Nel 2008, in occasione della chiusura della XX Settimana della Fede nell’arcidiocesi di Lecce (16 febbraio), pubblicò una profezia che la Serva di Dio Suor Lucia di Fatima (Suor Maria Lucia del Cuore Immacolato) rivelò al cardinale Carlo Caffarra fondatore del Pontificio Istituto per Studi su Matrimonio e Famiglia. All’inizio del lavoro affidatogli da Giovanni Paolo II, il Cardinale scrisse a Suor Lucia dos Santos.
L’Arcivescovo di Bologna, come riportato nel suddetto sito, racconterà: «Inspiegabilmente, benché non mi attendessi una risposta, perché chiedevo solo preghiere, mi arrivò dopo pochi giorni una lunghissima lettera autografa – ora negli archivi dell’Istituto – in cui è scritto: lo scontro finale tra il Signore e il regno di Satana sarà sulla famiglia e sul matrimonio. Non abbia paura, aggiungeva, perché chiunque lavora per la santità del matrimonio e della famiglia sarà sempre combattuto e avversato in tutti modi, perché questo è il punto decisivo. E poi concludeva: ma la Madonna gli ha già schiacciato la testa.
Si avvertiva, anche parlando con Giovanni Paolo II, che questo era il nodo, perché si toccava la colonna portante della creazione, la verità del rapporto fra l’uomo e la donna e fra le generazioni. Se si tocca la colonna portante crolla tutto l’edificio, e questo adesso noi lo vediamo, perché siamo a questo punto, e sappiamo. E mi commuovo, leggendo le biografie più sicure di Padre Pio, di come quest’uomo fosse attento alla santità del matrimonio, alla santità degli sposi, anche con giusto rigore più di una volta».
Suor Lucia sapeva dunque, attraverso i suoi colloqui celesti, che la famiglia era il nucleo dello «scontro finale». Ci furono chiare profezie mariane sul tragico sfaldamento della cellula famiglia, si tratta delle apparizioni della Madonna del Buon Successo, che avvennero in Ecuador: la Vergine Maria parlò allora dei nostri tempi. All’una di notte del 2 febbraio 1594, la giovane badessa del convento dell’Immacolata Concezione della città di Quito, Madre Mariana de Jesus Torres (1563-1635), scese a pregare nel coro della cappella.
Ad un certo punto ebbe la sensazione che qualcuno fosse presente e dopo poco si sentì chiamare per nome; di fronte a lei apparve una bellissima Signora circondata di gloria e di splendore, vestita da monaca, che con la mano sinistra sosteneva un Bambino di celestiale bellezza, mentre con la mano destra stringeva un pastorale abbaziale di oro brunito e costellato di pietre preziose.
La Badessa era attonita e contemplava, con una gioia inesprimibile, quella Signora di ultraterrena beltà; allo stesso tempo provò un amore così immenso per Dio che, come lei stessa racconterà, se non avesse avuto una speciale protezione, ne sarebbe morta all’istante. Quando riuscì a parlare chiese alla Signora chi fosse, ed ella rispose: «Sono Maria del Buon Successo, regina dei Cieli e della terra». Ebbe inizio così la prodigiosa serie di apparizioni mariane. Furono sette visite che si verificarono fra il 1588 e il 1634. La Madonna, quattro secoli fa, descrisse la situazione del mondo e della Chiesa di oggi, ammonendo e sollevando speranze che gettano luce sull’epoca di grave crisi che stiamo vivendo.
La Madonna del Buon Successo profetò quattro realtà: incoraggiò le sorti della comunità di suore che Madre Mariana Torres Berriochoa guidava, garantendo la sua materna protezione sul monastero; predisse il destino della nazione ecuadoregna, della cristianità occidentale e della Chiesa universale. Straordinario fu il suo predire la Massoneria più di un secolo prima della sua nascita formale (24 giugno 1717).
Per quanto riguarda l’Ecuador, la Beatissima Vergine preannunciò il 16 gennaio 1599, con due secoli e mezzo di anticipo, la consacrazione pubblica della nazione al Sacro Cuore di Gesù: «Nel secolo XIX verrà un presidente veramente cristiano (il futuro presidente dell’Ecuador, Gabriel García Moreno, ndr), un uomo di carattere, al quale il Signore concederà la palma del martirio sulla piazza antistante a questo mio convento; egli consacrerà la Repubblica al Divino Cuore del mio amatissimo Figlio e questa consacrazione sosterrà la Religione cattolica negli anni successivi, che saranno funesti per la Chiesa».
Il 21 gennaio 1610 la Madonna predisse che sarebbe dilagata la corruzione morale «perché Satana regnerà quasi completamente attraverso delle sette massoniche. Queste si concentreranno principalmente sui bambini per mantenere questa corruzione generale. Guai ai bambini di quest’epoca! (…)] Quanto al sacramento del matrimonio, che è simbolo dell’unione di Cristo con la sua Chiesa, sarà attaccato e profondamente profanato. La massoneria, con il suo potere, promulgherà delle inique leggi al fine di eliminare questo sacramento, facilitando la vita peccaminosa di ciascuno e incoraggiando la procreazione di bambini illegittimi, nati senza la benedizione della Chiesa. Lo spirito cattolico diminuirà rapidamente; la preziosa luce della fede si spegnerà progressivamente, fino a quando si giungerà ad una pressoché totale corruzione dei costumi (…).
