Blog della Tradizione Cattolica Apostolica Romana

venerdì 2 maggio 2014

MAGISTERO DELLA CHIESA SULLE INDULGENZE


DAL “MANUALE DELLE INDULGENZE”

1

N. 1 – L’indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati [= le 
conseguenze che restano delle nostre colpe, ndr], già rimessi quanto alla colpa [= col sacramento 
della confessione, ndr], che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per 
intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, autoritativamente dispensa ed 
applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei santi [= tutte le preghiere, sacrifici, 
mortificazioni e penitenze offerte a Dio come espiazioni dei peccati da Gesù, dalla Madonna e da 
tutti i santi, ndr]. 

N. 2 – L’indulgenza è plenaria o parziale, secondo che libera in tutto (plenaria) o in parte (parziale) 
dalla pena temporale dovuta per i peccati [= le sofferenze che sulla terra o in Purgatorio dovremo 
affrontare per purificarci dai nostri peccati, ndr] 

N. 3 – Ogni fedele può lucrare (= acquistare) le indulgenze sia plenarie che parziali per se stesso [= 
in sconto delle pene dovute ai peccati suoi, ndr] oppure applicarle ai defunti a modo di suffragio [= 
in sconto delle pene dovute ai peccati dei defunti, per abbreviargli l’intensità o il tempo delle pene 
che soffrono nel Purgatorio, ndr] 

1. PER LUCRARE QUALUNQUE INDULGENZA È NECESSARIO • Intenzione almeno generale di acquisirla; 
• Distacco dell’affetto dal peccato, anche veniale [= significa che non ci deve essere la
volontà di commettere alcun peccato, neanche piccolo 
, ndr]; 2
• Confessione sacramentale; 
• Comunione sacramentale; 
• Pater, Ave e Gloria secondo le intenzioni del Santo Padre. 
2. OGGETTI SACRI A CUI È ANNESSA INDULGENZA PARZIALE SE SE NE FA USO DEVOTO • Corona, scapolare e crocifisso indossati o venerati devotamente; 
3. ALCUNE PARTICOLARITÀ • Le preghiere prescritte devono essere recitate vocalmente; 
• Una confessione vale per più indulgenze (ma una comunione e una preghiera secondo le 
intenzioni del Santo Padre per una sola indulgenza); 
• Si possono lucrare più indulgenze parziali al giorno (ma una sola plenaria); 
4. QUATTRO CONCESSIONI GENERALI 
Per i cristiani che tendono regolarmente alla perfezione della carità è data indulgenza parziale: 
1. Pie invocazioni elevate a Dio con umile fiducia dal cristiano fatte durante lo svolgimento 
del suo lavoro o nel tollerare le avversità (= giaculatorie fatte durante la giornata). 
! Promulgato in ottemperanza alla lettera di Papa Paolo VI “Indulgentiarum doctrina” (= dottrina delle 1
indulgenze) dell primo Gennaio 1967. Aggiornato dalla Santa Sede nel 1999.
! Anche se, necessariamente, qualche peccato almeno veniale, finché siamo sulla terra, lo commettiamo. Ma 2
non dobbiamo volere offendere Dio neanche con una semplice bugia. Questa è l’intenzione del testo.

2. Cristiano che dona se stesso o i suoi beni, per spirito di fede, ai fratelli che si trovano in 

necessità (= elemosina). 

3. Cristiano che si priva di qualche cosa a lui gradita o lecita in spirito di penitenza (= sacrifici 

e mortificazioni). 

