Carissimi amici e lettori, ricevo e volentieri diffondo la risposta all’articolo di Boni Castellane di mons.C.M.Viganò. “Il Papa parla di peccato a chi non sa cos’è” Nel suo intervento apparso su La Verità dello scorso 1° Settembre, Boni Castellane, parlando di Jorge Mario Bergoglio, ha fatto riferimento alla sua « doppiezza come prassi » e alla « preminenza della pastorale sulla teologia », partendo da un recente intervento di Bergoglio in cui definiva « peccato grave » la mancata accoglienza delle orde di clandestini islamici che stanno invadendo e “meticciando” i Paesi europei per conto dell’élite globalista. Difficile sentire Bergoglio parlare di peccato, quantomeno nell’accezione teologica del termine, che presuppone la violazione della Legge di Dio e la perdita dello stato di Grazia che, solo, permette all’anima la salvezza eterna. E giustamente Boni Castellane enfatizza come il tristemente famoso « chi sono io per giudicare » suoni in contraddizione con queste prese di posizione...
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