26) Come si dimostra che la Chiesa istituita da Cristo deve essere visibile?
La Chiesa di Gesù Cristo è visibile, perchè egli ce la presenta come un edificio,
come un regno, come un ovile, come una città posta sul monte; e perchè si entra
in essa con un segno sensibile, il battesimo.
Su questa pietra edificherò la mia chiesa... a te darò le chiavi del regno dei cieli
(Matt. 16. 18, 19). Ho altre pecore che non sono di quest’ovile; anche queste io
devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo
pastore (Giov. 10. 16). Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una
città collocata sopra un monte (Matt. 5. 14). Se uno non nasce da acqua e da
Spirito, non può entrare nel regno di Dio (Giov. 3. 5).
27) Se la Chiesa è costituita da quanti sono congiunti con Cristo mediante la
grazia e i doni soprannaturali, come si può dire che è visibile?
Quando si dice che la Chiesa è visibile non s’intende punto di dire che tutto ciò
che è nella Chiesa sia visibile. Essa è paragonata al composto umano. Ora, come
l'anima e il corpo non fanno due uomini, ma un solo uomo, così l’organismo
ecclesiastico e i doni soprannaturali, che ne costituiscono l’anima, fanno una sola
Chiesa.
Noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo (Rom. 12. 5).
28) Non si potrebbe dire che Gesù Cristo abbia iniziato un movimento
invisibile di anime, e che l’organizzazione ecclesiastica sia una cosa del tutto
umana?
Non si può dire, perchè è in assoluto contrasto con le Sacre Scritture, che ci
presentano la Chiesa istituita da Gesù Cristo in forma gerarchica.
[Gesù] chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici (Lc. 6. 13). Ne costituì
Dodici che stessero con lui (Mc. 3.14). Il Signore designò altri settantadue
discepoli e li inviò a due a due avanti a sé (Lc. 10. 1). Gesù disse a Simon
Pietro:… Pasci i miei agnelli… pasci le mie pecorelle (Giov. 21. 15-17). Vegliate
… su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha posti come vescovi a
pascere la Chiesa di Dio (Att. 20. 28). Per questo ti ho lasciato a Creta perché
regolassi ciò che rimane da fare e perché stabilissi presbiteri in ogni città,
secondo le istruzioni che ti ho dato (Tit. 1. 5). (Scelsero sette diaconi e) li
presentarono quindi agli apostoli i quali, dopo aver pregato, imposero loro le
mani (Att. 6. 6). [Gesù] ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere
profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di
Cristo (Efes. 4. 11-12).
29) Come si conosce la vera Chiesa di Gesù Cristo?
La vera Chiesa di Gesù si conosce da queste quattro noteIL PAPA
35) Come si dimostra che la Chiesa di Gesù Cristo debba avere un capo
visibile?
La Chiesa deve avere un capo visibile perchè fu istituita come un EDIFICIO
(Matt. 16. 18), come un REGNO {Matt. 16. 19); come un OVILE (Giov. 21. 16);
come un CORPO (Rom. 12. 5). Ora ogni edificio fabbricato da un uomo saggio
deve avere la roccia su cui posi il fondamento e lo renda solido; ogni regno il suo
re, ogni ovile il suo pastore, ogni corpo il suo capo. Questa roccia, questo re,
questo pastore, questo capo è S. Pietro, e chi a S. Pietro succede.
36) Come si dimostra che S. Pietro sia stato costituito Capo visibile della
Chiesa?
Da tutto il vangelo appare che egli fu preparato a questo ufficio. Gesù gli dà un
nome nuovo, al primo vederlo: Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai
chiamato Cefa, che significa Pietro (roccia) (Giov. 1. 42). Egli è chiamato il
primo nell'elenco degli apostoli (Matt. 10. 2). Egli è il primo nei favori (p. e.
Matt. 17. 1s; 14. 28s; 17. 25ss, ecc.); è il primo a parlare, specialmente nelle
questioni di fede (Matt. 16. 16; 18, 21; Giov. 6. 68). Per la fede di Pietro Gesù
prega, e a lui commette l’ufficio di confermare i fratelli (Lc. 22. 32). A Pietro
infine promise il primato.
37) Quando Gesù promise il primato a S. Pietro?
