Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2014

I numeri considerevoli della Fraternità San Pio X

Ecco i numeri della fraternità Sacerdotale San Pio X dopo 44 anni dalla fondazione 1970-2014 di mons. Lefebvre,questa congregazione mantiene intatto il depositum fidei .  Consistenza e distribuzione della fraternità sacerdotale San Pio X nel mondo Monsignor Lefebvre aprì priorati e case in Stati Uniti (1973), Francia (1974), Italia (1974), Germania (1976), Svizzera (1977), Canada (1977), Argentina (1977), Spagna (1978), Austria (1981), Australia (1982), Irlanda (1983), Paesi Bassi (1984), Messico (1984), Africa australe (1984), Portogallo (1984), Gabon (1984), India (1986) . Oggi  la Fraternità è presente e  svolge il suo apostolato in  30 Nazioni  A ottobre 2013 , la fraternità dichiara: 1 casa generalizia 6 seminari internazionali 14 distretti  con più di 1000 case e 2 case autonome 162 priorati 750 chiese, cappelle e centri di messa 2 università 100 scuole 7 case di riposo 3 vescovi 575 sacerdoti 215 sem...

IL CARD. GEORGE: PREPARATEVI, IO MORIRÒ IN UN LETTO, IL MIO SUCCESSORE IN PRIGIONE E IL SUO SUCCESSORE SARÀ MARTIRIZZATO

Il cardinale e arcivescovo di Chicago, Francis George, malato da tempo, visto il peggiorare delle sua condizione ha chiesto lo scorso aprile al Vaticano di iniziare il processo per individuare il suo successore. Quello che qui riportiamo è un estratto di un articolo pubblicato sul suo spazio internet nel novembre del 2012. [...] «L’eternità entra nella storia umana spesso in modi incomprensibili. Dio fa promesse ma non dà scadenze temporali. I pellegrini che visitano il Santuario di Fatima entrano in una enorme piazza, con il punto delle apparizioni segnato da una piccola cappella su un lato, una grande chiesa a un’estremità, una cappella per l’adorazione altrettanto grande all’altra estremità, un centro per visitatori e per le confessioni. Appena fuori lo spazio principale è stata ricostruita una sezione del muro di Berlino, una testimonianza tangibile di ciò di cui Maria aveva parlato quasi un secolo fa. Il comunismo in Russia e nelle nazioni satellite è crollato, benché molti...

XII Domenica dopo Pentecoste Il Buon Samaritano

A.di J. innova "Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e s'imbattè in ladroni, i quali, spogliatolo e feritolo,se ne andarono lasciandolo mezzo morto." Sia Lodato Gesù Cristo! Così narra il Vangelo di questa Domenica (Lc10:23-37).Ognuno di noi si può vedere raffigurato in quel poveretto; anche noi sul nostro cammino abbiamo incontrato dei ladroni: il mondo, il demonio, le passioni che ci hanno depredati e feriti.Chi può dire di non portare nella propia anima qualche ferita più o meno profonda, conseguenza delle tentazioni,del peccato? Ma anche noi sui nostri passi abbiamo incontrato un buon samaritano, anzi, il buon Samaritano per eccellenza, Gesù, il quale mosso a compassione per il nostro stato, ci ha prestato soccorso.Con amore infinito si è curvato sulle nostre piaghe sanguinanti medicandole con l'olio e il vino della sua grazia: l'olio ne indica la soavità e il vino il vigore; poi ci ha preso fra le sue braccia, ci ha portati in un ri...

ALCUNE TAPPE DEL PIANO MASSONICO CONTRO LA CHIESA

MOLTE COSE SCRITTE SOTTO SI SONO GIÀ REALIZZATE! Se il tema della pedofilia di alcuni sacerdoti nella Chiesa è fonte di scandalo e di sofferenza, il problema delle infiltrazioni massoniche nella gerarchia è ancor più grave. Il primo infatti produce scandalo e sofferenza, ma il secondo svuota la fede cristiana dal di dentro come fanno certi parassiti delle piante, i quali, svuotano l’interno del tronco fino a quando la pianta muore senza che apparentemente nulla apparisse dal di fuori. Uno dei primi segnali di questa malattia mortale è quando chi dovrebbe dire "no, no; si, si" (Mt 5,37) di fronte al mondo e ai potenti incomincia invece a dire ni, ni!

