Carissimi amici,
a conclusione della visita apostolica di Papa Francesco in Ungheria e in Slovacchia, lo stesso si è intrattenuto con i giornalisti accreditati sul volo di ritorno, parlando di vaccini e di no vax, oltre che di matrimonio. Riportiamo di seguito le testuali parole del Pontefice che hanno avuto ampio eco principalmente sulla testata "cattolica" Avvenire (“Il Papa: l’aborto è omicidio. Il matrimonio solo tra uomo e donna”.) e su altri quotidiani però in modo più velato.
“L’aborto è più che un problema, è un omicidio. Chi fa un aborto uccide. Nei libri di embriologia alla terza settimana del concepimento tutti gli organi sono già formati. È una vita umana e va rispettata. Principio chiaro. E a chi non lo capisce farei due domande: è giusto uccidere una vita umana per risolvere un problema? È giusto affittare un sicario per risolvere un problema? Scientificamente è una vita umana. E per questo la Chiesa è così dura su questo argomento, perché se accettasse questo, è come se accettasse l’omicidio quotidiano”.
Quindi, stando a quanto afferma il Pontefice, se l'aborto è un omicidio, ossia l'uccisione di un essere umano in via di sviluppo, e tale crimine non può essere giustificato per risolvere un problema, allora l'atto criminoso dell'aborto non può essere in nessun caso giustificato anche se fosse in pericolo il benessere e la salute fisica di coloro che ricorrono a preparati o sieri che derivano da embrioni abortiti volontariamente e a scopo di lucro.
A questo punto, carissimi, il Sommo Pontefice si trova in perfetta contraddizione con se stesso e le sue dichiarazioni, che pronuncia un giorno sì e l'altro pure. Se lo si trova in Vaticano sembra un promoter della Big Pharma, affermando che "il vaccino è un atto di amore"; invece, se lo si trova in volo sulla povera società ormai estinta Alitalia, - sarà forse l'altitudine, sarà perché la voce di Iddio gli sussurra al cuore, sarà ancora perché teme che l'aereo, visto l'andazzo della società aerea, si schianti al suolo e Lui debba presentarsi innanzi al Trono di Dio a render conto di se stesso e di come ha governato la Chiesa -, si ricorda della sana dottrina di Gesù Cristo, di cui dovrebbe essere sempre degno Vicario. Ma, come si sa, anche un orologio rotto segna due volte al giorno l'ora giusta!
Il Pontefice si rende conto di aver abbandonato il gregge di Dio a Lui affidato nelle mani dei mercenari (governi e case farmaceutiche), che hanno come unico fine quello di incrementare il loro profitti, anche a spese della vita stessa?
Preghiamo, amici carissimi, per il Papa affinché si ravveda e possa ritornare a confermare i Figli di Dio nella Vera e unica Fede. Che Maria Santissima, Madre della Chiesa e Regina del Clero, sia stella che guidi il nocchiero in quest'ora di tenebre.
a conclusione della visita apostolica di Papa Francesco in Ungheria e in Slovacchia, lo stesso si è intrattenuto con i giornalisti accreditati sul volo di ritorno, parlando di vaccini e di no vax, oltre che di matrimonio. Riportiamo di seguito le testuali parole del Pontefice che hanno avuto ampio eco principalmente sulla testata "cattolica" Avvenire (“Il Papa: l’aborto è omicidio. Il matrimonio solo tra uomo e donna”.) e su altri quotidiani però in modo più velato.
“L’aborto è più che un problema, è un omicidio. Chi fa un aborto uccide. Nei libri di embriologia alla terza settimana del concepimento tutti gli organi sono già formati. È una vita umana e va rispettata. Principio chiaro. E a chi non lo capisce farei due domande: è giusto uccidere una vita umana per risolvere un problema? È giusto affittare un sicario per risolvere un problema? Scientificamente è una vita umana. E per questo la Chiesa è così dura su questo argomento, perché se accettasse questo, è come se accettasse l’omicidio quotidiano”.
Quindi, stando a quanto afferma il Pontefice, se l'aborto è un omicidio, ossia l'uccisione di un essere umano in via di sviluppo, e tale crimine non può essere giustificato per risolvere un problema, allora l'atto criminoso dell'aborto non può essere in nessun caso giustificato anche se fosse in pericolo il benessere e la salute fisica di coloro che ricorrono a preparati o sieri che derivano da embrioni abortiti volontariamente e a scopo di lucro.
A questo punto, carissimi, il Sommo Pontefice si trova in perfetta contraddizione con se stesso e le sue dichiarazioni, che pronuncia un giorno sì e l'altro pure. Se lo si trova in Vaticano sembra un promoter della Big Pharma, affermando che "il vaccino è un atto di amore"; invece, se lo si trova in volo sulla povera società ormai estinta Alitalia, - sarà forse l'altitudine, sarà perché la voce di Iddio gli sussurra al cuore, sarà ancora perché teme che l'aereo, visto l'andazzo della società aerea, si schianti al suolo e Lui debba presentarsi innanzi al Trono di Dio a render conto di se stesso e di come ha governato la Chiesa -, si ricorda della sana dottrina di Gesù Cristo, di cui dovrebbe essere sempre degno Vicario. Ma, come si sa, anche un orologio rotto segna due volte al giorno l'ora giusta!
Il Pontefice si rende conto di aver abbandonato il gregge di Dio a Lui affidato nelle mani dei mercenari (governi e case farmaceutiche), che hanno come unico fine quello di incrementare il loro profitti, anche a spese della vita stessa?
Preghiamo, amici carissimi, per il Papa affinché si ravveda e possa ritornare a confermare i Figli di Dio nella Vera e unica Fede. Che Maria Santissima, Madre della Chiesa e Regina del Clero, sia stella che guidi il nocchiero in quest'ora di tenebre.
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