Gesù promise il primato a S. Pietro a Cesarea di Filippo, in premio della
splendida testimonianza che diede della sua divinità: E io a te dico: tu sei Pietro
e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non
prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che
legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra
sarà sciolto nei cieli (Matt. 16. 18-19). Da queste parole si deduce che Pietro ha il
primato perchè è la roccia che consolida l’edificio della Chiesa, perchè ha le
chiavi del regno dei cieli, perchè ha il potere di legare e di sciogliere, ossia di
condannare e di assolvere.
38) La pietra sopra la quale s’innalza la Chiesa non è forse Gesù Cristo?
Certamente; ma Gesù Cristo è la pietra invisibile, Pietro invece è la roccia
visibile e sociale.
39) Le parole: «Su questa pietra», non potrebbero intendersi: «Sulla fede
della mia divinità» edificherò la mia Chiesa?
No, perchè Gesù Cristo si rivolge alla persona di Pietro. La fede nella divinità di
Gesù Cristo è la roccia dottrinale della Chiesa, non quella sociale. : l’unità, la santità, la
cattolicità, l’apostolicità.
30) Che cosa comprende l’unità della Chiesa?
L’unità della Chiesa comprende tre cose: 1) unità di fede, in quanto che tutti
professano lo stesso Credo, o simbolo apostolico, riconoscono gli stessi
sacramenti, accettano gli stessi dogmi. 2) Unità di comunione, con la
partecipazione agli stessi beni spirituali per opera della Comunione dei Santi. 3)
Unità di regime, in quanto che tutti sottostanno allo stesso capo, secondo la
forma gerarchica istituita da Gesù Cristo.
[Vi è] un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo (Efes. 4. 5). Perché siano
una sola cosa, come noi siamo una sola cosa (Giov. 17. 11, 21). Cerchiamo di
crescere in ogni cosa tendendo a lui, che è il capo, Cristo. Da lui tutto il corpo,
ben compaginato e connesso, con la collaborazione di ogni giuntura, secondo
l’energia propria di ogni membro, cresce in modo da edificare se stesso nella
carità (Efes. 4. 15-16). Un solo gregge, un solo pastore (Giov. 10. 16).
31) Che cosa s’intende dicendo che la Chiesa è santa?
La Chiesa è santa: 1) nei suoi principi, per cui non avviene mai che rinneghi una
qualsiasi verità o che tolleri qualche massima immorale: 2) nella missione
santificatrice che esplica al cospetto del mondo con la predicazione della parola
di Dio e con l’amministrazione dei sacramenti. 3) nel fine che persegue, la
santificazione degli uomini, comunicando loro la vita soprannaturale. 4) In molti
suoi membri, d’ogni stato e condizione, che praticano la virtù sino all'eroismo.
Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa,
purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola (Efes. 5. 26). (O
Padre, quelli che mi hai dato) consacrali nella verità (Giov. 17. 17). Dio non ci
ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione (I. Tess. 4. 7). Come il Santo che
vi ha chiamati, diventate santi anche voi in tutta la vostra condotta. Poiché sta
scritto: Sarete santi perchè io sono Santo (I Pet. 1. 15-16). (Gesù Cristo) ha dato
se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro
che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone (Tit. 2. 14).
32) Che cosa significa che la Chiesa è Cattolica?
La Chiesa è cattolica, ossia universale: 1) nel tempo, in quanto che dalla sua
istituzione non venne mai meno, né mai cesserà sino alla fine del mondo; 2) nello
spazio, in quanto che di diritto deve occupare tutta la terra; di fatto, simultaneamente, accoglie nel suo seno un gran numero di fedeli di stirpi diverse,
con la tendenza ad espandersi continuamente.
Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (Matt. 28. 20). Andate
dunque e fate discepoli tutti i popoli (Matt. 28, 19). Nel suo nome saranno
predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati (Lc, 24. 47).
Proclamate il Vangelo ad ogni creatura (Mc. 16. 15). Mi sarete testimoni … fino
agli estremi confini della terra (Att. 1. 8). Purché restiate fondati e fermi nella
fede, irremovibili nella speranza del Vangelo che avete ascoltato, il quale è stato
annunciato in tutta la creazione che è sotto il cielo (Coloss. 1. 23).
33) Che cosa vuol dire che la Chiesa è apostolica?
L’apostolicità della Chiesa deve presentare visibilmente i seguenti caratteri: 1)
apostolicità di dottrine e di istituzioni, in quanto che ora si annunzia la stessa
fede, si amministrano i medesimi sacramenti che annunziarono e amministrarono
gli Apostoli, senza alcuna variazione essenziale; 2) apostolicità di origine, ossia
che la Chiesa appaia edificata sugli apostoli, e che mostri la continuità col tronco
apostolico, senza interruzione nella gerarchia. 3) apostolicità di regime, ossia che
è governata e retta secondo quella stessa forma e con quelle stesse leggi istituite
da Gesù Cristo fondatore, promulgate e seguite dagli Apostoli.