IL CARDINALE RANJITH: LA SANTA COMUNIONE IN GINOCCHIO

IL CARDINALE RANJITH:  LA SANTA COMUNIONE IN GINOCCHIO Nel Libro dell'Apocalisse, San Giovanni rac­conta come avendo visto e udito ciò che gli fu rivelato, si prostrava in adorazione ai piedi del­l'angelo di Dio (cf. Ap 22, 8). Prostrarsi o mettersi in ginocchio davanti, alla maestà della presenza di Dio, in umile adorazione, era un'abitudine di riverenza che Israele attuava sempre davanti alla presenza del Signore. Dice il primo libro dei Re: « quando Salomone ebbe finito di rivolgere al Si­gnore questa preghiera e questa supplica, si alzò davanti all'altare del Signore, dove era inginoc­chiato con le palme tese verso il cielo, si mise in piedi e benedisse tutta l'assemblea d'Israele » (1 Re 8, 54-55). La posizione della supplica del Re è chiara: Lui era in ginocchio davanti all'altare. La stessa tradizione è visibile anche nel Nuo­vo Testamento dove vediamo Pietro mettersi in ginocchio davanti a Gesù (cf Lc 5, 8); Giairo per chiede...

La Santa comunione sulla mano: storia di un abuso

LA SANTA COMUNIONE IN MANO?  NO, ASSOLUTAMENTE NO!!! La Madonna ci chiede di ricevere l' Eucaristia in ginocchio, direttamente dalle mani del sacerdote, perché solo i sacerdoti possono prendere l' Ostia in mano: solo loro hanno le mani consacrate come i 12 apostoli, i primi 12 sacerdoti consacrati da Gesù. Padre Pellegrino Ernetti descrive nel suo libro “La Catechesi di satana” ciò che piace a lucifero, come si sa da alcuni esorcismi: “la particola alla mano, così posso calpestare il vostro Dio, quel Dio che io ho ucciso, e posso celebrare le mie messe (le messe nere) con i miei sacerdoti che ho strappato a Lui … Ma perché allora la Chiesa permette che i fedeli ricevano l' Eucaristia direttamente sulla mano e non sulla lingua?

Il fortunato "Transito" di san Giuseppe

(Tratto da: “La santa crociata in onore di San Giuseppe) Tra i privilegi di San Giuseppe il più noto e celebrato è quello della sua pia morte: "Egli fra le braccia di Gesù e di Maria si consumò d'amore per il suo Dio", leggiamo nell'elenco dei dodici privilegi concessi al no­stro Santo. La conoscenza e diffusione del Transito, in Occidente, sono dovute al dome­nicano milanese Isidoro Isolano, che ne inseri la Storia nella sua Summa de donis St. Joseph, stampata a Pavia, nel 1522. Egli riferisce che i cattolici d'oriente usano celebrare con straordinaria venerazione la festa di san Giuseppe il venti luglio: "Nelle loro chiese suole essere letta una vita di san Giuseppe", tradotta dall'ebraico in lingua latina nel 1340. Ne riporta, quindi, alcuni tratti, che qui tra­scrivo, limitandomi all'essenziale. Il racconto della vita di Giuseppe è attribuito allo stesso Gesù, che lo avrebbe confidato ai discepoli sul monte Oliveto.Dopo la de...

