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Come il cardinale Müller rilegge il papa di Sandro Magister

“Il più grande scandalo che può dare la Chiesa non è che in essa ci siano dei peccatori, ma smettere di chiamare per nome la differenza tra il bene e il male e relativizzarla; smettere di spiegare che cosa è il peccato o pretendere di giustificarlo per una presunta maggior vicinanza e misericordia verso il peccatore” (Card. G. L. Muller).

Punto per punto, l'esegesi fatta dal prefetto di dottrina delle parole di Francesco che più si prestano ad equivoci. Su omosessualità, comunione ai divorziati risposati, Lutero, sacerdozio femminile, celibato del clero 

 L'attesa dell'esortazione apostolica nella quale papa Francesco tirerà le somme del doppio sinodo sulla famiglia si fa ogni giorno più febbrile.

E intanto già si posizionano sui rispettivi fronti le aspettative riguardanti il documento papale, facendo presagire fin d'ora le divisioni che esploderanno dopo la sua pubblicazione.


Da un lato c'è un trionfante cardinale Walter Kasper, il capofila dei riformatori, secondo il quale l'esortazione "sarà il primo passo di una riforma che farà voltar pagina alla Chiesa al termine di un periodo di 1700 anni" (con presumibile riferimento al concilio di Nicea del 325, il cui canone 8, secondo un'azzardata esegesi, avrebbe autorizzato la comunione ai divorziati risposati).

Mentre sul fronte opposto c'è ad esempio l'arcivescovo Georg Gänswein, prefetto della casa pontificia e segretario del papa emerito Benedetto XVI, secondo il quale nell'esortazione si ritroverà invece "quel che ha sempre detto il magistero della Chiesa", senza strappi né nella dottrina né nella pratica pastorale.

La sensazione diffusa è che entrambi i fronti abbiano le loro ragioni, vista l'invincibile ambiguità che caratterizza i pronunciamenti di papa Francesco. Perché è facile prevedere che chiunque saprà scovare nelle oltre 200 pagine del documento il passaggio che più gli aggrada, e agire di conseguenza.

La bozza dell'esortazione è passata anche al vaglio della congregazione per la dottrina della fede, che – secondo alcune indiscrezioni – l'avrebbe rinviata al papa corredata di numerose proposte di modifica.

Non è dato sapere se e quanto Francesco abbia fatto tesoro delle osservazioni della congregazione.

Si conosce però il pensiero in materia del prefetto della congregazione per la dottrina della fede, il cardinale tedesco Gerhard L. Müller, che è anche uno dei tredici cardinali che all'inizio dello scorso sinodo misero in guardia il papa, in una lettera, dal pericolo di "risultati predeterminati su importanti questioni controverse", in rottura con la tradizione, specie sulla comunione ai divorziati risposati.

E ora Müller, proprio mentre è imminente la pubblicazione dell'esortazione apostolica, è uscito di nuovo allo scoperto con un libro-intervista ad ampio raggio, non solo sulla famiglia ma anche su altre questioni scottanti.

Il libro è uscito nei giorni scorsi in Spagna, edito dalla Biblioteca de Autores Cristianos, e sarà presto disponibile anche in italiano, per i tipi di Cantagalli, in inglese, in francese e in tedesco:

Il titolo del libro ricalca quello del libro-intervista che l'allora prefetto della congregazione per la dottrina della fede, Joseph Ratzinger, pubblicò nel 1985 con una immensa eco in tutto il mondo: "Rapporto sulla fede", in spagnolo "Informe sobre la fe". Müller non solo ha in Ratzinger il suo maestro e gli è succeduto nella stessa carica, ma è anche colui al quale il papa emerito ha affidato la pubblicazione di tutte le sue opere teologiche.

Per altre notizie sulla genesi di questo libro si veda l'introduzione scritta dall'intervistatore del cardinale, Carlos Granados, direttore generale dell'editrice:
Ed ecco qui di seguito cinque assaggi del libro, su altrettante questioni controverse.


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