Non posso sopportare l'idea di dover rivolgere auguri innocui, formali".Senza la fede il Natale diventa vuoto e la vita diventa oscura e senza bussola. se non si riconosce che Dio si è fatto uomo, non ha senso neppure festeggiare. Dobbiamo innanzitutto noi cristiani riaffermare con convinzione profonda e sentita la verità del Natale di Cristo, per testimoniare di fronte a tutti la consapevolezza di un dono inaudito che è ricchezza non solo per noi, ma per tutti.... In questo ormai immediato inizio d' anno, la preghiera della Chiesa si fa più intensa, affinché si realizzino le speranze di pace, di salvezza, di giustizia, di cui ancora oggi il mondo ha urgentemente bisogno … Chiediamo a Dio che la violenza sia vinta dalla forza dell'amore, le contrapposizioni cedano il posto alla riconciliazione, la volontà di sopraffazione si trasformi in desiderio di perdono di giustizia e di pace.l'augurio di bontà e di amore che ci scambiamo in questi giorni raggiunga tutti gli ambiti del nostro vivere quotidiano. La pace sia nei nostri cuori, perché si aprano all'azione della grazia di Dio.La pace abiti nelle famiglie Come i pastori, affrettiamo fin d'ora il nostro passo verso Betlemme, nel cuore della notte santa che noi potremo allora contemplare il bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia, insieme con Maria e Giuseppe. Chiediamo al Signore di aprire il nostro animo perché possiamo entrare nel mistero del suo Natale.Gesù bussa ai cuori per donarci la pace dell'anima, apriamo le porte a Cristo.Auguro a tutti voi e alle vostre famiglie di vivere questo nuovo anno veramente cristiano, in modo che anche gli scambi di auguri in questo giorno siano espressione della gioia di sapere che Dio ci è vicino e vuole percorrere con noi il cammino della vita.Sarà veramente un buon anno se accoglieremo in noi e tra noi l'amore che Cristo ci ha donato.
Carissimi amici e lettori, che nella Chiesa contino i gesti, si è sempre saputo. Ma a Ivrea ora contano soprattutto le posizioni. Quelle del corpo. Da qualche settimana, in diverse parrocchie, i fedeli che si inginocchiano per ricevere l’Ostia vengono sistematicamente saltati. Il messaggio è chiaro, il metodo pure: ti inginocchi? Non comunichi. La scena si è già vista più volte: il parroco si avvicina, Ostia in mano, e quando incontra un fedele inginocchiato... tira dritto. Nessuno dice nulla, ma tutti capiscono. Qualcuno si alza all’ultimo secondo per non fare la figura dell’eretico, altri restano lì, come statue di gesso, in ginocchio davanti all’altare e col vuoto tra le mani. Benvenuti nella nuova liturgia in salsa eporediese, dove non si sa bene cosa si prega, ma si sa benissimo come bisogna stare. La direttiva – perché di questo si tratta – non è scritta, non è firmata, non è motivata. Ma c’è. E gira. E viene fatta rispettare alla lettera, come certe leggi non dette dei regi...
Commenti
Posta un commento