«Sant’Ambrogio
che approvasti il rogo di una sinagoga, questo nuovo arcivescovo di
Bologna che vuole erigere moschee sarà cattolico? Di sicuro non è
bolognese, molti amici della città dei portici evitano le sue messe
siccome celebrate in romanesco insopportabile. Nominare un romanesco a Bologna è stato percepito in
loco come un gesto nient’affatto misericordioso anzi violento. A
disagio i fedeli e a disagio lui stesso che non sa benedire (fa ciao
ciao con la manina), che ignora il gregoriano e che adesso guarda caso
vuole la moschea. Ci tiene tanto: “Penso sia il tempo di avere una
moschea in città, non ho nessun timore se viene costruita, anzi penso
che bisognerebbe avere paura del fatto che non ci sia”. Smentendo ancora
una volta Cristo che si è definito via, verità e vita, unica via, unica
verità, unica vita, monsignor Zuppi vorrebbe inoltre che nelle scuole
italiane venissero introdotte le feste maomettane. Precisando la
dichiarazione, il giorno dopo, l’ha peggiorata ipotizzando che l’islam
faccia parte del disegno di Dio: Sant’Ambrogio, può essere cattolico
costui? A me sembra innanzitutto un araldo della sottomissione e quindi
in cattedrale non metto piede e a messa vado dai monaci di Santo
Stefano: non si capisce sempre quello che dicono (sono brasiliani) e
questa la considero una grazia, meglio un clero incomprensibile di un
clero la cui apostasia si comprende fin troppo bene »
Mons. Carlo Maria Viganò Sul Comunicato stampa circa la ricezione di Fiducia Supplicans https://www.lifesitenews.com/news/archbishop-vigano-cdl-fernandezs-defense-of-fiducia-supplicans-shows-his-manifest-heresy/ Il Cardinal Fernández scrive che “non c’è spazio per prendere le distanze dottrinali da questa Dichiarazione o per considerarla eretica, contraria alla Tradizione della Chiesa o blasfema”. Come risponderebbe a una simile osservazione? Non stupisce che l’autore di un documento in sé eretico cerchi di difenderlo contro ogni evidenza. Stupisce invece l’impudenza nel contraddire quella sinodalità che, a sentir loro, dovrebbe lasciare autonomia alle “chiese particolari”. Ma questo è ciò che avviene quando una lobby che pretende di avere una legittimazione “democratica” scopre che il popolo – sovrano solo a parole – non asseconda i suoi piani eversivi. Il consenso popolare diventa allora “deriva populista” (come quando non sono i Democratici a vincere onestamente un’elezione) e la st...
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