Sanctae Martae, Voi elevavate questa preghiera al Signore: «In questo tempo, nel quale si incomincia ad avere disposizioni per uscire dalla quarantena, preghiamo il Signore perché dia al suo popolo, a tutti noi, la grazia della prudenza e della obbedienza alle disposizioni, perché la pandemia non torni». Tutto il popolo di Dio, che questa mattina ha assistito alla Santa Messa per via TV, è con Lei, Santo Padre! E tutte le persone di buon senso concordano con il pensiero paterno della Santità Vostra! Però, Vostra Santità ci conceda di ricordarVi che il Sommo Pontefice in primis deve guidare e pascere il popolo di Dio, realmente e non virtualmente, così come la Santità Vostra ribadisce spesso, che il pastore deve avere l'odore delle pecore. Inoltre, vogliamo rammentare alla Santità Vostra e a tutto l'Episcopato dell'orbe cattolico, che per seguire il mondo (vedasi i vari consigli dei d...

La Cei e il Card. Gualtiero Bassetti siano paladini e difensori dei diritti della Chiesa

Alle Vostre Eminenze ed Eccellenze che leggeranno questa breve lettera. Eminenza Reverendissima Card. Gualtiero Bassetti, apprendiamo dal quotidiano Avvenire la Sua supplica al Signore durante la Santa Messa della III Domenica di Pasqua, da Lei presieduta ancora una volta senza concorso di fedeli e a porte chiuse, come nel resto di Italia. Da quando la Chiesa italiana ha scelto di accogliere la decisione del Governo riguardo la sospensione del culto pubblico con il concorso del popolo, una decisione azzardata da parte della CEI che ha permesso allo Stato di interferire nella vita e azione della Chiesa rendendola dipendente dallo Stato civile, come se fosse un qualsiasi ente statale, la gerarchia ecclesiastica, dinanzi al popolo fedele di Dio e all'opinione pubblica, ha perso ogni forma di credibilità. «Signore noi abbiamo bisogno di te! Dei tuoi gesti e delle tue parole: speriamo di poter tornare presto a celebrare l’Eucarestia! Te lo chiediamo col cuore». Eminenza, ...

I vescovi in rivolta : il decreto viola la libertà di culto

La nota della Cei contro il decreto governo: "I vescovi italiani non possono accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto" La Cei si infuria e invia una nota durissima al premier Giuseppe Conte poco dopo la conferenza stampa che annuncia il nuovo decreto sulla fase 2. "Dopo queste settimane di negoziato che hanno visto la Cei presentare orientamenti e Protocolli con cui affrontare una fase transitoria nel pieno rispetto di tutte le norme sanitarie, il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri varato questa sera esclude arbitrariamente la possibilità di celebrare la Messa con il popolo". È quanto si legge nella dura nota della Cei dopo la conferenza del governo. "La Chiesa esige di poter riprendere la sua azione pastorale ". Con la fase 2 siano riaperte le chiese al culto». «L’adozione di misure atte a disciplinare e se necessario a limitare gli ingressi, che si unirebbero alle decisioni precauzionali gi...

Cei contro decreto Conte: 'Si viola libertà di culto' Avvenire, ferita ingiustificabile

La chiesa del Gesù Nuovo a Napoli, vuota a Pasqua  Redazione ANSA "I Vescovi italiani non possono accettare di vedere compromesso l'esercizio della libertà di culto. Dovrebbe essere chiaro a tutti che l'impegno al servizio verso i poveri, così significativo in questa emergenza, nasce da una fede che deve potersi nutrire alle sue sorgenti, in particolare la vita sacramentale". Lo afferma la Cei in una nota dal titolo "Il disaccordo dei vescovi" sui contenuti del Dpcm sulla 'Fase 2' illustrato dal premier Giuseppe Conte. La Presidenza del Consiglio prende atto della comunicazione della CEI e conferma quanto già anticipato in conferenza stampa dal Presidente Conte. Già nei prossimi giorni - si legge in una nota - si studierà un protocollo che consenta quanto prima la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza. Avvenire, ferita ingiustificabile - "Sarà molto difficile far capire perché...

“I Vescovi italiani non possono accettare limitazioni dallo stato”.

A seguito della conferenza stampa del presidente del consiglio italiano  Giuseppe Conte, in cui ha annunciato la fase due durante la quale non sarebbe ancora previsto il culto pubblico nelle chiese cattoliche (ad eccezione dei funerali da celebrarsi in spazi aperti con un massimo di 15 partecipanti), la CEI manifesta con il seguente comunicato il proprio disaccordo per la prorogata soppressione del culto pubblico ( Messe e sacramenti). Auspichiamo che, come abbiamo ascoltato nel vangelo odierno del Bonus Pastor, i Vescovi si dimostrino tenaci difensori del popolo fedele contro i soprusi dello stato laicista e ateo, che infrange il Concordato e la costituzione riguardo il culto. I Vescovi gridino la verità evangelica e difendano l'onore, i diritti e la libertà di Santa Madre Chiesa. Gregorius et Hildegardis

"l'autorità, all'interno di una chiesa, è il parroco!"

I comunisti sono gli unici colpevoli della rovina del nostro meraviglioso paese e che hanno plagiato volontariamente tramite la scuola in maniera subdola e meschina milioni di giovani italiani inculcando nella loro mente l’ideologia infame comunista e l’odio verso le istituzioni. I comunisti sono ignoranti per scelta e per nostra fortuna non conquisteranno mai il mondo proprio per questo loro limite mentale. Da Marx a Lenin il programma era chiaro: “ingannare le masse perchè facciano ciò che l’intellighenzia comanda”. Lo scrivevano in modo più raffinato e meno diretto, ma questo è il fondamento scientifico con cui il comunismo voleva conquistare il mondo. Lavaggio del cervello alla massa perchè una bugia ben piazzata uccide più di mille spade, queste erano le parole di Lenin. La rivoluzione sarebbe stata possibile solo ingannando il popolo, il fine giustifica i mezzi. Da Togliatti, Gramsci a seguire i comunisti in Italia hanno tentato il lavaggio del cervello alle masse occupando tu...

