«Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre» (Gv 14, 6-7):
Carissimi amici e lettori,
il Vescovo di Treviso Mons. Michele Tomasi e l'imam di treviso, ricoperti con il telo termico si abbracciano e pregano non si sa chi, per i migranti in ricordo del naufragio di Lampedusa, questi incontri vengono sponsorizzati dalla Caritas e finanziati dalle entrate dell'8x1000 che servirebbero a sostenere l'apostolato di molti sacerdoti ma così non è, buona parte va a finanziare le ONG.
Questa farsa viene proposta da 11 anni dalla Caritas tarvisina, in ricordo di chi muore in mare e lungo le altre vie della migrazione. Il vescovo Michele Tomasi ha detto che "oggi molti vorrebbero che il grido dei migranti smettesse", perché dà fastidio, perché mette in difficoltà i sistemi economici e gli equilibri internazionali. Sarebbe più corretto dire piuttosto che la Chiesa cattolica post-concilio, campa sui proventi elargite da alcune elite come quelle del filantropo George Soros,che spingono l'immigrazione illegale. Perché hanno come obiettivo la sostituzione della manovalanza nelle industrie e nei cantieri dei cittadini italiani ed europei, con i più docili migranti.
Vorremmo sapere dal vescovo oltre a fare finta di pregare, con gli infedeli, osserva il comandamento dato da Gesù? "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.Chi crederà sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato". Vogliamo ricordare al Presule anche che nel Vangelo di Matteo al capitolo 28 dice: "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato". Il vescovo di Treviso sa che noi cristiani «Adoriamo l'unico Dio nella Trinità e la Trinità nell'unità, senza confusione delle persone e senza divisione dell'essenza»?
La Santissima Trinità è inconcepibile per un maomettano, un evidente segno di politeismo. Chi ha confezionato il Corano ha inteso specificare e sottolineare che Allah è solo, nella sua condizione. Il vescovo di Treviso vive il cristianesimo in una sorte di bolla puntando sul sensazionalismo e con questi gesti getta ancora più confusione e sgomento. Pregare con i musulmani di fatto è la negazione della pretesa di Cristo di essere "la via, la verità, la vita", l'azzeramento del senso dell'Incarnazione e della Redenzione.
Il “Catechismo della Dottrina Cristiana” quello di San Pio X, lo teniamo o lo buttiamo? Quel catechismo che da bambini, abbiamo imparato e che continuiamo a custodire gelosamente nelle nostre famiglie. Mi viene detto, altri tempi, d’accordo, ma forse, temo, anche altra religione. Nella religione di oggi, la religione sincretistica di Assisi, le parole-chiave sono misericordia, ascolto, discernimento, accompagnamento, in quella di ieri erano preghiera e peccato. Nel catechismo del 1912 leggo: “I cattivi che non servono Dio e muoiono in peccato mortale meritano l’inferno”. Fantastico. Il venerdì era vietato mangiare carne, si deplorava il “dilagare dell’empietà e dell’immoralità”, i protestanti venivano definiti eretici e i maomettani venivano chiamati maomettani (adesso per compiacerli li chiamano musulmani, per non evidenziare l’inferiorità di un culto che nasce da un uomo-uomo e non da un uomo-Dio).“Al regno di Dio dobbiamo arrivare per via di molte tribolazioni”: frase molto più ragionevole di tutte le omelie pronunciate dai vescovi dopo l’ultimo concilio che è più devastante di un terremoto. Lo tengo o lo butto, San Pio X, il tuo catechismo che mi rende antico e sospetto e mi fa rischiare continuamente il linciaggio da parte dei misericordiosi. Mi sa che lo tengo perché Dio ha controfirmato il tuo catechismo facendoti Santo attraverso i miracoli documentati nel processo di canonizzazione, mentre il catechismo dei misericordiosi è ancora privo di convalida.
Vorremmo sapere dal vescovo oltre a fare finta di pregare, con gli infedeli, osserva il comandamento dato da Gesù? "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.Chi crederà sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato". Vogliamo ricordare al Presule anche che nel Vangelo di Matteo al capitolo 28 dice: "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato". Il vescovo di Treviso sa che noi cristiani «Adoriamo l'unico Dio nella Trinità e la Trinità nell'unità, senza confusione delle persone e senza divisione dell'essenza»?
La Santissima Trinità è inconcepibile per un maomettano, un evidente segno di politeismo. Chi ha confezionato il Corano ha inteso specificare e sottolineare che Allah è solo, nella sua condizione. Il vescovo di Treviso vive il cristianesimo in una sorte di bolla puntando sul sensazionalismo e con questi gesti getta ancora più confusione e sgomento. Pregare con i musulmani di fatto è la negazione della pretesa di Cristo di essere "la via, la verità, la vita", l'azzeramento del senso dell'Incarnazione e della Redenzione.
Il “Catechismo della Dottrina Cristiana” quello di San Pio X, lo teniamo o lo buttiamo? Quel catechismo che da bambini, abbiamo imparato e che continuiamo a custodire gelosamente nelle nostre famiglie. Mi viene detto, altri tempi, d’accordo, ma forse, temo, anche altra religione. Nella religione di oggi, la religione sincretistica di Assisi, le parole-chiave sono misericordia, ascolto, discernimento, accompagnamento, in quella di ieri erano preghiera e peccato. Nel catechismo del 1912 leggo: “I cattivi che non servono Dio e muoiono in peccato mortale meritano l’inferno”. Fantastico. Il venerdì era vietato mangiare carne, si deplorava il “dilagare dell’empietà e dell’immoralità”, i protestanti venivano definiti eretici e i maomettani venivano chiamati maomettani (adesso per compiacerli li chiamano musulmani, per non evidenziare l’inferiorità di un culto che nasce da un uomo-uomo e non da un uomo-Dio).“Al regno di Dio dobbiamo arrivare per via di molte tribolazioni”: frase molto più ragionevole di tutte le omelie pronunciate dai vescovi dopo l’ultimo concilio che è più devastante di un terremoto. Lo tengo o lo butto, San Pio X, il tuo catechismo che mi rende antico e sospetto e mi fa rischiare continuamente il linciaggio da parte dei misericordiosi. Mi sa che lo tengo perché Dio ha controfirmato il tuo catechismo facendoti Santo attraverso i miracoli documentati nel processo di canonizzazione, mentre il catechismo dei misericordiosi è ancora privo di convalida.
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