RUBRICA SPIRITUALE DEDICATA ALLA SANTISSIMA VERGINE MARIA a cura don Davide Pagliarani Superiore Generale della Fraternità San Pio X
AVE MARIA
Maria e il sacerdozio
La più grande gloria che si possa rendere a Dio è lo stesso Sacrificio di Nostro Signore sulla Croce, rinnovato tutti i giorni sugli altari. Con esso, solamente per Cristo, con Cristo e in Cristo sono resi ogni onore e gloria alla Santissima Trinità.
Del pari, vi è solo una possibilità per riscattare le anime e rendere loro la vita di Dio, ed è per mezzo del Sangue di Nostro Signore che arriva alle anime per i canali dei sacramenti, per liberarle dalla prigione del peccato originale, per lavarle di ogni sporcizia, per purificarle e guarirle dalla loro lebbra spirituale, per colmarle di luce e di tutte le ricchezze divine.
Secondo la volontà di Nostro Signore Gesù Cristo: chi è il solo in grado di completare sulla terra l’opera della Redenzione, di continuare a dare a Dio ogni gloria e di versare il Sangue di Cristo nelle anime? Il sacerdote. Di conseguenza, quello che più preoccupa il Cuore Immacolato della Vergine, desiderosa di salvare i suoi poveri figli perduti, è il sacerdozio.
Il desiderio più profondo della nostra Regina è di dare a suo Figlio dei continuatori della Sua opera di salvezza, affinché per mezzo di questi strumenti intimamente uniti a suo Figlio dal carattere sacerdotale, arda dovunque sulla terra la fiamma del Suo Sacro Cuore: la Via, la Verità e la Vita. Perché è soprattutto per mezzo loro che Ella può compiere la sua missione di dare Gesù al mondo, di santificare le anime e trasformarle in altri Cristi. Senza questi strumenti, le anime per cui Ella ha tanto pregato, ha tanto sofferto, e ha sacrificato suo Figlio, queste anime, sue figlie amatissime, rischierebbero di essere eternamente separate dalla loro Madre, eternamente dannate.
E’ per questo che Ella può esercitare il suo ufficio di Mediatrice di tutte le grazie soprattutto nelle anime generose, che Ella suscita alla vocazione, che chiama ad una vita superiore con le grazie della luce e della forza per vincere le esitazioni e gli ostacoli, e anche con le innumerevoli grazie di preparazione diretta al sacerdozio; fino al momento benedetto in cui Ella può presentare l’ordinando a suo Figlio, il Quale, per mano del vescovo, ne fa veramente un altro Se stesso.
In verità, “Se la Vergine, Madre di Dio, ama tutte le anime di un amore ardente, tuttavia Ella ha una predilezione per i sacerdoti, che sono l’immagine vivente di Gesù Cristo» (Pio XI).
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