«La polizia è entrata armata in chiesa per interrompere la Messa. Ora basta»

La denuncia a tempi.it di padre Philippe de Maistre, parroco a Parigi: «C’erano tre fedeli in chiesa, nessun assembramento. Senza espressione pubblica non c’è fede cattolica: è ora che i vescovi alzino la voce» Come tanti altri sacerdoti, per raggiungere i suoi fedeli in tempi di pandemia e confinamento, anche padre Philippe de Maistre si è trovato costretto a trasmettere la Messa via internet. E proprio come ha fatto in Italia ad esempio l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, per rendere la celebrazione meno spettrale ha radunato domenica 19 aprile nella sua chiesa Saint-André-de-l’Europe, a Parigi, uno sparuto drappello di fedeli: un chierichetto, una persona per intonare i canti, un organista e tre parrocchiani per rispondere alle formule e occuparsi delle letture.

"A lupo, a lupo": Smettetela di annunciare la soppressione del Summorum Pontificum!

Negli ultimi giorni, circola su alcuni blog un allarme infondato riguardo una presunta prossima soppressione del Motu Proprio Summorum Pontificum. Infatti, da nostre indagini sul caso, possiamo dire che vi è solo un semplice questionario, che consta di 9 quesiti, inviato dalla Congregazione per la dottrina della fede a tutte le diocesi del mondo. Ecco le domande poste: 1. Com’è la situazione nella diocesi sul Messa Antica? 2. Risponde a una necessità o è promosso da un solo prete? 3. Quali sono gli aspetti positivi e quelli negativi? 4. Vengono rispettate le norme della Summorum Pontificum? 5. Il Novus Ordo ha adottato elementi del Rito tradizionale? 6. Lei [il vescovo] usa il Messale del 1962? 7. Vengono celebrati altri sacramenti nel Vecchio Rito? 8. C’è un’influenza sul seminario? 9. Qual è il suo consiglio sulla Messa Antica? Inviare questionari del genere rientra nella prassi della Santa Sede, che come Madre premurosa si rivolge a...

Il Ramadan a distanza si apre a San Lorenzo nella diocesi Berica "Vicenza"

Avvio al Ramadan il canto del muezzin verrà diffuso dai chiostri francescani di San Lorenzo, il tempio simbolo della cristianità. All'origine, un accordo tra il centro Ettawba e la diocesi berica: dovendo rispettare le regole del distanziamento sociale, i responsabili del centro islamico hanno optato per un appuntamento simbolico.  In occasione del primo giorno effettivo di purificazione, che in base al calendario lunare cade stanotte, domani alle 20 piazza San Lorenzo accoglierà quindi il primo richiamo del mese di digiuno. L'iniziativa, assicurano dalla diocesi, è il linea con l'atteggiamento di accoglienza delle fedi che la Chiesa promuove da anni. Ma in tempi in cui la tecnologia sembra aver accorciato tutte le distanze, neanche i nuovi strumenti digitali possono rimpiazzare lo spirito della preghiera del Venerdì. «Se guardo in streaming l’Imam che fa il sermone del venerdì non vuol dire che io ho fatto la preghiera del venerdi, sto ascoltando una semplice ...

Che venga imposto il lockdown anche ai Musulmani per il loro Ramadan dal 23 aprile al 23 maggio

Apprendiamo dal quotidiano online il Giornale: «Il 23 aprile avrà inizio il mese sacro di Ramadan ed è dunque plausibile che molti musulmani in Italia e in Europa in generale, rivendichino il diritto di recarsi in moschea e nei centri islamici per le relative funzioni religiose, scontrandosi però con le restrizioni da Covid-19. Non vi è poi soltanto l'aspetto legato alla religione, ma anche tutto un meccanismo socio-economico che gira attorno ad affollatissime macellerie islamiche, negozi di kebab, bazar, tutte attività commerciali che fioriscono durante il mese sacro dell'Islam e con una vita sociale della Ummah che si intensifica fortemente. Le autorità italiane si troveranno dunque a fronteggiare questo problema e avranno una bella gatta da pelare visto che se saranno più tolleranti nei confronti dei musulmani, rischieranno di scatenare l'ira dei cristiani che sono stati costretti a fare Pasqua a casa. Se metteranno in atto la stessa intransigenza, rischie...

Maria Santissima Corredentrice taciuta, Corredentrice dimenticata, Corredentrice mortificata

Nell’omelia di oggi a Santa Marta, il Santo Padre ci fa riflettere sui dolori di Maria Santissima addolorata , festa che cade il primo venerdì della prima settimana del tempo di Passione.Il Papa se da una parte recupera un’antica tradizione che voleva ricordare la Madonna Addolorata, proprio nel venerdì prima della settimana Santa e collocarla negli eventi della Passione di Cristo, sottolineandone il ruolo di Madre di compassione ai piedi della croce. Dall'altra parte non fa che sottolineare che la Madonna non è «corredentrice», non condivide dunque con Gesù la potestà di redimere l’umanità dal peccato, e non serve «perdere tempo» con nuovi dogmi che stabiliscono nuovi titoli. Lo ha detto Papa Francesco nel corso della Messa di oggi 3 Aprile 2020 nella cappella della casa di Santa Marta.La questione del titolo di Maria «corredentrice» torna periodicamente nella storia moderna della Chiesa. La Chiesa già insegna quattro dogmi relativi alla Vergine, ossia la sua perpetua vergini...