ARCIVESCOVO MOSUL: “BLOCCATE IMMIGRAZIONE, O FINIRETE COME NOI”

GRIDO DISPERATO DEL PRESULE IN ESILIO: I CUI FEDELI SONO STATI DECAPITATI, SEPOLTI VIVI E CACCIATI DALLA LORO TERRA L’arcivescovo cattolico caldeo di Mosul, ormai in esilio, avverte i cristiani occidentali che stanno accogliendo un crescente numero di musulmani nei loro paesi, credendo ingenuamente che anche loro credano nei principi democratici. “Le nostre sofferenze oggi sono il preludio di quelle che, europei e cristiani occidentali, soffriranno in un futuro molto vicino”, ha detto l’Arcivescovo Amel Shimoun Nona. “Ho perso la mia diocesi. L’ambiente fisico del mio apostolato è stato occupato dai radicali islamici che vogliono convertirci od ucciderci. Ma la mia comunità è ancora viva. ” Nona, la cui chiesa di rito orientale è sotto l’autorità di Papa Francesco, ora vive a Erbil, nel Kurdistan, in esilio. L’arcivescovo ha avvertito: “Per favore, cercate di capirci. I vostri principi liberali e democratici non valgono niente qui. È necessario consideriate nuovamente la nostra rea...

"DISCORSO DI PAPA BENEDETTO XVI A RATISBONA - 2006"

Fede, ragione e università. Ricordi e riflessioni. Illustri Signori, gentili Signore! È per me un momento emozionante stare ancora una volta sulla cattedra dell'università e una volta ancora poter tenere una lezione. I miei pensieri, contemporaneamente, ritornano a quegli anni in cui, dopo un bel periodo presso l'Istituto superiore di Freising, iniziai la mia attività di insegnante accademico all’università di Bonn. Era – nel 1959 – ancora il tempo della vecchia università dei professori ordinari. Per le singole cattedre non esistevano né assistenti né dattilografi, ma in compenso c'era un contatto molto diretto con gli studenti e soprattutto anche tra i professori. Ci si incontrava prima e dopo la lezione nelle stanze dei docenti. I contatti con gli storici, i filosofi, i filologi e naturalmente anche tra le due facoltà teologiche erano molto stretti. Una volta in ogni semestre c'era un cosiddetto dies academicus, in cui professori di tutte le facoltà si p...

XI Domenica dopo Pentecoste

Di ritorno dalla regione di Tiro, Gesù passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: «Effatà» cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

San Pio X, Papa riformatore e restauratore

di Cristina Siccardi Le ragioni della profonda crisi della Fede e della Chiesa, che con costernazione molti cattolici osservano e vivono oggi, sono quelle individuate con logica e realismo da san Pio X, il grande Pontefice riformatore e restauratore che guidò la Chiesa nel primo Novecento fino allo scoppio della prima Guerra mondiale. Il centenario del suo dies natalis, 20 agosto 1914 – 20 agosto 2014, viene così a cadere in un tempo in cui l’obiettivo del suo Magistero, Instaurare omnia in Christo, diventa di sorprendente attualità: come allora Papa Sarto, di fronte agli assalti secolarizzanti del liberalismo e del modernismo, vide come unico rimedio la necessità di ricapitolare ogni cosa in Cristo, così oggi le parole di San Paolo diventano insegnamento di urgente attuazione per difendere la Chiesa da quei mali fotografati, esaminati e analizzati nell’enciclica Pascendi Dominici Gregis che San Pio X scrisse nel 1907 e che resta, nel Magistero petrino, uno dei documenti più i...

San Pio X un Pontefice Santo

Diventato Pontefice ama passeggiare da solo nei giardini Vaticani, l’aria aperta gli ricorda le sue origini, i lunghi tragitti percorsi lungo le campagne venete per andare a scuola o far visita a un malato. Non ama la ridondanza del cerimoniale, e cerca di ridurla. Al contempo, non vuole adulazioni o particolari omaggi. In San Pietro proibisce gli applausi al suo arrivo, giustificando la scelta con una frase laconica: “Gli applausi in Chiesa si fanno solo al Signore e non al Papa”. L’Eucaristia ci rende capaci di combattere vittoriosamente.