[Siete] edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come
pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù (Efes. 2. 20). Le mura della città [ossia
della Chiesa trionfante, continuazione di quella militante] poggiano su dodici
basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello
(Apoc. 21. 14). Custodisci ciò che ti è stato affidato; evita le chiacchiere vuote e
perverse e le obiezioni della falsa scienza (I Tim. 6. 20).
34) Quelli che si trovano fuori della Chiesa si possono salvare?
Chi in mala fede e per propria colpa è fuori della Chiesa non può salvarsi.
Alcuni Padri della Chiesa applicano in senso accomodatizio
3 alla Chiesa ciò che
si dice del diluvio Universale e dell’Arca di Noè: Così fu cancellato ogni essere
che era sulla terra … rimase solo Noè e chi stava con lui nell’arca (Gen. 7, 23).
Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato
(Mc. 16. 16).40) Non si potrebbe dire che le parole sono rivolte a Pietro come
rappresentante degli altri Apostoli?
No, perchè Gesù Cristo parla a Pietro in persona: E io dico a te.
41) Non si potrebbe dire che si tratta solo di un primato di onore, e che S.
Pietro sia nella Chiesa quello che è la prima pietra in un edificio?
No, perchè Pietro (Cefas nella lingua aramaica parlata da Gesù Cristo) non vuol
dire masso, ma roccia. Anche in greco ha questo significato, benché più di rado.
Come la roccia consolida l’edificio materiale, così l’autorità quello sociale. Si
tratta perciò di un primato di giurisdizione.
42) S. Paolo dice che siamo edificati “sopra il fondamento degli apostoli e dei
profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù” (Ef. 2. 20). Come
può dirsi allora che questo sia un privilegio solo di S. Pietro?
L’essere fondamento della Chiesa appartiene a tutti gli Apostoli, ma non al
medesimo modo: a S. Pietro perchè ne è la roccia consolidante; agli altri perchè
ne sono le prime pietre. La roccia sopra la quale si innalza un edificio può dirsi
fondamento, ma non ogni fondamento è roccia. Nel testo citato Gesù Cristo è
detto pietra angolare, perchè unisce i due popoli: l’ebreo e il gentile. Non già che
Gesù Cristo non sia roccia, ma questa sua prerogativa non si dimostra con questo
testo, come neppure da questo testo si può dimostrare che S. Pietro è roccia, tanto
è vero che la parola usata in greco per indicare la pietra angolare non è la stessa
usata da S. Matteo, per indicare che S. Pietro è roccia. Cristo è la roccia
invisibile, Pietro visibile della Chiesa.
43) Le chiavi del regno dei cieli non sarebbero la predicazione del Vangelo?
No, perchè le chiavi, riferite a un regno, sono segno di giurisdizione. Quando le
città erano cinte di mura, le chiavi delle porte stavano presso il sommo
magistrato.
44) Il «legare e sciogliere» non può intendersi del reciproco perdono delle
offese?
No. perchè non avrebbe senso. Si tratta invece di un potere di giurisdizione, che
si esercita condannando e assolvendo; e la sentenza di Pietro è ratificata in cielo:
sarà legato e sciolto nel cielo.
45) Quando Gesù Cristo conferì il primato a S. Pietro?
Glielo conferì dopo la sua risurrezione sul lago di Tiberiade con queste parole:
“Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?”. Gli rispose: “Certo,
Signore, tu lo sai che ti voglio bene”. Gli disse: “Pasci i miei agnelli”. Gli disse
di nuovo, per la seconda volta: “Simone, figlio di Giovanni, mi ami?”. Gli
rispose: “Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene”. Gli disse: “Pascola le mie pecore”. Gli disse per la terza volta: “Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi
bene?”. Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: “Mi
vuoi bene?”, e gli disse: “Signore, tu conosci tutto, tu sai che ti voglio bene”. Gli
rispose Gesù: “Pasci le mie pecore” (Giov. 21. 15-17).
46) Non si potrebbe dire che Gesù con queste parole volle reintegrare S.
Pietro nell’apostolato, dal quale era decaduto per la triplice negazione?
