„La vicenda che ha portato alle cronache la morte di Antonio Stano ha scosso l'opinione pubblica.“Siamo tutti colpevoli di questa vergogna, che in così poco tempo, ha sporcato una intera nazione, ogni casa, ogni madre, ogni padre, ogni figlio. Siamo tutti colpevoli nessuno escluso.C'è comunque l'obbligo morale di denunciare simili cose. I cristiani che fanno violenza ad altri esseri umani, frequentano quotidianamente la chiesa ma poi odiano gli altri e girano la faccia e lo sguardo per non vedere e non udire, si comportano da ipocriti, che senso ha.
Antonio Stano negli ultimi mesi aveva subito una lunga serie di aggressioni e violenze in casa e per strada. I bulli durante le spedizioni punitive nei confronti del pensionato, che soffriva di disagio psichico, filmavano le vessazioni e gli atti di violenza e poi li postavano nella chat di Whatsapp denominata "La comitiva degli orfanelli".
Gesù morendo sulla Croce pronunciò queste parole: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”.Questa preghiera non è semplicemente mormorata a fior di labbra; è gridata perché la si oda bene. Anzi non è neppure una preghiera, è una richiesta perentoria, fatta con l’autorità che gli viene dall’essere il Figlio: “Padre, perdona loro!”. E poiché lui stesso ha detto che il Padre ascoltava ogni sua preghiera, ogni nostra richiesta di aiuto certamente, avrà udito il povero Antonio che gridava chiedeva aiuto, ma nessuno gli ha teso la mano. Siamo un mondo di morti“.
“Se fosse successo a un cane, ci sarebbe stata la rivolta popolare. E invece a Manduria tutti zitti”.Un "silenzio assurdo,"ma che fa tanto rumore, un baccano assordante, che ha avvolto la brutalità delle aggressioni subite nel tempo da Antonio Cosimo Stano. "Se questi carnefici li chiamo così, con il vero proprio nome e no Bulli. Invece che con quel pover'uomo se la fossero presa con un cane, ci sarebbe stata la rivolta popolare. E invece tutti zitti. Quanto subiva Stano è stato chiuso e isolato in una casa, in una strada, in una comunità: un essere umano che abitava davanti a una parrocchia lasciato solo. Il prete ha detto di essere intervenuto più volte, ma perché non ha segnalato subito ai servizi sociali?"Lo hanno lasciato abbandonato a se stesso e alle angherie del branco quando era vivo, e lo hanno recluso al mondo nel suo ultimo viaggio, cambiando all’ improvviso il luogo delle esequie. Solo cinquanta persone hanno potuto partecipare al funerale. Come se ci fosse la volontà di chiudere ‘la pratica’ il più velocemente possibile e far spegnere i riflettori su questa tragedia umana. Ma, forse, non ce ne sarebbero state molte più di persone. «Siamo un mondo di morti. Ci conosciamo tutti qui a Manduria, ma non ci salutiamo», ha commentato Lorenzo, un conoscente che avrebbe voluto partecipare alle esequie. E lui, Antonio lu pacciu, certo non veniva salutato da nessuno. Figurarsi se poteva essere aiutato. Nemmeno quando le sue urla squarciavano le sere di via San Gregorio Magno. Nessuno è uscito dalle abitazioni vicine per soccorrerlo. Per scacciare quelle belve che si divertivano a picchiare, terrorizzare e derubare Antonio, colpevole di essere solo e forse un po’ strano. «Tutti facevano così con lui», si sarebbe giustificato uno dei quattordici ragazzi (ben 12 minorenni) del branco che per mesi, se non anni, hanno torturato l’anziano. Perché non farlo, quindi? Perché non divertirsi vedendolo spaventato e rinchiuso in se stesso. Debole.
Spedizioni che si ripetevano frequentemente, filmate coi telefonini e poi diffuse via social per riderci su.Tutti questi misfatti vengono compiuti da dei presunti cristiani che sono solo iscritti all'anagrafe parrocchiale solo perchè sono stati battezzati .La carità è il distintivo dei cristiani, Gesù stesso ha detto"Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri" (Gv 13,35)
Sapeva Gesù che dopo la sua morte non sarebbe stato facile per loro. Sarebbero stati “odiati da tutte le nazioni” a causa del suo nome. (Matt. 24:9) Satana avrebbe cercato di dividerli e di corromperli. In seguito all’apostasia che ancora oggi c'è nella Chiesa, sarebbero sorti falsi cristiani. (Matt. 13:24-30, 36-43) E ‘a causa dell’aumento dell’illegalità l’amore della maggioranza si sarebbe raffreddato’. E nella comunità di Manduria come in tante altre parti del mondo, questo è successo. Di fronte a tutto questo, cosa possono fare i cristiani per arginare questa ondata di inaudita violenza, cosa debbono fare i veri discepoli Cristo? Soprattutto l’amore per Gesù Cristo vero Dio vero Uomo, e per ogni creatura che è stata creata sua immagine. Sarebbe stato per loro un vincolo unificante. Ma dovevano anche amarsi l’un l’altro e in un modo che li avrebbe distinti dal resto del mondo. Che specie di amore Gesù disse che avrebbe contraddistinto i suoi veri discepoli?
Gesù alla vigilia della sua passione, nella sua ultima cena, diede loro questo comando: “Vi do un comandamento nuovo, che vi amiate gli uni gli altri; come io ho amato voi, e anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo tutti vi riconosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. (Giov. 13:34, 35) Quella notte Gesù parlò di amore più di 20 volte. E tre volte ripeté il comando di ‘amarsi gli uni gli altri’. (Giov. 15:12, 17) Era chiaro che Gesù non aveva in mente solo gli undici apostoli fedeli che erano con lui quella sera, ma tutti gli altri che col tempo avrebbero abbracciato la vera fede cattolica. I veri cristiani e hanno il comando di amarsi gli uni gli altri “tutti i giorni fino alla fine dei tempi”. Cerchiamo di non tradire questo comandamento noi tutti che ci professiamo cattolici,evitiamo di vivere nell'indifferentismo e ingratitudine nei confronti di Dio e del prossimo. Che Maria santissima la Madre della Chiesa illumini ognuno di noi e ci guidi sul retto sentiero .
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