Blog della Tradizione Cattolica Apostolica Romana

martedì 30 luglio 2024

Toverà ancora la fede sulla terra?



di A.di J
Carissimi amici e lettori,
«Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà ancora la fede sulla terra?».
È una domanda – posta a seguito della parabola della vedova insistente – che dovremmo prendere sul serio, in tutta la sua lucida e aperta possibilità, perché non presuppone una risposta accomodante: esiste, infatti, l’ipotesi che la fede diminuisca fino a esaurirsi nel tempo, perché è una delle eventualità della libertà umana.
Purtroppo il dramma della Chiesa gerarchica oggi è la perdita della fede in Gesù Cristo. La Fede non si perde perché si pecca, certo si indebolisce, ma con una buona Confessione e un radicale cambiamento di vita, vivendo i sacramenti si può riprendere il cammino di Fede interrotto.
In questi ultimi tempi moltissimi cattolici si stanno allontanando da Dio per diverse cause, a cominciare da una falsa percezione della realtà. Anche per una grande sicurezza in se stessi. Le nazioni che hanno più problemi sono quelle che hanno rifiutato deliberatamente Dio e che considerano tabù la sua parola.
L’indifferenza e la de-cristianizzazione è peggio di una guerra nucleare. La nostra anima è contagiata dal male, e dal veleno iniettato in primis  dalle nuove dottrine partorite con Concilio Vaticano II, e  dal cattivo uso dei dispositivi radio-televisivi e dalla cattiva stampa, dall’ egoismo, dalla superbia; è malata perché viviamo soltanto per questa vita e non per l’eternità. Il vero problema di oggi è la mancanza di fede,quella che ci induce a commettere un errore e un peccato dietro l’altro e d'aggrapparci alle idee strampalate.“Rimarrà un piccolo resto” e noi vogliamo farne parte? È verità quello che ci frulla nella testa o quello che Dio ha rivelato ai profeti? E la Chiesa attraverso il suo magistero autentico ci insegna? Se non riveliamola verità siamo anatema,cioè rischiamo grosso.
Anatema è una sentenza di maledizione riguardo a una dottrina o a una persona, specialmente in riferimento a una eresia "e oggi ne circolano tante special modo nella Chiesa, infettata di modernismo e di liberalismo, tutte dottrine già condannate da precedenti documenti pontifici del magistero solenne". La parola di Dio è un contenitore che trabocca di cose preziose,ma è come se questo scrigno non esistesse più e ne vogliamo riempire uno fasullo,fatuo,senza significato.
Parlare in nome di Dio invano non solo infrange il secondo comandamento ma diventa per noi anatema. Per non commettere errori diciamo:“sta scritto”.Se non sappiamo rivelare ciò che è scritto è meglio che tacciamo.I libri sapienziali vengono in nostro soccorso e ci avvertono di quello che non dobbiamo fare.
Anche i profeti ci ammoniscono a non vendere l’anima al diavolo per convenienza pastorale, cioè la nostra fede, e a non vivere di espedienti.Avremo un risultato positivo se viviamo dalla parte di Dio e non mettiamo in discussione la sua parola.

Quanti soldi buttiamo per sostenere dottrine varie e peregrine o personaggi che non hanno alcun senso? E poi tralasciamo i nostri giovani futuri sacerdoti così cari al Cuore di Cristo . Dov’è la nostra carità? Facciamo ore di coda a perseguire certe persone e ci lamentiamo se la Santa Messa, il santo sacrificio della crocedi Nostro Signore Gesù Cristo, dura qualche minuto in più. Chi è per noi il vero Dio? Quelle teorie che ci promettevano la soluzione di tutti i nostri problemi? Esse sono state tutte un fallimento.Se fossimo stati più attenti nella nostra vita avremmo potuto aiutare molte persone e anche la nostra Santa Chiesa cattolica che grazie al Concilio Vaticano II è stata mutilata nella sua dottrina. I cristiani credibili non vivono solo per i diritti ma anche per i doveri,non hanno paura di sacrificarsi per gli altri.La sofferenza diventa gioia quando l’accettiamo per Dio perché il Dio è con noi. Non è fede pregare per paura della guerra, iniziamo a non fare più le guerre con le persone che ci circondano e per meritarci la misericordia di Dio.
Ognuno di noi ha dovuto affrontare la propria prova della fede e molti conoscono qualcuno che si è trovato o si trova tutt’ora in difficoltà. Talvolta, queste prove sembrano essere troppo difficili da sopportare e rischiamo di perdere la nostra fede.Quando la nostra fede sta vacillando causa una ferita alla nostra anima. Il primo passo per guarire questa ferita è la preghiera costante chiedere aiuto a Lei a Maria santissima Regina Crucis la tutta santa, per farlo, è necessario osservare il silenzio e il raccoglimento e riconnettersi con Dio autore della vita. Dietro alla parola fede si nasconde il verbo credere.

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