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Shades of truth – Sfumature di verità: un contributo alla verità su Pio XII


(di Lupo Glori) Il 2 marzo in Vaticano, presso l’Istituto di Santa Maria Bambina, è stato presentato in anteprima mondiale Shades of truth – Sfumature di verità, l’atteso film-inchiesta su Pio XII, scritto e diretto da Liana Marabini. Il film basato su testimonianze e centinaia di migliaia di documenti inediti di ebrei sopravvissuti all’Olocausto, grazie all’intervento di Papa Pacelli, fa luce sul reale operato del “pastor angelicus” durante i drammatici anni del nazismo.

Liana Marabini, intervistata dall’AGI, ha sottolineato l’enorme sforzo documentarista, nonché economico, svolto al servizio della verità storica sulla controversa e dibattuta figura di Pio XII: «Il lavoro è stato notevole. Per più di cinque anni ho studiato tutto quello che era possibile sull’argomento. La ricerca e’ stata enorme. E’ stata grande la difficoltà di far stare in un film di 90 minuti il contenuto di quasi centomila pagine di lettura e raccontare tutto in modo semplice ed accessibile. Ma ne valeva la pena. E’ un film indipendente, finanziato interamente da me e ne sono felice. Pio XII e’ una delle figure più incomprese del XX secolo. Questo film e’ da parte mia un atto di devozione verso un grande pontefice e un sacerdote che ammiro e che e’ un grande esempio morale per me».

La chiave narrativa utilizzata dalla regista è volutamente semplice ma efficace, in quanto, adottando un format televisivo ben collaudato, aiuta lo spettatore a entrare nella vicenda e a comprendere la complessa leggenda nera costruita negli anni attorno alla figura di Papa Pacelli. Protagonista del film è il giornalista italo-americano, di origine ebraica, David Milano, che, dopo un’accesa discussione con la sua futura moglie attorno alla figura di Pio XII, da lui considerato il “Papa di Hitler”, decide di intraprendere una seria ed approfondita inchiesta su Papa Pacelli, viaggiando tra Roma, Gerusalemme, Berlino e Lisbona.

Una lunga e sorprendente indagine che alla fine lo porterà a ricredersi, scoprendo che in realtà la preziosa e delicata attività diplomatica di Pio XII permise di salvare la vita a 800.000 ebrei, facendo di Papa Pacelli lo “Schindler del Vaticano”. Notevole il cast del film con la presenza di Christopher Lambert, Gedeon Burkhard, David Wall, Marie-Christine Barrault, Roberto Zibetti, Giancarlo Giannini e Remo Girone, oltre ad un cameo del vaticanista Andrea Tornielli (impersonato da un attore) che, pur senza avere visto il film, all’indomani delle critiche suscitate dalla sua anteprima, vista la malaparata, pare, secondo indiscrezioni, aver fatto un poco onorevole passo indietro, chiedendo il taglio della scena che lo vede protagonista.

In un intervista, apparsa su “Il Sole 24 ore”, la Marabini chiarisce come l’intenzione principale del film sia quella di fornire una chiave di lettura diversa dalla ideologica vulgata dominante: “Con il mio film, spero di fare cambiare idea a chi pensa male di questo grande Pontefice. Certo, un film ha una durata di soli 90 minuti, nei quali e’ difficile spiegare un vita vissuta in un contesto tanto drammatico, ma spero di esserci riuscita. Sono molto soddisfatta del risultato. (…) Sono convinta che sia sufficiente avere la pazienza e l’onestà intellettuale di leggere quanto già esiste per far cambiare idea ai detrattori più incalliti. Il film non ha la pretesa di fare scoop, ma di offrire una chiave di lettura, di aprire finestre su un mondo che era quello di Pacelli, di rendere accessibile, a grandi linee, l’ammirevole azione di questo grande Pontefice.”.

Sfumature di verità sarà presto distribuito e proiettato in tutto il mondo. Dopo l’anteprima del 2 marzo, data scelta non a caso, in quanto anniversario della nascita di Eugenio Pacelli (1876) e della sua elezione al soglio pontificio (1939), il film uscirà a maggio in 335 sale italiane e in 280 francesi, oltre che in Belgio, Germania, Usa, Argentina, Brasile, Australia, Spagna e Portogallo. A maggio sarà anche presentato fuori concorso a Cannes e a settembre negli Stati Uniti durante l’Incontro mondiale delle famiglie.

Il coraggioso lavoro di Liana Marabini, che già nel titolo chiarisce di non pretendere di raccontare, in soli 90 minuti cinematografici, tutta la complessa verità attorno a Pio XII, è stato oggetto di inaspettate e ingenerose critiche. Senza dubbio va riconosciuto al film l’indiscutibile merito di aver riacceso, in maniera seria ed onesta, il dibattito sul pontificato di Papa Pacelli. Per questo tutti coloro che hanno a cuore l’operato e la figura del “Pastor angelicus” dovrebbero essere grati alla regista Marabini per il suo prezioso contributo al servizio della verità. (Lupo Glori)

(fonte corrispondenza romana)

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