4. Cristiano che rende testimonianza della fede pubblicamente davanti agli altri. 

1. CONCESSIONI PARTICOLARI 







A) INDULGENZA PLENARIA 







5.1 Almeno mezz’ora di adorazione al Santissimo Sacramento; 

5.2 Via Crucis; 

5.3 Rosario recitato in Chiesa (oppure in ogni luogo se recitato in famiglia o in comune); 

5.4 Recita dell’inno Akathistòs (in Chiesa); 

5.5 Almeno mezz’ora di lettura della Parola di Dio; 

5.6 Ritiro spirituale di almeno tre giorni; 

5.7 Indulgenza in articulo mortis: data dal sacerdote con benedizione apostolica ad hoc (si 

amministra con il sacramento dell’unzione; per questo è così importante chiamare il sacerdote 

prima della morte della persona); 

5.8 Partecipazione all’adorazione della Croce il Venerdì Santo; 

5.9 Recita in Chiesa dell’inno allo Spirito Santo “Veni Creator” il primo dell’anno e a 

Pentecoste; 

5.10 Recita in Chiesa il 31 Dicembre dell’inno Te Deum; 

5.11 Rinnovazione delle promesse battesimali nella Veglia pasquale e nell’anniversario del 

proprio Battesimo con formula propria; 

5.12 Recita del Rosario in cimitero e preghiera, anche solo mentale, per i defunti dal primo 

all’otto Novembre (per le anime del Purgatorio); 

5.13 Visita di una Chiesa o Cappella nel 2 Novembre e recita del Pater e Credo; 

5.14 Visita dei seguenti luoghi sacri con recita di Pater e Credo: • Una delle quattro basiliche patriarcali romane, facendo un atto di sottomissione al Papa; • Una basilica romana minore, una volta l’anno, o nella festa dei Santi Pietro e Paolo o nella Solennità del 

Patrono o il 2 di Agosto; • Chiesa Cattedrale di ogni diocesi o nella festa dei Santi Pietro e Paolo o nella Solennità del Patrono o il 2 

di Agosto; • Santuari, una volta all’anno oppure nella festa del Patrono; • Chiesa Parrocchiale il 2 Agosto o nella festa del Patrono; • Chiesa o altare nel giorno della dedicazione; 







B) INDULGENZA PARZIALE 







5.1 Visita del Santissimo sacramento; 

5.2 Recita degli inni Adoro devote o Tantum ergo o O Sacrum Convivium a Gesù sacramentato; 

5.3 Comunione spirituale; 

5.4 Ringraziamento dopo la comunione (Anima di Cristo oppure En ego); 

5.5 Esame di coscienza; 

5.6 Recita di un atto di contrizione (Salmo 50; Dal profondo; Confesso). 

5.7 Orazione mentale; 

5.8 Rosario al di fuori delle condizioni in cui è plenaria (per esempio recita individuale privata); 

5.9 Pia recita del Magnificat; 

5.10 Recita dell’Angelus (tre volte al giorno); 



5.11 Qualunque altra preghiera approvata rivolta alla Vergine Maria;5.12 Recita dell’Angelo di Dio; 

5.12 Recita della preghiera a San Giuseppe “A te o beato Giuseppe”; 

5.13 Recita delle litanie approvate (Santissimo Nome di Gesù; Sacratissimo Cuore di Gesù; 

Santissimo Sangue; Lauretane; dei Santi; di San Giuseppe); 

5.14 Novene pubbliche (= in Chiesa e con la comunità); 

5.15 Preghiere per il Papa ed il Vescovo diocesano; 

5.16 Recita delle preghiere prima e dopo i pasti; al principio ed al termine del giorno; al 

principio ed alla fine del lavoro; 

5.17 Segno della Croce fatto devotamente e dicendo “Nel nome del Padre, del Figlio e dello 

Spirito Santo”; 

5.18 Recita del Credo; 

5.19 Atto di fede, di speranza e di carità con qualsiasi formula; 

5.20 Visita al cimitero e preghiere per i defunti; 

5.21 Recita devota dell’Eterno riposo; 

5.22 Lettura della Scrittura per meno di mezz’ora.




Nessun commento:

Posta un commento

I commenti contenenti linguaggio sgradito, insulti , con contenuti a sfondo razzista , sessista ed intolleranti saranno cestinati dall'amministratore del blog che si riserva il diritto di scegliere quali commenti possono essere pubblicati.

Questo sito internet è un blog personale e non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001


Realizzazione siti web - www.webrex2000.com