S. Pietro si era già convertito (Lc. 22. 32) e reintegrato col pianto (Lc.. 22. 62),
tanto è vero che Gesù gli apparve privatamente (Lc. 24. 34). Se decadde S.
Pietro, decaddero anche gli altri apostoli, che lo abbandonarono; e Gesù tutti
reintegrò quando apparve nel Cenacolo e disse loro: Come il Padre ha mandato
me, anche io mando voi (Giov. 20. 21). Il Signore con la triplice domanda volle
ricordare a S. Pietro il fallo commesso, e raccomandargli l’umiltà e l’amore
nell’esercizio del suo primato. Non appartiene quindi al gregge di Cristo chi non
è pasciuto da S. Pietro.
47) S. Pietro esercitò il primato dopo l’ ascensione di Gesù Cristo?
Senza dubbio. Egli propone di sostituire un altro apostolo in luogo di Giuda
traditore (Att. l. 15); egli parla il giorno della Pentecoste (Att. 2. 14); egli
condanna Anania e Saffira (Att. 5. 1-10); scomunica Simon Mago (Att. 8. 9-24);
apre le porte della fede ai gentili (Att. 10. 34-35); presiede il concilio di
Gerusalemme (Att. 15. 7-12).
48) S. Paolo dice che resistette a S. Pietro ad Antiochia: Quando Cefa venne
ad Antiochia, mi opposi a lui a viso aperto perchè aveva torto (Gal. 2. 11). Non
è contro il primato?
No, perchè non è punto detto che un inferiore non possa fare una osservazione a
un superiore. Si trattava di una questione pratica a riguardo dei giudaizzanti, e S.
Pietro si mostrava verso di questi molto indulgente.
49) Non si potrebbe dire che queste prerogative di Pietro fossero personali, e
che sarebbero cessate con la sua morte?
No, perchè la Chiesa di Gesù Cristo deve durare quanto il mondo; perpetua
perciò deve essere la roccia che consolida questo edificio, perpetuo il re di questo
regno, il pastore di questo ovile, il capo di questo corpo.
50) In chi si perpetuano queste prerogative di S. Pietro?
Si perpetuano nei suoi successori, i Romani Pontefici.
51) Ma è certo che S. Pietro sia venuto a Roma, vi abbia stabilito la sua
cattedra, e vi sia morto?
La venuta e il martirio di S. Pietro a Roma è della massima certezza storica,
accennata velatamente nelle SS. Scritture, attestata concordemente dai Padri antichi, confermata da cospicue prove archeologiche, specialmente dalla sua
tomba nelle grotte vaticane.
Vi saluta la comunità che vive in Babilonia [a Roma NdR] e anche Marco, figlio
mio (I Pet. 5. 13). Rendo grazie al mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a
tutti voi [romani NdR], perché della vostra fede si parla nel mondo intero (Rom.
1. 8; cfr, Rom. 15. 20-21. Apoc. 18. 20).
52) Qual è il potere del Romano Pontefice?
Il Romano Pontefice, come successore di S. Pietro, ha la suprema e piena potestà
di giurisdizione in tutta la Chiesa e nei singoli pastori e fedeli, sia per ciò che
riguarda la fede e i costumi, sia per la disciplina e per il governo.
53) Che cosa s’intende per infallibilità Pontificia?
S’intende che il Papa quando parla come maestro universale in materia di fede e
di morale, condannando o definendo, per l’assistenza dello Spirito Santo
promessa da Gesù Cristo, non può in nessun modo sbagliare.
54) Gesù Cristo promise lo Spirito Santo a tutti i credenti (Giov. 7. 38-39).
L’assistenza dunque dello Spirito Santo non è una prerogativa del Papa e
della Gerarchia.
Certo lo Spirito Santo è promesso e concesso a tutti i cristiani per la loro
santificazione, e per questo pure Gesù Cristo istituì il sacramento della cresima;
ma per reggere la Chiesa e guidare le anime alla santità, è concesso solo al Papa e
alla gerarchia: Lo Spirito Santo vi ha costituito come custodi per essere pastori
della Chiesa di Dio (Att. 20. 28}. E Gesù Cristo nell'istituire il sacramento della
confessione disse agli Apostoli: Ricevete lo Spirito Santo (Giov. 20. 22).
55) E’ la stessa cosa l’infallibilità e l’impeccabilità?
No, perchè l’infallibilità riguarda l’insegnamento, l’impeccabilità la vita privata.
Commenti
Posta un commento