Oltraggio a San Pio X nel centenario della sua morte

a cura della Redazione Cento anni fa, 20 agosto 1914, moriva San Pio X, il Papa che resistette e lottò contro il Modernismo, «la sintesi di tutte le eresie», come egli la definì nella Pascendi. E oggi quel Modernismo, divenuto molosso dominante, strumentalizza proprio San Pio X per i suoi fini di tradimento nei confronti del Magistero perenne della Chiesa, al quale San Pio X, fedele a Cristo e ai suoi insegnamenti, dedicò tutta la sua straordinaria vita. La Diocesi di Treviso ha deciso, proprio nel giorno del dies natalis di San Pio X, non di aprire le chiese per spiegare che il peccato resta peccato, ma per promuovere un'adorazione eucaristica, chiedendo l'intercessione di San Pio X affinché il prossimo Sinodo straordinario sulla Famiglia (dal 5 al 19 ottobre) "aggiorni" la Chiesa e vada incontro a tutte le esigenze di tutte le coppie. Insomma, si prende occasione del centenario della morte di San Pio X per realizzare l'opposto di ciò che la dottrina...

La persecuzione dei "lefebvriani"

Un nuovo libro di Paolo Pasqualucci Nel maggio del 1975 la Fraternità Sacerdotale S. Pio X — congregazione di vita in comune senza voti (pubblici) fondata cinque anni prima secondo tutti i crismi del diritto canonico da mons. Marcel Lefebvre ad Écône in Svizzera, nel Vallese — fu soppressa dall’Ordinario locale unitamente al Seminario che ne costituiva la sua stessa ragion d’essere. Secondo il diritto, solo al Papa spettava il potere di dissolvere una congregazione regolarmente istituita, o al vescovo diocesano, ma solo come esecutore dichiarato e dimostrato della volontà del Papa di sopprimere l’ente. Tale volontà doveva risultare da una pontificia “approvazione in forma specifica” della procedura di soppressione. Ma la prova di tale indispensabile “approvazione” non è mai stata fornita. Si è trattato di un caso da manuale di abuso di potere, abuso che il presente saggio espone in dettaglio in tre densi ma lineari capitoli, con un’accurata analisi della documentazione esist...

Il vescovo Negri: “Noi cristiani dobbiamo molto alle Crociate”

Il vescovo contro "la mentalità laicista che cerca di dominare la nostra coscienza e il nostro cuore" In questi giorni gli scontri inter-religiosi riempiono le cronache con nuovi quotidiani massacri, provocando reazioni di sdegno da parte dei cittadini e dei politici, così come manifestazioni di solidarietà verso gli oppressi. Manifestazioni come quella, l’ultima in ordine di tempo, di esporre la “N” di Nassarah, ossia di nazareno nella sede dell’Arcivescovado e nelle case dei fedeli cattolici, per sensibilizzare sulle atrocità commesse in Iraq e in Siria ai danni dei cristiani voluta dall’arcivescovo Luigi Negri. In un clima del genere non possono non tornare a galla parole scritte solo pochi mesi fa proprio dall’arcivescovo di Ferrara-Comacchio – pubblicate sul sito missagregoriana.it – in risposta a un articolo di don Federico Pichetto apparso su Il Sussidiario, nel quale il parroco criticava le Crociate e le indicava come un “travisamento dell’ideale evangelico...

