Carissimi amici e lettori,
la prima domenica dopo la solennità dell’Epifania la chiesa cattolica festeggia la Festa della Sacra Famiglia, di Gesù, Giuseppe e Maria. Dopo l'adorazione dei Magi, un angelo avverte Giuseppe di fuggire in Egitto poiché Erode vuole uccidere il bambino Gesù; la sacra famiglia quindi permarrà in Egitto fino alla morte del re, il quale aveva ordinato di uccidere tutti i neonati maschi di Betlemme nel vano intento di liberarsi di Gesù. Morto Erode, la sacra famiglia fece ritorno a Nazareth. Nel vangelo di Luca si trovano invece l'episodio della circoncisione del bambino secondo la legge di Mosè, e lo smarrimento e ritrovamento di Gesù dodicenne al tempio di Gerusalemme; ritrovato dopo tre giorni di ricerca, la santa famiglia fece ritorno a Nazareth dove Gesù crebbe "sottomesso" ai genitori. (Sottomissione significa mettersi sotto Dio, sotto la Sua cura).
Il Figlio di Dio facendosi uomo ha consacrato la famiglia. È voluto sbocciare come tutti gli uomini in una famiglia. Ha voluto che potessimo avere un mirabile modello per tutte le nostre famiglie. La famiglia esce dal cuore di Dio. La parola Sua la raccogliamo nel primo libro della Genesi: “Non è bene che l’uomo sia solo” (cfr. Gen 2,18). “Non è bene”: ecco la famiglia, l’amore della famiglia, la dignità della famiglia, la missione della famiglia.
Ha voluto che l’uomo così si completasse nel matrimonio e che l’amore dell’uomo e della donna fosse responsabilmente fecondo. Il Signore ha costituito la famiglia come la sorgente del vero amore, della vera donazione espressa così nei sacrifici che richiede la famiglia, perché l’amore è dono.
L’uomo solo sarebbe portato quasi istintivamente all’egoismo. No, è chiamato per la famiglia dove deve dare, dove può vedere il frutto del suo dono, dove può compiere il suo lavoro, dove può finalizzare il suo lavoro, dove può essere utile in ogni momento della sua vita. Oggi giorno la famiglia lotta per la sopravvivenza, la Chiesa stessa lotta per la sopravvivenza. Nelle culture e nei paesi in cui muore la famiglia cattolica, muore anche la Chiesa cattolica; e una volta che la famiglia cattolica, come istituita da Cristo, scompare, «la Chiesa di Gesù Cristo viene rimossa da quella nazione e da quel popolo».
Se guardiamo alla cattolica Irlanda, oltre il 90% della popolazione andava alla messa domenicale, molti negozi chiudevano la domenica e nei giorni festivi, il divorzio non era legale e i negozi non vendevano materiale pornografico. Tutto questo è cambiato negli anni ’90. Oggi, il 41% dei bambini irlandesi nasce al di fuori del matrimonio rispetto a solo l’1,80% nel 1962. Si è verificato anche un notevole aumento dell’età in cui le persone si sposano e hanno figli. In gran parte politiche scellerate dell'Europa e del mondo occidentale, ad esempio nel 1960 negli Stati Uniti il 72% dei ventiquattrenni era sposato rispetto a solo il 9% di oggi; e tutto ciò, lo si ripete, combacia sia col vento della secolarizzazione, sia con quello della denatalità. Non è un caso che fior di sociologi oggi denuncino come il declino della fede cattolica rischi di essere un grosso problema di salute pubblica nonché tenuta e coesione sociale. Il declino in Occidente della fede cattolica – ben lungi dall’essere problema solo della Chiesa – è fenomeno che dovrebbe interessare tutti, tuttavia, attenzione, non è pessimista sul futuro, : «Se valorizziamo la famiglia cattolica, noi… ripristineremo alla Chiesa il posto che le spetta come leader morale delle società del mondo; ci sarà un aumento delle vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa, l’aborto sarà sconfitto e arriverà porre fine… i divorzi e le disgregazioni familiari saranno drasticamente ridotti e ridurremo il tasso di suicidi.. ». Tutto, però, dipende da una cosa: la fede San Paolo insegnò che la fede “è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono” (Ebrei 11:1). La famiglia cattolica su esempio della Santa Famiglia, deve vivere insieme l'Eucaristia, fonte dell'amore e dell'intimità che le famiglie cattoliche devono celebrare, andando a Messa insieme la domenica e nelle feste di precetto, così come confessarsi regolarmente, vivendo una vita familiare eucaristica. La famiglia cattolica è chiamata, ad amarsi con l'amore che proviene dal cuore di Dio, e questo si può ottenere solo se si chiede insieme a Dio di mostrarci la via per raggiungere quell'amore.
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