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“Milizia dell’Immacolata” S. Massimiliano M. Kolbe


S. Massimiliano M. Kolbe (8/1/1894 – 14/8/1941).

Questo frate Conventuale, infatti, dà vita nel 1917 all’associazione “Milizia dell’Immacolata” che ha come scopo l’espansione del regno di Dio attraverso la consacrazione all’Immacolata. Il “milite” dell’Immacolata si consacra alla Madre di Dio supplicandola di accettarlo come “cosa propria”, di fare di lui/lei ciò che a Lei piace, in un atteggiamento di amore servizievole e “cavalleresco”.


Per S. Massimiliano M. tale consacrazione a Maria Immacolata ha un ambito trinitario: sia l’amore per Maria che quello per Cristo sono indirizzati alla Trinità. Maria Immacolata è vista come particolare frutto dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo, infatti, è in Dio “concezione increata ed eterna”. Le creature sono “concezioni contaminate” dal peccato. Unita allo Spirito, Maria diventa anche lei Concezione Immacolata, apice dell’amore che torna a Dio. In un suo scritto P. Massimiliano afferma: «L’Immacolata a Lourdes, nella sua apparizione, non dice: “Io sono stata concepita immacolatamente”, ma: “Io sono l’Immacolata Concezione”. Con ciò Ella determina non solo il fatto dell’Immacolata Concezione, ma anche il modo come questo privilegio Le appartiene. Perciò, non è qualcosa di accidentale, ma fa parte della Sua stessa natura. Ella stessa è la Concezione Immacolata. Di conseguenza, Ella è tale anche in noi e ci trasforma in Se stessa come Immacolati… »(Cfr. Scritti Kolbiani –SK- 486).

Ecco come lo stesso padre Kolbe risponde alla domanda “Chi è l’Immacolata?”: 

«Da se stessa non è niente, come le altre creature, ma per opera di Dio è la più perfetta fra le creature. La più perfetta somiglianza dell’essere divino. L’Immacolata non ebbe mai nessuna macchia di peccato, il che vuol dire che il suo amore fu sempre totale, senza alcun impedimento. Amò Dio con tutto il proprio essere e l’amore la unì con Dio in modo così perfetto fin dal primo istante di vita, che nel giorno dell’Annunciazione l’Angelo poté rivolgersi a Lei dicendole: “Piena di grazia, il Signore è con te” (Lc1,28). Ella è, dunque, creatura di Dio, proprietà di Dio, somiglianza di Dio, immagine di Dio, figlia di Dio, nel modo più perfetto possibile ad un essere umano. Ella è strumento di Dio. Con piena consapevolezza si lascia volontariamente condurre da Dio, si conforma alla sua volontà, desidera solo ciò che Egli vuole, opera secondo la sua volontà e ciò nel modo più perfetto possibile, senza il minimo difetto, senza alcuna deviazione della propria volontà dalla volontà di Dio. La sua unione d’amore con Dio giunge fino al punto che ella diviene Madre di Dio. Il Padre le affida il proprio figlio, il Figlio discende nel suo grembo, mentre lo Spirito Santo forma, con il corpo di Lei, il corpo santissimo di Gesù.» (Cfr. SK 1318)

Così scrive ai membri della Milizia: in preparazione della festa dell’Immacolata,

«Noi, consacrati in proprietà all’Immacolata nelle schiere della sua Milizia … Ella ci insegnerà il modo di poter – giorno dopo giorno, ora dopo ora, istante dopo istante, nel fedele adempimento dei nostri doveri ordinari e nell’impegno di conformarci alla volontà di Dio – ella ci insegnerà il modo di poter manifestare il nostro amore verso il Cuore divino: un amore generoso, mediante il compimento della sua volontà, nonostante le difficoltà, i sacrifici e le croci. Allora come preparaci alla festa dell’Immacolata? Come fare per trascorrerla nel modo migliore? Innanzi tutto laviamo la nostra anima nel sacramento della penitenza, per togliere le macchie del peccato: così facendo essa diventa, almeno un poco, simile all’Immacolata. Inoltre, supplichiamo l’Immacolata affinché prepari il nostro cuore ad accogliere in modo degno il suo divin Figlio Gesù, presente nel santissimo sacramento dell’altare … La pregheremo affinché Ella voglia offrire a Gesù la giusta riparazione sia per le nostre attuali infedeltà sia per i numerosi torti che Egli subisce nel mondo intero da parte dei peccatori. Ancora rinnoviamo il nostro atto di Consacrazione all’Immacolata. Infine, riflettiamo un poco per chiederci se finora abbiamo servito l’Immacolata con sufficiente entusiasmo … Gesù ama assai coloro che lo imitano nell’amore verso la sua purissima Madre …»

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