Pellegrinaggio della Tradizione Cattolica da Bevagna ad Assisi

Carissimi, Sabato 06 e Domenica 07 Settembre 2014 si svolgerà l'annuale pellegrinaggio della Tradizione Cattolica, da Bevagna ad Assisi. Il tema della XXVI edizione: San Pio X: centenario della nascita del papa dell'Eucarestia. PROGRAMMA Sabato 06 Settembre Ore 8:30 appuntamento a Bevagna (PG) "campo dei frati" vicino a porta cannara;  8:45 S.Messa ore 9:45 partenza; ore 18:00 circa arrivo a Foligno per la cena e il pernottamento.  Domenica 07 Settembre Ore 8:00 partenza, ore 17:30 fine del Pellegrinaggio alla Basilica San Francesco. Svolgimento Il pellegrinaggio si svolge a piedi per un totale di circa 45 Km, da Sabato mattina a domenica pomeriggio, con partenza da Bevagna e arrivo alla Basilica di San Francesco ad Assisi, passando da Montefalco, Foligno e Spello.Durante la marcia alcuni pulmini sono costantemente a disposizione dei pellegrini.Per coinvolgere i bambini della Crociata Eucaristica verrà organizzato un ca...

calunnie su Pio XII -2nda Parte

Hochhuth e le calunnie AUTORE SAGITTARIUS   “PER NON DIMENTICARE” E’ incredibile come l’indifferenza renda gli uomini in generale, ma soprattutto quelli di chiesa, così aridi, da porre nel dimenticatoio un papa della statura di Pio XII. Credo, che oltre all’asservimento al mondo, assecondando i loro umori, i loro pensieri e le loro simpatie, per non urtare la loro rispettabilità e per non incrinare il “dialogo” così ben costruito, ci sia qualcos’altro. Qualcosa che ha a che fare con una sorta di “vergogna” riguardo alla chiesa del passato. In questi sessant’anni abbiamo visto (e io ne ho qualcuno in più), la demolizione della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, attuata dagli stessi uomini di chiesa, in nome di un Concilio pastorale… a parole, ma di fatto reso “dogmatico”. Dal papa “buono” al papa “piacione”, passando per il “massacratore della liturgia e per quello della teologia, l’indifferenza regna sovrana. L’ultimo vero papa santo, tutt’ora viene messo ...

M. Andrea Gemma Vescovo Esorcista

E Padre Pio rivelò: «Ho visto Pacelli beato in Paradiso» Il processo di beatificazione è in corso. Lo scorso otto maggio la Congregazione delle cause dei santi ha votato in favore della proclamazione. Ora la decisione è nelle mani di Bergoglio Padre Pio da Pietrelcina subito dopo la morte di Papa Pacelli «vide» che il Pontefice era beato «in Paradiso». È quanto emerge da una lettera inedita che riporta le parole pronunciate dal santo del Gargano dopo la scomparsa di Pio XII. Copia della missiva, scritta in tedesco, è conservato a Roma, presso il «Collegium Paulinum», una delle residenze romane della «Famiglia spirituale lOpera» («Das Werk»), una nuova comunità di vita consacrata fondata da Madre Giulia Verhaeghe nel 1938 ( www.opera-fso.org/index.html ), particolarmente legata alla memoria di Pio XII. Il 9 novembre 1958, un mese dopo la morte di Pacelli, suor Pascalina Lehnert, la religiosa bavarese che accudiva lappartamento papale, scrive una lettera a Padre Pio. È not...

Le calunnie su Pio XII Prima parte

Chi era Rolf Hochhuth.  AUTORE SAGITTARIUS · Prima parte La sera del 20 febbraio 1963, a Berlino al Kurfustendamm ci fu una rappresentazione teatrale dal titolo “Il Vicario”. Opera teatrale a firma di un certo Rolf Hochhuth. Il titolo originale era ” Der Stellvertreter” ovvero “Il Rappresentante”. Le intenzioni, a detta dell’autore di questa opera, erano quelle di voler presentare un processo postumo alla memoria di Pio XII. Colpevole a suo dire, del suo presunto “silenzio” di fronte ai crimini nazisti e alla deportazione degli ebrei nei campi di concentramento.