In questi tempi sciagurati, ci sarà una lussuria ostentata che terrà le persone nel peccato e conquisterà innumerevoli anime frivole che si perderanno. Non si troverà quasi più l’innocenza nei bambini, né la modestia nelle donne. Nel supremo momento del bisogno della Chiesa, coloro che dovranno parlare resteranno in silenzio! Tu vedrai tutto dal cielo, dove non soffrirai più, figlia molto amata, ma le tue figlie e quelle che seguiranno dopo di loro soffriranno; queste anime molto amate che tu già conosci placheranno l’ira divina. Esse ricorreranno a me per l’invocazione di Nostra Signora del Buon Successo, quindi io ti comando di far fare la statua per la consolazione e la sopravvivenza del mio Convento e per le anime fedeli di questi tempi, un’epoca dove ci sarà una grande devozione verso di me, perché io sono la Regina del Cielo sotto svariate invocazioni. Questa devozione sarà lo scudo fra la Giustizia divina e il mondo prevaricatore, per prevenire la realizzazione della terribile punizione di Dio che questa terra colpevole merita».
Il 2 febbraio 1610 la Madonna, nella quinta apparizione, affermò che la Chiesa sarà attaccata da «terribili orde» e dilagheranno la corruzione morale e l’educazione laica.
La notte del 2 febbraio 1634, mentre la badessa pregava nel coro della cappella, la lampada del Tabernacolo si spense, lasciando il sacro luogo al buio. La Badessa stava per andare a riaccenderla, ma si sentì come bloccata da una forza sconosciuta e restò quindi in attesa. Improvvisamente apparve la Madonna, vincendo le tenebre col suo splendore e illuminando la cappella come se fosse stato pieno giorno. La Signora di Quito parlò di nuovo: «Lo spegnersi della lampada che arde davanti all’Amore prigioniero ha molti significati (…) si diffonderanno varie eresie, e, sotto il loro potere, la luce preziosa della Fede si spegnerà nelle anime per opera della quasi totale corruzione dei costumi. In quel tempo vi saranno grandi calamità fisiche e morali, pubbliche e private. Le poche anime rimaste fedeli alla grazia soffriranno un martirio tanto crudele e indicibile quanto prolungato; molte di esse scenderanno nella tomba per la violenza delle loro sofferenze e verranno considerate come martiri sacrificatisi per la Chiesa…».
Altro significato dello spegnimento della lampada è «dovuto allo spirito avvelenato di impurità che in quel tempo dominerà, percorrendo le strade, le piazze e i luoghi pubblici come un mare immondo e godendo di una libertà talmente sorprendente che quasi non resteranno più nel mondo anime vergini».
Il quarto significato «è il riconoscimento del potere delle sette, che abilmente si introdurrà nelle famiglie estinguendo l’innocenza nei cuori dei piccoli, soffocando in tal modo anche le vocazioni sacerdotali (…) Disgraziatamente, la Chiesa passerà allora attraverso una notte oscura in cui mancherà un prelato e un padre che vegli con amore, con dolcezza e forza, perspicacia e prudenza, e molte anime si perderanno mettendo in pericolo la loro stessa salvezza eterna. Il quinto motivo dell’estinzione della lampada sta nell’insensibilità e nel disinteresse di quella gente che, pur possedendo abbondanti ricchezze, resterà indifferente all’oppressione della Chiesa, alla persecuzione della virtù e al trionfo dei malvagi, trascurando di impiegare santamente le loro ricchezze per ottenere la distruzione del male e la restaurazione della Fede».
In questa tragica epoca di tenebre «la malvagità sarà trionfante. Eppure sarà giunta la mia ora, in cui io, in maniera meravigliosa, detronizzerò il superbo e maledetto Satana, ponendolo sotto il mio piede e incatenandolo nell’abisso infernale, liberando infine la Chiesa e la Patria dalla sua crudele tirannia». Tirannia che la Madonna imputò anche alla timidezza delle anime consacrate a Dio. La Regina delle vittorie parlò anche di un piccolo gregge che resisterà di fronte all’apostasia generalizzata.
La festa di Nostra Signora del Buon Successo si celebra il 2 febbraio e la sua devozione venne approvata nel 1611. La causa di beatificazione di Madre Mariana è stata aperta l’8 agosto 1986 dall’Arcivescovo di Quito, Antonio José González Zumárraga; mentre nel 1911 l’arcidiocesi della capitale ecuadoregna chiese alle autorità romane di poter incoronare la statua di Nostra Signora del Buon Successo, cosa che avvenne il 2 febbraio del 1991.
Nello stesso anno la cappella del convento dell’Immacolata Concezione è stata dichiarata Santuario mariano. Ricordare le profezie della Madonna del Buon Successo, legate inevitabilmente alle profezie di La Salette e di Fatima, non è soltanto motivo di considerare le importanti denunce celesti dei depravati, corrotti e profanatori giorni che stiamo vivendo, ma anche ragione di conforto e di sprone: resistere alle normative compiacenti il male, sia esse ecclesiastiche, sia esse laiche, è dovere di ogni uomo di buona volontà, ai fini sia della salvezza della propria anima, sia di un più rapido intervento divino, affinché la Misericordia di Nostro Signore ponga fine alla colpa.
(Cristina Siccardi)Fonte corrispondenza romana
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