(mercoledì 29 gennaio nella Festa di San Francesco di Sales) alle 23:23, ora di Londra. Mons. Richard Nelson Williamson che fu Vescovo della Chiesa cattolica rende la sua anima a Dio.
Nato a Londra l’8 marzo 1940, da genitori anglicani.
Studiò al Winchester College di Londra e si laureò in letteratura inglese all’Università di Cambridge. Emigrò in Africa, dove fu docente nel Ghana.
Dopo aver stabilito un rapporto di amicizia con Thomas Malcom Muggeridge, giornalista, scrittore e studioso del cristianesimo, si convertì al cattolicesimo.
Egli fu membro della Fraternità Sacerdotale San Pio X, dall'ottobre 1972 data in cui entrò nel Seminario San Pio X di Ecône, in Svizzera, fondato da Mons. Marcel Lefebvre. Fu ordinato sacerdote da Mons. Lefebvre il 29 giugno 1976, e nel Giugno del 1988 consacrato vescovo dall'arcivescovo Marcel Lefebvre e dal vescovo Antônio de Castro Mayer. Nel 2012, in seguito alle divergenze con il Superiore della Fraternità, Mons. Bernard Fellay, che intende rientrare sotto l’autorità della Roma conciliare, Mons. Williamson viene allontanato e di fatto espulso dalla Fraternità.
“Con la morte di monsignor Richard Williamson si spegne una voce autenticamente cattolica del nostro tempo un vescovo consacrato per resistere al progressivo sgretolamento della Chiesa post-conciliare. Mons.Williamson, uno dei quattro vescovi consacrati il 30 giugno 1988 da monsignor Marcel Lefebvre, ha incarnato fino all’ultimo respiro la battaglia contro quella che oggi possiamo definire senza esitazioni una neo-chiesa emersa dal Concilio Vaticano II. Una Chiesa che, voltando le spalle alla tradizione e al depositum fidei, ha scelto di piegarsi al mondo, precipitando in una confusione dottrinale e in un’apostasia ormai manifesta persino nei più alti vertici vaticani”.La sua missione episcopale, ricevuta per preservare la fede cattolica e contrastare la deriva modernista, non ha mai conosciuto compromessi. Con instancabile determinazione, monsignor Williamson ha denunciato quella che l’insospettabile Papa Paolo VI definì “l’autodemolizione della Chiesa”, consapevole che il nemico non si trovava più alle porte, ma aveva già occupato il cuore stesso dell’istituzione ecclesiastica. La sua vita è stata una testimonianza ininterrotta di fedeltà alla tradizione, alla liturgia e alla dottrina immutabile della Chiesa.
Il 25 gennaio 2025, Sua Eccellenza Monsignor Richard Williamson è stato ricoverato in ospedale in seguito ad un emorragia cerebrale.
Le sue condizioni sono apparse subito gravi.
Col permesso dei medici curanti, Mons. Williamson è stato assistito giorno e notte da sacerdoti e fedeli laici che hanno ripetutamente pregato per lui, al pari di migliaia di altri fedeli sparsi nel mondo.
Nato a Londra l’8 marzo 1940, da genitori anglicani.
Studiò al Winchester College di Londra e si laureò in letteratura inglese all’Università di Cambridge. Emigrò in Africa, dove fu docente nel Ghana.
Dopo aver stabilito un rapporto di amicizia con Thomas Malcom Muggeridge, giornalista, scrittore e studioso del cristianesimo, si convertì al cattolicesimo.
Egli fu membro della Fraternità Sacerdotale San Pio X, dall'ottobre 1972 data in cui entrò nel Seminario San Pio X di Ecône, in Svizzera, fondato da Mons. Marcel Lefebvre. Fu ordinato sacerdote da Mons. Lefebvre il 29 giugno 1976, e nel Giugno del 1988 consacrato vescovo dall'arcivescovo Marcel Lefebvre e dal vescovo Antônio de Castro Mayer. Nel 2012, in seguito alle divergenze con il Superiore della Fraternità, Mons. Bernard Fellay, che intende rientrare sotto l’autorità della Roma conciliare, Mons. Williamson viene allontanato e di fatto espulso dalla Fraternità.
“Con la morte di monsignor Richard Williamson si spegne una voce autenticamente cattolica del nostro tempo un vescovo consacrato per resistere al progressivo sgretolamento della Chiesa post-conciliare. Mons.Williamson, uno dei quattro vescovi consacrati il 30 giugno 1988 da monsignor Marcel Lefebvre, ha incarnato fino all’ultimo respiro la battaglia contro quella che oggi possiamo definire senza esitazioni una neo-chiesa emersa dal Concilio Vaticano II. Una Chiesa che, voltando le spalle alla tradizione e al depositum fidei, ha scelto di piegarsi al mondo, precipitando in una confusione dottrinale e in un’apostasia ormai manifesta persino nei più alti vertici vaticani”.La sua missione episcopale, ricevuta per preservare la fede cattolica e contrastare la deriva modernista, non ha mai conosciuto compromessi. Con instancabile determinazione, monsignor Williamson ha denunciato quella che l’insospettabile Papa Paolo VI definì “l’autodemolizione della Chiesa”, consapevole che il nemico non si trovava più alle porte, ma aveva già occupato il cuore stesso dell’istituzione ecclesiastica. La sua vita è stata una testimonianza ininterrotta di fedeltà alla tradizione, alla liturgia e alla dottrina immutabile della Chiesa.
Il 25 gennaio 2025, Sua Eccellenza Monsignor Richard Williamson è stato ricoverato in ospedale in seguito ad un emorragia cerebrale.
Le sue condizioni sono apparse subito gravi.
Col permesso dei medici curanti, Mons. Williamson è stato assistito giorno e notte da sacerdoti e fedeli laici che hanno ripetutamente pregato per lui, al pari di migliaia di altri fedeli sparsi nel mondo.
Réquiem aetérnam dona ei Dómine
Et lux perpétua lúceat ei
Requiéscat in pace
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