Regole del Cattolicesimo schietto

articolo preso da Appunti Italiani AUTORE SANDRO PASQUINO Le 18 regole tratte dagli esercizi spirituali di Sant’ Ignazio di Loyola individuano modi e comportamenti del vero Cattolico Apostolico Romano. Il libro degli esercizi spirituali ha contribuito potentemente al mantenimento dell’antica fede cattolica ed al miglioramento dei costumi ed è stato approvato e raccomandato dalla Santa Sede con termini, quali non ebbe mai nessun altro libro spirituale. Prima regola. Messo da parte ogni giudizio proprio, dobbiamo avere l’animo disposto e pronto a obbedire in tutto alla vera sposa di Cristo nostro Signore, che è la nostra santa madre Chiesa gerarchica. Con queste parole anzitutto viene rimosso e condannato il principio fondamentale del protestantesimo e del razionalismo e di ogni altra setta contraria alla fede, che cioè l’opinione privata ed il sentimento privato ovvero la propria ragione siano l’unica norma valevole nelle cose della fede; per lo contr...

B.M.V. Assumptionis Definitio Dogmatica declarata est a viva voce Pii XI...

Lettera di un ex seminarista FI a p. Alfonso Maria Bruno, segretario generale dei Frati FI

Forte lettera aperta di un ex seminarista dei Frati Francescani dell'Immacolata, indirizzata a p. Alfonso Bruno, Segretario generale dell'ordine dei Frati F.I. Roberto Caro padre Alfonso, scrivo questa lettera in risposta a quanto apparso il giorno 28 maggio 2014 sul sito mediatrice.net [1] , nel quale avete apostrofato alcuni ex frati con l’appellativo di “vili ex studenti barbuti e sbarbatelli”, ritenendoli anche autori di alcuni articoli apparsi su dei blog; l’accusa era che questi ex studenti del seminario teologico dei FFI hanno usato degli pseudonimi per criticare il commissariamento. Io, Maurizio Mazzieri, sono uno di quegli ex frati e non ho paura di mettere il mio nome e nemmeno di comparire davanti ad un tribunale ecclesiastico e/o civile qualora vogliate intraprendere una procedura legale per quanto scritto in questo articolo. Se gli articoli scritti contro di voi contengono cose false perché non ricorrere alla giustizia anziché calunniare...

Dormizione e Assunzione della Madonna

GLI APOSTOLI SI RIUNIRONO A GERUSALEMME PER FARLE COMPAGNIA NEGLI ULTIMI MOMENTI. E UN POMERIGGIO SERENO E LUMINOSO LE CHIUSERO GLI OCCHI E DEPOSERO IL SUO CORPO IN UN SEPOLCRO. Papa Pio XII Come ricordava il Papa, il Cielo ha un cuore: quello della Vergine Maria, che fu portata in corpo e anima accanto a suo Figlio, per sempre. Gli ultimi anni di Maria sulla terra – quelli che intercorsero tra la Pentecoste e l’Assunzione –, sono rimasti avvolti in una nebbia tanto spessa che quasi non è possibile penetrarli con lo sguardo e ancor meno indovinarli. La Scrittura tace e la Tradizione ci tramanda solamente qualche eco lontano e incerto. La sua esistenza trascorse silenziosa e laboriosa: come una sorgente nascosta che dà fragranza ai fiori e freschezza ai frutti. Hortus conclusus, fons signatus (Ct 4, 12), la chiama la liturgia con parole della Sacra Scrittura: giardino chiuso, fontana sigillata. E anche: pozzo d’acque vive e ruscelli sgorganti dal Libano (ibid., 15)....

Le passioni dell'anima - la Speranza

di don Gabriele D'Avino Secondo la testimonianza di Diogene Laerzio, quando ad Aristotele fu chiesto cosa fosse per lui la speranza, il Filosofo rispose: «Il sogno di un uomo ad occhi aperti»1. Un modo di certo poetico per designare sinteticamente quel particolare appetito sensitivo che ci pone nell’aspettativa di un bene sensibile. Ma ciò ricorda la passione di Desiderio, dalla quale la Speranza nettamente si distingue. Bisognerà dunque apportare delle precisioni ulteriori.